Domenica siamo partiti dal Ponte del Salton in Val Calamento (1067m.) e abbiamo risalito la Val di Fregio per il 315, che si fa da forestale a mulattiera a sentiero, passando in ambienti raccolti, solitari e pittoreschi, fino ad aprirsi nella splendida conca d'Ezze con l'omonima malga (m. 1950). Nelle parti appena fuori dal bosco, ancora avvolte nella nebbiolina e con i ruderi di malghe, sembrava di essere in Scozia! (prime due foto).
Nonostante la malga sia spic e span e di facile accesso, e' un ambiente che mi e' molto caro perche', almeno nei periodi in cui l'ho frequentato (tardo autunno o inizio primavera), e' assolutamente pacifico e solitario, quasi selvaggio. Infatti fino a qui abbiamo incontrato
zero persone. Vediamo solo due in lontananza che stanno salendo alla soprastante Forcella Valtrigona (m. 2114).
Seguiamo la loro traccia nei 15-20 cm di neve (comodo!) e li raggiungiamo. Sono due ragazzi di Bassano. Devo dire che questi incontri 'in quota' ripristinano sempre la mia fiducia nel genere umano. Vedere questi due giovani amici dallo sguardo pulito che decidono di passare la domenica insieme in questo modo, lontano dallo stupidaio la' sotto, rinfresca lo spirito.
La vista dalla Forcella sul Lagorai e' strepitosa, da una parte le cime della Val dei Mocheni, dall'altra Ziolera & co. Io esploro 'for future reference' per una settantina di metri dislivello uno dei Crozzi d'Ezze sopra la forcella, mentre Woman mi aspetta. Anche se non si puo' dire che sia in alcun modo difficile, personalmente per me, dato l'innevamento, il percorso e' 'rognoso', con tratti anche ripidi di erba e di roccia scivolosi e coperti da neve molle. A un certo punto mi dico 'ma imbranato come sei, ce la fai poi a scendere?'...quindi scendo, rendendomi conto di aver peccato di eccesso di prudenza (con cautela non c'e' problema alcuno). Pazienza, preferisco errare in questo senso
(Il giro intero dei crozzi non e' banale, si veda la relazione di Pian qui
http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=5627.msg76430#msg76430 ).
L'idea originaria per il ritorno era di salire in cresta fino al Pastronezze e scendere per le sue pendici. Ci eravamo una volta persi salendo al Pastronezze e pensavo che sarebbe stato divertente perdersi anche in discesa...Ma la cresta e' totalmente innevata, con percorso a noi ignoto, Woman mi fulmina con lo sguardo e comunque sono d'accordo anch'io che non e' cosa. Scendiamo quindi per il versante opposto a quello di salita (nord-est), nella stupenda Oasi di Valtrigona, dove battiamo un record non riuscendo a vedere neanche un camoscio!
Ppanino alla malga/bivacco Agnellezza e giu' di nuovo dentro le nuvole fino alla Malga Valtrighetta. Da qui dobbiamo raggiungere la macchina lasciata al Salton, e sono 4-5 chilometri per strada un po' noiosi, ma alla fine neanche cosi' male dato il poco traffico (il passo Manghen e' chiuso) e la nebbia (che a noi a valle non dispiace).
Una bella giornata, una passeggiata tranquilla e senza difficolta' ma secondo me mooolto remunerativa. Alcune foto qui:
https://picasaweb.google.com/117699058384196049125/ValDEzzeForcellaValtrigonaAndOasiWWF#Dislivello: m. 1050 (+ esplorazione sul crozzo)
Sviluppo: logger come sempre dimenticato in Scozia, finora non un grande acquisto