GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

Voglio iniziare con questa foto che rende l'idea dello scarsissimo innevamento,ma anche di quanto possano essere favolosi i panorami in questa stagione.



La giornata è appena più fredda delle precedenti,di sciare non se ne parla,ma almeno quattro passi a rivedere gli amati pendii....Il vento potente che si intuisce dai turbini di neve sulle creste non invita a gite lunghe:una veloce salita sul Ciste per oggi sarà abbastanza



Il percorso è asciutto fino ai 1700m e più,poi croste di neve,ghiaccio scuro,zoppe di erba gelata fanno da prologo al manto di neve crostosa.Il vento è intenso e la temperatura scende veloce malgrado il sole sfolgorante.



Solo oltre il Pian delle Galline troviamo neve più abbondante dove si affonda a tratti fino a metà polpaccio;è asciuttissima e con scarsissima coesione sul fondo.
Il vento la solleva in turbini,penetra ovunque e ci costringe a coprirci il più possibile il viso.
A tratti le raffiche fanno vacillare e la piccola Maya fa non poca fatica a restare salda a terra.
Arriviamo in vetta dove il termometro segna meno 10°,il vento è implacabile e lascia solo pochi momenti per ammirare il sontuoso panorama,esaltato dall'aria cristallina e dall'intenso azzurro del cielo.





Ridiscendiamo il piccolo canalino sommitale sferzati dalla neve,con una certa fretta di arrivare in zone meno ventose.





Arriviamo alle baite dove sostiamo per un breve spuntino e poi di nuovo su terreno secco fino al parcheggio.
approfitto dell'occasione per una nota tecnica:abbiamo utilizzato i ramponcini della CT/CAMP e devo ammettere che sono efficacissimi,comodi da calzare e togliere e nemmeno si sentono sotto i piedi.In passato avevo espresso dubbi su questi attrezzi,ma mi sono ricreduto;su terreni così sono ottimi,le punte più corte di quelli normali consentono di camminare disinvolti anche su terra ed erba secca,tengono quanto basta anche sul ripido e,visto il peso irrisorio,possono essere tranquillamente dimenticati in fondo allo zaino,pronti per ogni evenienza e con qualsiasi tipo di calzatura.
Noi li abbiamo comperati a Calceranica (La Sportiva) a 22€.Sono prodotti dalla CT (Climbing Tecnology),che li marchia anche per la CAMP
Una foto per mostrarne la struttura



Per finire raccomanderei di portarsi comunque ramponi e piccozza perchè i tratti con ghiaccio pericoloso sono ovunque ed anche i prati secchi hanno già fatto vittime ultimamente.

Saliti dalla località S.Francesco,dove si stacca lo stradello sterrato per le baite.Il Ciste è particolarmente esposto al vento.
La sensazione quasi di euforia quando soffia e solleva neve è qualcosa di particolare

piccolo barbatrucco - Se cercate bene, esistono sostanzialmente DUE tipi di ramponcini: quelli con fascetta sul collo del piede e quelli senza. Io li ho entrambi. Quelli senza fascetta hanno le punte più corte (credo siano il modello "Snowline spikes", con punte da circa 8 mm) che sono più che sufficienti per mordere la neve e il ghiaccio.

In compenso sono molto più comodi da portare sul misto o in tratti più o meno lunghi senza neve, su sassi, asfalto etc, per cui si evita il fastidioso cava e metti. Le punte più corte inoltre fanno poco attrito con la neve e quindi si spostano meno sulla scarpa. Con le snow spikes a punte corte mi è capitato di fare una escursione al Manderiolo di 20 km con i ramponcini sempre indossati, li ho dovuti aggiustare pochissime volte! 

Qui ho fatto un video che mostra come si mettono

(si parte con l'anteriore o con il posteriore?)

Si inizia dall'anteriore, come nel filmato. Conviene mettersi i ginocchio I ramponi hanno un "davanti" e un "dietro": si infila la punta, si tira l'elastico sotto la suola e si aggancia la parte posteriore al tallone. Poi si aggiusta se necessario. Con un po' di pratica ci si mette 15 secondi l'uno. Ancora più rapido a toglierlo: stando in piedi, si accavalla una gamba e si sfila il ramponcino tirandolo dal tallone, tempo 4 secondi netti