La meta è scontata,non coì consueto il percorso di salita....che vi lascio riconoscere.
Chi pensa che ormai solo le alte quote possano riservare belle gite,chi guarda solo i bollettini valanghe sul monitor del PC senza andare sul posto,chi pensa a rimessaggio di sci e compagnia,forse potrà ripensarci.
Le luci,il tepore,i profumi,i suoni del Lagorai in questa lunga coda di stagione sono un dono prezioso e raro!
Camminare fra i crochi per pochi minuti,respirare la calda anima dei pascoli che esala sotto il sole,incontrare il capriolo che guarda con stupore all'abbondanza di erba fresca,appena distratto dal nostro passaggio e poi calzare gli sci e entrare nella valle ancora ammantata di bianco;osservare il potente lavoro del caldo che provoca i distacchi esattamente dove è logico che siano e lascia intatta e invitante la traccia di salita:anche questo è il piacere dello sci alpinismo di tarda primavera.
Non c'è più l'esaltazione della polvere,i giochi del vento,il lottare contro il freddo o le buriane di neve:ora c'è quiete,il riposo di una stagione al declino,i tanti segnali di un rigoglioso risvegliarsi della natura. Si cerca la traccia più affidabile,a tratti si cerca semplicemente la lingua di neve che consente di passare;una neve che ha un profumo diverso,di terra , erba e di sole.
Il versante ad est da cui saliamo è piuttosto sbifido in piena stagione,ma ora ha scaricato gran parte delle sue insidie e la neve rimasta è ben portante in salita,a patto di sfruttare le prime ore del mattino,per poi trasformarsi velocemente in un firn da sogno,garanzia di discese fantastiche.
Alla nostra beneamata cima arriviamo dunque abbastanza presto,salendo pendii molto erti ,ma cercando di passare sulle numerose valanghe già scese.Di qua ancora non è passato nessuno.....
Dalla vetta apprezziamo la gran quantità di neve che copre le montagne a perdita d'occhio e si fanno progetti per le prossime uscite.Il contrasto con le valli ,ormai verdi e lussureggianti da cui proviene il potente canto dei torrenti,e il mondo ancora bianco delle quote più in alto è uno spettacolo tanto bello quanto effimero.
In vetta ci dedichiamo con calma ai rituali preparativi della discesa:Ilba sembra intatta,non ha ancora scaricato ed è deserta;la neve però ha ampie zone di un bianco più paglierino,si vede che il sole la ha cotta parecchio.Il Pizzo Alto invece è assai invitante,candido e levigato con pochi distacchi.
Noi scenderemo sul versante di salita lungo i pendii e canali più erti,ancora vergini di traccia.
Una discesa entusiasmante,si vola leggeri su questo manto scorrevole e levigato,troppo in fretta raggiungiamo il fondo dei due pendii del terzo sommitale della gita!
E' ancora presto,la neve tiene,è così bello.......basta,si ripella e sù ancora,come bambini golosi;in mezz'ora ritocchiamo la croce,abbastanza accaldati e felici di trovare una leggera e rinvigorente brezza da nord (quella che prelude al maltempo dei prossimi giorni).
Ci raggiunge un pattuglione di veneti,saliti dalle Pozze e poi per la V.Larga:i soliti convenevoli,curiosità e foto per gli offtrack,ma noi siamo già pronti per il secondo giro!
Troviamo ancora tratti vergini con neve bella come prima;il caldo è più intenso e ci domandiamo se più in basso servirà la barca: macchè,si scia da dio fino in fondo,anche sull'ultimo tratto che ripercorre l'antica pista da sci!La neve è più pesante e sul ripido ci insegue a falde e balotti,ma si scia benone fino a dove l'ultimo fazzoletto di neve,ormai al collasso,lascia posto al prato fiorito ed a un tripudio di acqua che scorre ovunque.
Una gita meravigliosa,con gli amici fidati, in armonia come sempre tra noi e la meravigliosa montagna che ci accoglie.La breve passeggiata sci in spalla che ci porta alle macchine è l'occasione per scambiarci le emozioni e le sensazioni vissute assieme e per progettare la prossima!
Per chi vuole,al link qui di seguito,alcune foto della gita.
https://picasaweb.google.com/kobang53/MagicaPrimaveraInLagorai?authuser=0&authkey=Gv1sRgCNHR4vXUvaCXMQ&feat=directlink