Malga Conseria, sullo sfondo il CengelloIl giro ad anello, in una delle zone più spettacolari del
Lagorai, è abbastanza stranoto e quindi lo descrivo brevemente. Si parte dalla
Val Campelle, dal parcheggio di
Ponte Conseria 1468. Partito tardissimo, scelgo di lasciar perdere gli sci e di andare in ciaspole, convinto di trovare poca neve. Col cavolo.
Il sentiero 326 che sale a Malga Conseria è battuto bene, tra tratti di ghiaccio e perfino sassi, ma appena si sbuca fuori dal bosco la faccenda cambia. Ci sono almeno 30-40 cm di neve fresca pesante.
Malga ConseriaLa piramide del CengelloDalla malga, sfruttando vecchie tracce di scialpinisti e perfino quella di un poveraccio che è salito a piedi sprofondando ad ogni passo, arrivo abbastanza agevolmente al
Passo Cinque Croci 2018. Il versante nord della vicina
Cima Socede 2173 è solcato da parecchie serpentine. Avevo una mezza idea di salire il
Col di S. Giovanni 2251, ma c’è troppa neve e sarebbe una sfacchinata oscena, senza contare che poi non so com’è la neve a scendere dall’altra parte. Nel frattempo si è alzato uno strano vento caldo...
Passo Cinque Croci e Cima SocedeIl versante nord di cima Socede solcato dalle serpentine Passo Cinque CrociDecido di fare il giro del Col di S. Giovanni, aggirandolo sul fianco est carico di neve prendendo la forestale che porta a Malga Valcion. Qualche leggera preoccupazione nell’attraversamento, ma il bollettino dà rischio uno e non si vedono scariche in giro, né rumori strani. La marcia è faticosa, c’è una vecchia traccia che forse peggiora le cose perché si continua a sprofondare. In compenso le viste meravigliose su Cima d’Asta, Pale di S. Martino e la Catena del Lagorai ripagano di qualsiasi fatica.
Sua maestà Cima d'Asta Vista su Catena del Lagorai e Pale di S. MartinoCatena del Lagorai col Cimon di LasteoloIl selvaggi contrafforti di Cima d'Asta nord ovestQuando arrivo a
Malga Valcion 1973, deserta e quasi sepolta di neve, il tempo sta peggiorando, con vento a raffiche forti e il cielo che sta diventando grigio scuro. Mi dico che ho fatto bene a non salire sulla cima! Faccio una rapidissima sosta, mi vesto e metto i guanti, poi riparto per il
Passo Valcion 2076, la neve è profonda e pesante e si fa una discreta fatica.
Malga ValcionCol degli Uccelli e Cima d'Asta visti da Malga ValcionVista verso Passo ValcionCatena del LagoraiDa Passo Valcion avevo una mezza idea di rientrare seguendo la dorsale che sale al
Col della Palazzina 2114 e poi scendere a
Malga Valsorda Prima 1863. Ma è inutile salire a prendersi vento e freddo. All’orizzonte vedo un tramonto spettacolare, purtroppo lontano però per fare foto decenti.
Passo Valcion, il tempo peggiora... in lontananza il tramonto di fuoco...Quindi inizio la discesa dal passo, senza nessuna traccia e in mezzo metro di neve fonda e pesante che cede spesso e volentieri. Finalmente intercetto una traccia di scialpinisti, provo a seguirla ma è troppo stretta, le ciaspole sfondano comunque e sui traversi nel bosco la ciaspola a valle slitta spesso.
Malga Valsorda SecondaTaglio per il bosco e finalmente arrivo sulla strada forestale sotto Malga Valsorda che è quasi buio, dove finalmente tolgo le dannate ciaspole e metto i ramponcelli. Inizio la lunga discesa per la forestale, che ormai conosco pressoché a memoria, potrei farla a occhi chiusi da tante volte che l’ho percorsa
. Nel bosco intravedo i favolosi colori del tramonto.
Ormai è quasi buio, vedo in lontananza i colori del tramontoTramontoArrivo alla macchina, la sola rimasta nel parcheggio deserto, che è buio pesto. Insomma un gran bel giretto anche se fatto partendo decisamente tardi
Disl 500, sviluppo 12,5 km