In questo inverno così ingiustamente generoso torno a Costalta partendo dalla loc. Le Sode, sopra la Faida. Contatto Spidi, che non può liberarsi. In verità, lo chiamo prima di avviarmi a piedi
.
Beh, non la faccio tanto lunga. Salgo per boschi conosciuti ma su sentieri non molto battuti, almeno da me, e Spidi mi fornisce le indicazioni per non dover ravanare "in su".
Prima dell'ultima erta (il
tristemente noto "prim doss" dei Faideri) scorgo una persona seduta al sole lungo il sentiero: l'è lù! Non sto a chiedermi come ha fatto ad essere là in così breve tempo...
Saliamo assieme, quindi. Tra una chiacchiera e l'altra siamo in cima. Il solito panorama sconfinato, la solita penuria di neve ed oggi una insolita temperatura più che accettabile.
Scendiamo verso la Casara e lungo tracce a lui note piombiamo al baito, poi alla sorgente ferruginosa, di qui al
Foo alt e giù al Fiorè, dove, dopo un caffè corretto, ci salutiamo.
Nonostante il giro sia abituale - più per lui che per me - sono sempre un dodici km e poco meno di 1000 metri di dislivello.
Dio della neve, distogli lo sguardo dal centro sud e butta l'occhio più in su