Salii questa cima la bellezza di 30 anni fa, agli albori del mio scialpinismo. Il tempo, l'innevamento, la gamba che comincia a girare e la prospettiva di un'altra bella discesa ci spingono in val Cadino, al ponte delle Stue, dove il termometro della macchina segna -4 °C.
Percorriamo la provinciale del Manghen fino ai primi tornanti, dove imbocchiamo in leggera discesa la forestale che si inoltra nella Valletta, laterale della val Cadino,chiusa dalla Pala delle Buse (la nostra mèta) e dal Fregasoga ad ovest, dalle propaggini settentrionali del m. Croce ad est. La strada sale regolare nel bosco ben innevato: qui, circa 1400 m, 10 cm di neve fresca della nevicata dell'altro ieri.
Dopo un bivio la strada sale più ripida per breve tratto e poi si inoltra nella valle che spiana. Innevamento ottimo.
Ad un ponte noi giriamo verso est. A sud si va per malga Valletta alta e passo Fregasoga. Attraversato il rio Valletta cominciamo a salire desicamente nel bosco rado, tracciando su neve non faticosa. Attraversiamo un canale
e sull'altro lato comtinuiamo la salita, sempre per magnifico bosco di abeti e larici. Si tratta, in pratica, di una dorsale tra due valloni. Quindi anche piuttosto sicura.
Ad un tratto incontriamo una traccia che sale da nord. La recente nevicata l'ha un po' coperta ma è comunque ottima da seguire.
Si continua a salire e quando il bosco dirada maggiormente appaiono le cime del Cimon del Tres e Brustoloni,
mentre alle nostre spalle domina l'aguzza piramide della Ziolera.
Usciti dal bosco, le pendenze aumentano e in qualche tratto il percorso traccia dei traversi un po' arditi.
Ma siamo ormai sotto la pala finale.
e le ultime inversioni su terreno alquanto spelacchiato ci portano alla "croce" (
do legni en cros) di vetta.
Dalla cima, la lunga crestona che va alle due quote del Fregasoga. Sullo sfondo, Croce a sx, Rujoch a dx.
Verso ovest, passo dei Vasoni e Cogne.
Il meritato riposo in vetta.
La discesa è una lunga serie di belle curve e serpentine. Sotto la cima curvoni più ampi
su una neve già scaldata dal sole ma ben domabile.
Nel bosco, slalom tra gli alberi, "
droga pesante", come dice l'amico Rolando: polverone all'ombra, un quasi firn nei tratti al sole. Bellissimo!
Giunti al fondovalle, imbocchiamo la forestale che in sx orografica scende al baito dei Siori, dal quale ci riportiamo sulla Provinciale e con facile scivolata scendiamo al ponte delle Stue.