Sarebbe stato un delitto non approfittare di una tale giornata, oltretutto con l'occasione di collaudare al meglio il mio acquisto fotografico. Pertanto optiamo per una facile passeggiata nei dintorni del rifugio Serot, raggiungibile facilmente sopratutto adesso che, con le temperature in rialzo, il ghiaccio sull'asfalto si scioglie già in mattinata (non me ne vogliano gli scialpinisti
per i quali il caldo è deprimente). Sveglia ad orari non impossibili, poco traffico e parcheggio alle 10:30 sul piccolo spiazzo all'altezza del sentiero nel bosco verso La Portella. In un attacco di pigrizia decidiamo di lasciare le ciaspole in macchina ed iniziamo una velleitaria salita nella valletta alla destra del bosco. Dopo 100 metri di dislivello passati a fare esercizi per le gambe decidiamo di ritornare sui nostri passi e iniziamo a camminare verso MAlga Trenca, circondati da scorci immacolati sul Fravort, l'Hoabonti, il Cola e i monti dell'Altipiano di Asiago. Raggiungiamo in breve la Trenca e vi concediamo un panino e molta frutta. Proseguiamo verso il Monte Cola, ma si sprofonda ormai tanto, e decidiamo di incamminarci verso il Serot, assistendo (e fotografando) allo spettacolo del cambio della luce. Raggiungiamo infine il Serot e ci concediamo anche caffè e dolce. Nel complesso una giornata piacevole, in mezzo ad uno scenario incantato dell'ultima montagna del Nord Italia priva di impianti e frequentabile anche d'inverno. Unici compagni, gruppi di escursionisti e veloci passaggi di skialpers. Chi non è trentino ci vada prima dello scioglimento, vedrà un grande spettacolo e si rilasserà nel silenzio.