Dalle baite di Samona - strada ghiacciata/vetrata, abbiamo dovuto montare la catene - che conservano il loro fascino invernale anche in queste giornate che sembrano di fine marzo,
ci avviamo, residua e sparuta rappresentanza della pattuglia valsuganotta, lungo la strada che porta a malga Casapinello. La neve è ben protetta dall'ombra del versante nord e non è nemmeno male. Passiamo non lontani dalla malga, che rimane più in alto e che non vediamo, e ci inoltriamo nella val Cavè, sotto il versante nord del gruppo Cola-Hoabonti, diretti verso la malga Primabusa, visibile all'estremità destra dell'immagine.
Cominciamo a salire verso la base del ripido canale che affianca a destra il ben visibile roccione al centro della foto.
La pendenza aumenta sensibilmente e calziamo i coltelli.
Superiamo l'uscita del canale
e con un ultimo traverso
raggiungiamo la conca che adduce al passo del Lago.
Con numerose inversioni, sotto un sole cocente, siamo al passo.
Breve sosta e salita alla cima del Pizzo alto.
La cresta che va al monte del Lago e alla c. di Cavè, dove si avventura un solitario.
La forcella del Lago dalla cima
Il gruppo
L'inossidabile Charly
Alcune foto per dare l'idea dell'innevamento. Fravort, Gronlait, Mut, alta val Cava.
Montagne pinaitro-mochene
Discesa molto piacevole sin dal passo, su neve che si sta ammorbidendo ma nemmeno troppo.
Dal passo
e dalla conca sopra i Sette laghi.
Evitando il canale percorso in salita, allunghiamo fino ai Sette laghi, scendendo lungo pendii ideali. Dalla piana dei laghi ci riportiamo nel vallone principale, in vista della malga Prima Busa.
Quando siamo sulla forestale che serve la malga, con alcune spinte su neve dura e compatta e senza troppa fatica, torniamo alle baite basse di Samona dove abbiamo parcheggiato.