Domenica scorsa finalmente prima passeggiata invernale; nonostante le previsioni di TGR Trentino non fossero splendide, una volta imboccata la Valsugana le nuvole scompaiono. Arrivo a Palù del Fersina prima delle 10 e lì cominciano le sorprese: la scarsa nevicata di sabato non ha coperto a sufficienza il ghiaccio della strada per cui non si avanza neanche con le gomme da neve, si muovono solo i superprevidenti che hanno anche le catene. Dopo 45' di attesa la mia balena azzurra avanza di altri 800 metri e si arena poco prima dell'ingresso del parcheggio a pagamento. Subito dopo si presenta lo spazzaneve e l'autista mi chiede di spostare la macchina a valle, ma ormai è impossibile. Ci si penserà al ritorno. Il cielo è stupendo Comunque riusciamo in meno di 2 ore a raggiungere ciaspemuniti il rifugio. Lo spettacolo è eccezionale, su Cima Sette Selle, cima d'Ezze e le creste intorno. Il vento scende a folate, ma quando soffia, soffia...
(come il Natale che quando arriva, arriva). La neve nel bosco è crostosa, ma riesce a ricoprire il ghiaccio, per cui non si rischia di scivolare. Fuori dal bosco la neve è farinosa, eccezionale per camminare con le ciaspe. Sotto cima Sette Selle si vedono molti eroici skialpers prepararsi alla discesa, ma lì di vento, a giudicare dalla neve smossa, deve essercene veramente tanto. Un gruppo di volenterosi tenta una veloce risalita verso il Passo dei Garofani, ma desiste causa vento. Il rifugio è, comprensibilmente, superaffollato, e Lorenzo e Monica hanno il loro bel da fare ad accontantare tutti. Verso le 14:30 ci incamminiamo per il ritorno, ed in 1:30 arriviamo al parcheggio. Dal rifugio scendiamo lungo l'avvallamento, invece di rifare il sentiero, in modo da avere più sole; la discesa lungo la costa, anche se ripida, è agevole con questa neve. Ci ricolleghiamo col sentiero ai baiti Laner. Incontrato un gregge di pecore sul finire del cammino, accompagnato da anziana pastora molto prodiga di informazioni sull'allevamento delle pecore.
Last but not least, incontrato Pistacchio che ritornavadallo stesso nostro percorso; lui già arrivato mentre noi partivamo (che comodità abitare in loco); è il primo girovago che incontro di persona, spero ce ne saranno altri.
Finalmente è stato sparso il ghiaino, ma ovviamente per liberare la balena azzurra spiaggiata ci sono comunque volute due persone per spingerla e metterla di traverso.
Nonostante questi piccoli inconvenienti, la giornata è stata stupenda, ed ecco alcune immagini