In vetta al M. Cogne, con vista grandiosa sulle Dolomiti del Brenta
Salita sopra casa per l'ultima escursione dell'anno. Visto il pericolo 3 per le valanghe, ho scelto un percorso tranquillo. Il
M. Cogne è stato relazionato molte volte qui sul forum, quindi farò una descrizione succinta.
Chiesetta degli alpini tra Malga Vernera bassa e Vernera alta: il panorama è enorme, la giornata da urlo
Eccomi a Malga Vernera Bassa
Inizialmente volevo partire direttamente da casa senza pigliare l'auto, ma in una perlustrazione del giorno prima mi ero reso conto che
forestali e sentieri erano coperti da 40 cm di neve fresca senza alcuna traccia. Quindi una fatica immane con le ciaspole.
La vista si apre sopra il limite del bosco
Sono partito da Montesover 1135, temperatura inizialmente fredddina poi decisamente mite. Sono partito astutamente tardi affinché i soliti mattinieri battessero traccia al mio posto
. Ma ho fatto male i conti con
quasi un metro di neve in quota: nonostante fosse tracciata, sui versanti in ombra ripidi sopra Malga Vernera sfondavo perfino con le ciaspole!
Ecco il tratto finale, l'ampia dorsalone verso la cima
Vista verso l'Altopiano di Piné coi suoi due laghi di Serraia e Piazze
Dalla cima verso Cima delle Buse e Fregasoga, coi versanti erosi da vento
Qualche sparuto sciatore scende dalla cima ostiando per la neve insciabile, molto sventata
Vista verso il Rujoch
Si distinguono Vioz, Palon de La Mare, Cevedale, Zufall, Gran Zebrù e Ortles, la cima più alta delle alpi orientali coi suoi quasi 4000 metri
Inizio la discesa verso Cimatti
Ultimo sguardo a Malga Vernera bassa prima di calare definitivamente a valle
Rientro a valle con le ultime luci del tramonto
Rieccomi a Montesover
Insomma una fatica boia, anche se il M. Cogne vale sempre la pena. Ci sono salito un milione di volte ormai ma ogni volta è spettacolare. Dislivello circa 1050, sviluppo 12 km. Buon anno a tutti!
Il percorso