05.03.14
Il richiamo del Lagorai innevato è irresistibile.. Ed eccoci nuovamente nel cuore di questa estesa catena montuosa dove le possibilità per una discesa sicura non mancano. Spulciando la guida di Navarini, decidiamo, io, billy e SpiderMan, di tentare la Cima Pastronezze sopra la Val Calamento. L'innevamento consente una partenza dal basso come in questa gita, le pendenze non eccessive ci danno sicurezza e l'esposizione quasi settentrionale ci fa sperare in una discesa in powder.
Partenza dal ponticello poco prima della stradina di Malga Cere, si scende di un pò di metri per passare dall'altra parte del torrente pervenendo così alla zona abitata denominata Popile. Prendiamo dunque la strada "Pastronezze" e seguiamo la traccia già ben pistata dalla Domenica precendente.
La forestale è interminabile e prende quota con larghi tornanti nella vegetazione e, dopo una lunga salita, perveniamo alla Malga Pastronezze
Malga PastronezzeOra la traccia prende quota nel bosco sovrastante e riprende solo brevemente la stradina fin dove finisce. La salita si fa più ripida e la vegetazione più rada, saliamo in maniera piuttosto veloce nella neve fresca fortunatamete già pistata ed in breve giungiamo al Col di Fregio da dove proseguiamo per dorsale.
Il ripido boscoSulla dorsale, il versante Nord del CisteSulla dorsale, pian piano, spariscono gli alberi e la neve si fa più ventata: alle nostre spalle il panorama si apre sul gruppo di Cima d'Asta
Billy e SpiderMan con il gruppo di RavaCima d'AstaFinalmente giungiamo all'ampia sella dalla quale ci portiamo sotto alla pala sommitale: qui, vediamo numerose valanghe attorno a noi e la parte finale presenta dei chiari accumuli da vento.
Niente da fare. Decidiamo che per oggi meglio non rischiare. Ci godiamo dunque il bel panorama alla spettrale luce delle velature.
Salendo dalla sella verso la crestaBilly sotto la pala sommitaleDalla forcellina sotto la cima verso Ziolera Verso Sette Selle, Sasso Rotto e Cima d'EzzeCominciamo la discesa ripercorrendo, per un tratto, la dorsale di salita a ritroso fino a quando non troviamo un pendio sicuro dove buttarci giù nella valla Copavacche: da qui in poi la discesa è stata un puro godimento in una splendida farina non ancora rovinata da caldo o vento
Alcune S sulla powderSciamo felicemente il candido manto fin dentro alla vegetazione, dove ci destreggiamo tra gli alberi senza alcuna difficoltà. In breve ritorniamo alla strada, ma la voglia di fare slalom tra i tronchi è ancora alta e scendiamo ancora dritti seguendo la destra orografica del vallone.
Utilizzando la trekkart per decifrare la conformazione dei boschi, riprendiamo brevemente la forestale per poi ributtarci giù nel bosco su una neve ormai più crostosa ma ancora facilmente sciabile.
La sciata giunge al termine quando ci accorgiamo di essere ormai già in vista della zona Popile, dove togliamo gli sci per risalire alla macchina dall'altro lato.
Niente cima nemmeno stavolta ma il ricordo di una bella sciata su quella che, probabilmente, sarà una delle ultime powder della stagione, non ce lo toglie nessuno
Sviluppo 10 Km
Dislivello 980 metri