Uno dei tratti più belli dell'Avisio a monte di Prà
Ancora non ho trovato il coraggio di tornare sul
Lagorai, a un mese dal disastro della devastazione ambientale che si è abbattuta sul Trentino a fine ottobre.
Sono tornato però oggi sull'
Avisio, a distanza di due anni dalle esplorazioni-ravanate lungo tutto il corso da Lavis a Molina di Fiemme. Sono salito a vedere
il tratto a monte di Prà, sotto Segonzano. Non ci sono
le distruzioni spaventose di Piné, ma il paesaggio del fiume è cambiato. Alcune anse si sono riempite di tonnellate di pietre, le rive sono state "pettinate" dalla furia delle acque, le piante strappate e maciullate contro i macigni lungo le rive.
L'antico mulino
Trai macigni e la vegetazione strappata dalla furia delle acque
Bellezza ancora intatta...
Detriti addossati a un alberello che ha resistito miracolosamente
Tonellate di pietre sono state spostate da un'ansa all'altra cambiando l'aspetto e il corso del torrente
La passerella che collegava le due sponde dove c'era la palestra di roccia è stata strappata via e distrutta completamente. Più a valle lo
storico ponte di Cantilaga, che per fortuna è stato costruito molto in alto su dei roccioni, è intatto. Abbiamo vagolato qua e là lungo la riva, l'Avisio è sempre bellissimo.