GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni invernali in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: kobang - 23/02/2014 17:18
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Finalmente una domenica incredibilmente serena....e con neve fresca appena arrivata!!
E così che ci ritroviamo in sette al mattino presto al Ponte delle Rudole.Ieri sera avevamo ipotizzato di fare il Cenon,idea nata al volo giusto prima della nanna,ma questa mattina con le idee più chiare abbiamo mirato ad una gita più remunerativa,pur con qualche rischio in più.
Siamo soli e la neve è vergine,a noi l'onore e l'onere di battere traccia.
Risaliamo la Val Rudole,un incanto di luci e silenzio,mai vista così stracarica di neve:30cm e più di sontuosa farina "appoggiata" ai più pesanti strati sottostanti per uno spessore totale che supera di un bel pò la lunghezza della sonda da valanga!
L'aria è fresca,l'azzurrro del cielo buca gli occhi mentre risaliamo la valle;la neve fresca ogni tanto smotta sotto gli sci,per niente coesa col fondo vecchio,rendendo più faticosa la tracciatura.
In alto un tripudio di luce ci accoglie appena fuori dal bosco.
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Quando la valle si apre,seguiamo per un buon tratto le orme di una lepre,provenienti dall'alto;unico segno animale in zona.
Siamo felici ed increduli per la quantità di neve che ci circonda e che rende irriconoscibile l'ambiente.Quassù lo strato di bellissima farina,secca e leggera,è ancora più consistente.
Cerchiamo di stare lontani dai pendii più impervi,aggirando infine il colle che si eleva sulla destra orografica della vallotta:questo ci consentirà di risalire sulla sinistra per poi raggiungere la cresta
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L'avvicinamento alla cima è,inizialmente,su una tranquilla corolà che ci offre magiche vedute tutto intorno.Verso le Buse sono visibili le macchie estese di sabbia che colorano la neve con un ocra vistoso!
Ora la cresta si affila e saliamo ai margini della cornice.Vistosi accumuli sono in agguato e consigliano estrema attenzione.
Qualche passaggio più delicato dove il vento ha esposto placche ghiacciate di un'incosueto colore come quello della granita di tè,ancora qualche passo e siamo in cima.Il panorama è quasi a 360° ed è grandioso!
Netto il contrasto con la lontana Valsugana,verde e bruna nella sua precocissima primavera;l'aria è mite ed invita alla sosta.
intanto anche chi era rimasto un poco indietro ci raggiunge per consumare assieme un frugale spuntino.
Ci mostriamo a vicenda i percorsi fatti in passato:guarda quel canale,quella è la cresta di salita e quella splendida pala discesa assieme...Ricordi,racconti e progetti si accavallano mentre ci godiamo questi momenti magici.Così mi piace andare,con amici che sanno sempre entusiasmarsi,che amano godere della montagna appena salita senza la frenesia di scendere subito.
Intanto comunque ci "lecchiamo i baffi" pregustando una di quelle discese da ricordare!
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E che discesa!!Imbocchiamo la Val di Caldenave.Sembra di volare su questo manto superbo,senza pensare alle mostruose cornici che minacciano dall'alto e con un'occhiata veloce alle slavinotte che occhieggiano quà e là.
La sciata è una favola fino in fondo dove la lunga piana ci attende come tributo da pagare ad una gita così bella.
Và bene così,sganciamo gli attacchi e proseguiamo cercando di tenere il più possibile la mezza costa e guadagnare senza troppa fatica il sentiero estivo di salita
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La neve è bella anche in basso e ci fà divertire nello stretto e complicato tracciato che fiancheggia il ruscello.
La temperatura intanto è salita e dagli alberi ci investono abbondanti docce di neve polverizzata.
Ancora poche curve nel bosco e raggiungiamo la forestale che però abbandoniamo subito ed ancora bosco,qui più largo,fino alla strada.
Il sole scalda,ma l'aria è ancora fresca e la neve sembra tenere;ora ci aspettano alcune centinaia di metri di asfalto,una passeggiata sci in spalla,giusto quel che ci vuole per rilassare i muscoli "tirati" negli stretti e ripidi passaggi tra gli alberi.
Insomma grande giornata e grande scialpinistica resa ancora più bella dalla condivisione con gli amici!
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raramente leggo i report dall'inizio alla fine.
Quasi, ma dico quasi sono pentito di non essermi unito: tutta la settimana scorsa a salire e sciare su neve pessima e l'unico giorno in cui mi concedo un pausa... ecco la meraviglia !
Sicuramente tornerà l'occasione e non me la lascerò sfuggire.
Complimenti bellissimo giro e bellissime foto, d'altronde la possibilità di farne brutte non c'era ;)
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Me magno le man!!!
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Me magno le man!!!
come mai ? anche tu hai saltato?
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Mamma mia che figata!! :D :D bravi!
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Me magno le man!!!
e io che pensavo di essere l'unico a mangiarmi le mani e non solo quelle.
@Kobang riusciresti a mettere la traccia della salita ? perché anni fa ho risalito la val Rudole ma mi sono fermato a f.lla Caldenave per la troppa neve, sbaglio o voi non siete passati di li ?
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e io che pensavo di essere l'unico a mangiarmi le mani e non solo quelle.
io mi sono perso ieri e mi perdo anche oggi per colpa del mal di gola... >:(
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Bellissimo, complimenti per gito e foto! Non ho pero' ben capito il percorso: siete saliti da val Rudole oltrepassando Pozza Bonomo e salendo per i Giaroni delle Tavarde? L'avevo fatta in estate, posti meravigliosi ma orientamento e terreno molto laboriosi, certo con tutta quella neve tutto si semplifica... Per la discesa siete scesi dalla Val Ravetta sotto la Forcella? La parte bassa prima di arrivare alla spianata di Caldenave (quella superiore) è zeppa di ontani, si passa tranquillamente? E poi da Caldenave in giù? Sulla falsariga del sentiero? (c'è una bella forra a fianco dove scorre il torrente). Se tu avessi una traccia gps da mostrare... :)
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Anche da parte mia complimenti, soprattutto per l'idea del percorso, appena posso mi prendo la cartina per capire bene da che parte siete saliti/scesi!
Favolose le creste che si son formate!!
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In attesa di fornire la traccia (by Rolando,perchè mi sono impigrito e nelle zone conosciute dimentico il GPS....) confermo salita da Val Rudole,levigata dalla gran quantità di neve.Il tipico "masieron" ed il bosco fitto di oneri che rendono complicato il passaggio estivo,sono tutti sotto.
Siamo saliti attraverso i Giaroni delle Tavarade,tenendoci a destra di forcella Caldenave,per non sfidare le immense cornici soprastanti!
Discesa sulla diretta sotto la cima del Tombolin,lato destro guardando verso le Tavarade con la cima alle spalle, per capirci.Quella per me è la testata di Val Caldenave ed il punto di partenza dovrebbe essere poco ad "ovest" della forcella delle Tavarade,
La cima si raggiunge al momento su esile cresta corniciata (molta attenzione!),scendendo spalle alla cima si stà a destra di tale cresta:sciata più remunerativa/ripida anche se si paga in basso sui piani di Caldenave. Augh!
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Giornata davvero spettacolare ieri, itinerario davvero interessante. E che spettacolo di neve!
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Con sommo dispiacere e maggior rimpianto (niente commenti, Kobang, please... >:() ho cercato sulla mappa il percorso. Mai fatta la val Rudole né i giaroni della Tavarade (erroneamente "Tavarde" sulla Trekkart). Ricordo però bene il pendio piuttosto ostico che scende dal Tombolin verso la media val Ravetta. Sempre mi attizzava guardandolo dal basso. Per quanto riguarda il dazio di dover risalire un po', be',... mai contenti voi! Oggi un amico mi diceva che c'è la possibilità di scendere direttamente alle spalle del rifugio nel bosco ripido. Penso però che dalla cima del Tombolin ci si debba spostare verso la cima delle Tavarade. Purtroppo in questa settimana sono caserm'arrest, ma la prossima mi piacerebbe andar a vedere.
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Questo il pendio al quale mi riferivo.
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Sei un buongustaio in fatto di discese ed hai individuato la zona che abbiamo fatto noi:guardando la foto un poco più a destra delle ultime roccette.
Per un momento volevamo "forzare" la forcelletta più a sinistra nella foto,ma la cornice era davvero impressionante.
Se la neve riesce a trasformarsi,se tutto non và in vacca per mega valanghe,in quella zona si potrebbe progettare uscite fino a....maggio,almeno rispetto al mostruoso spessore del manto!