Autore Topic: [RAVA] Nei fatati paesaggi di granito del M. Castelletto 2387  (Letto 5735 volte)

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Online AGH

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Dalla Cima del Castelletto verso la cresta del frate col famoso monolito

Meravigliosa escursione nel magico Gruppo di Rava (Cima d’Asta), con le sue fantastiche e bizzarre forme di granito. La zona la conosco bene ma non ero mai salito al Castelletto, una montagna isolata di 2387 metri, perché in genere si punta al più celebre e spettacolare Monolito del Frate.

Per il Castelletto inoltre non ci sono sentieri ufficiali: ma siamo escursionisti o rammolliti? :) . Sulle mappe e immagini di Bing ci sono delle invitanti tracce dei vecchi sentieri militari della Grande Guerra che sussurrano “vieni!” e così via, si va alla ricerca! Come piace a me, esplorando il territorio fuori sentiero. Dal Lago di Pradellan (Tesino) prendo la biforcazione e parcheggio al poco a monte del rif. Spiado a quota 1340. Scopro con orrore alla prima foto che la macchina fotografica non ha né scheda né batteria! Mi mangerei le mani: e le scorte di riserva che tengo di solito nello zaino non ci sono! :( Pazienza, mi arrangerò col cellulare quindi mi scuserete se le foto non sono il massimo…   


Malga Fierollo di Sotto


La magnifica valletta che sale verso i Laghi della Bella Venezia


Malga Fierollo, splendido balcone sulla Valsugana


Malga Fierollo di Sopra con le pareti rocciose meridionali del Castelletto

Un lungo traversone quasi pianeggiante su strada forestale/sentiero 365 mi porta alla bellissima Malga Fierollo di Sotto m 1526 (locale aperto), quindi con sentiero 366 all’altrettanto splendida Malga Fierollo di Sopra a quota 1747 (anche qui locale aperto ma riservato agli aventi diritto di usi civici, ma perché?). Tra magnifiche radure di larici arrivo nella splendida conca dei Laghi della Bella Venezia 1980, dove finalmente abbandono il sentiero per cercare la traccia della vecchia strada militare.


Salendo al Castelletto con grossi macigni in bilico, vista su Cima del Frate

La scopro poco più in alto grazie ai muretti a secco che si vedono qua e là, grosso modo all’altezza del piccolo bivacco più a est: con un traversone malagevole per via della vegetazione che ingombra la traccia, attraverso il versante est del Castelletto fino alla spalla sud. Qui la strada militare prosegue verso ovest, forse verso il Lago Primo, ma io abbandono la via per salire direttamente per la dorsale sud, apparentemente senza traccia alcuna. Eppure una mulattiera non può essere sparita nel nulla, da qualche parte ci deve essere per forza, visto che serviva a collegare il fondovalle con le postazioni della cima. Infatti la intercetto spostandomi leggermente verso est: con emozione vedo qua e là le massicciate, gli stretti tornantini, il fondo ancora ben selciato nonostante siano trascorsi 100 anni. Anche se qua e là è stata erosa da frane, con un po’ di intuito si riesce a indovinare il percorso.


Mulattiera militare e trinceramenti sul Castelletto


Pilastri di granito, sullo sfondo Cima d'Asta


Baraccamenti sotto cima Castelletto, sullo sfondo Cima del Frate e Cima d'Asta


Questi monoliti sembrano le famose teste sull'isola di Pasqua, invece siamo in Trentino a 2200 metri :) Al centro il Monte Fierollo

Arrivo ad una fascia rocciosa con enormi macigni, attorno ai quali sono state ricavate postazioni, trincee, caverne. Del resto si capisce la posizione strategica, qui la vista è davvero grandiosa. Salgo ancora verso la cima, dove ci sono resti di baracche, altre trincee, fortificazioni. In un canalino di erosione sabbioso dove sono andato a ravanare, trovo una suola di una scarpa, un badile.


Strane e bizzarre rocce

Ritrovamenti su Cima Castelletto

Bizzarri torrioni di granito in cui si annidavano, come topi, i soldati dentro cunicoli e gallerie

Salgo ancora e in breve sono alla cima del Castelletto m 2387, ampia e pianeggiante, sormontata da enormi roccioni di granito dalle forme bizzarre e sorprendenti. Anche qui numerose le tracce della Grande Guerra tra scalinate e feritoie scavate nella roccia, gallerie, trinceramenti. All’orizzonte verso nord svetta il colossale monolito del Frate.


Resti di baraccamenti sotto cima Castelletto, in primo piano la dorsale di Cima Fierollo, dietro la Catena di Tolvà, passo Brocon e Monte Agaro


Cima Castelletto


Trinceramenti su Cima Castelletto

Purtroppo l’ora inizia a farsi tarda e tocca scendere: resisto alla tentazione di provare a scendere per lo spigolo nord o quello ovest, dove scoprirò poi esserci dei dirupi tremendi. Cerco invece la traccia del sentiero militare sul fianco est segnata sulle mappe, che trovo dopo essere sceso un po’ alla cieca tra enormi macigni, aggirando salti di roccia e grandi lastroni inclinati di granito.


Cima Castelletto vista con Bing: si nota la "zeta" di una mulattiera, in rosso la mia traccia con la discesa sul ripido versante est

La trovo circa 100 metri più in basso: percorro  una cengia esposta in parte scavata dai soldati che mi conduce alla Forcella Fierollo 2246, sforacchiata da numerose caverne come un groviera. Anche qui, suggestive le scalinate scavate nella roccia (come nel vicino Tombolin di Rava), numerose gallerie col frontespizio numerato inciso nel granito. Ne visito alcune, poi devo accelerare il passo perché il buio ormai incombe.


Sentiero di guerra

Gallerie

Forcella Fierollo; badili

Ingressi di gallerie a Forcella Fierollo

Da Forcella Fierollo calo quindi a Malga Rava di Sopra 2032 (con bellissimo bivacco!) dove prendo gli ultimi raggi di sole, prima di calare nella splendida val di Rava che sta per essere inghiottita dal buio. Scendo toccando Malga Ravetta di Sotto 1866, Malga Rava di Sotto 1671 dove tiro fuori la pila frontale.


Tramonto sul Lago di Mezzo

Quindi, col buio, il lungo traversone nel bosco fino a Malga Fierollo di sotto dove chiudo l’anello, poi per la forestale dell’andata fino all’auto. Giro magnifico e selvaggio, nei paesaggi incantati e nei labirinti di macigni di granito del Gruppo di Rava. A parte l’orientamento non banalissimo e il traversone esposto per arrivare a forcella Fierollo, le difficoltà tecniche sono modeste, chiaramente bisogna essere decentemente allenati. Disl. m 1100, sviluppo 19 km


Il percorso
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Offline southernman

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Ho fatto il giro del Castelletto (senza cima) molti anni fa, mi piacerebbe tornarci per rivedere i laghi. Una curiosità: dove hai parcheggiato? So che all'ex Spiado (ancora in funzione all'epoca) il parcheggio è vietatissimo con gli inquilini delle villette che danno in escandescenze se vedono una macchina.

Online AGH

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ciao South, ho messo nel testo il link alla mappa del punto esatto, vai avanti 100 metri rispetto al punto indicato, ci sono delle piazzole a lato strada, prima del divieto
http://www.google.it/maps/dir/Universit%C3%A0+degli+Studi+di+Trento,+Via+Calepina,+14,+38122+Trento/46.0965077,11.6033533/@46.0943173,11.5952672,1999m/data=!3m1!1e3!4m9!4m8!1m5!1m1!1s0x4782714a693250df:0x16faa4cc65ceea27!2m2!1d11.1231165!2d46.0667967!1m0!3e0?hl=it
« Ultima modifica: 12/12/2015 21:59 da AGH »
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