Lago Alto di Reganel Se volete fare un giro superselvaggio questo è il posto giusto. Si tratta della
Val Reganel, nel Vanoi, a est di Cima d’Asta. Oggi posso dire che è
uno dei più bei posti di tutto il Lagorai - Cima d'Asta! Conoscevo queste zone solo sulle carte (vergogna) quindi ieri ho deciso di fare, da solo, una missione esplorativa. In tutta la giornata non ho incontrato NESSUNO! Sembrava un posto ideale da orsi, ma probabilmente la zona è talmente selvaggia che neppure gli animali si avventurano
Ho deciso per il solito giro ad anello, su per la Val Reganel e giù per la Val Regana. Voglio infatti andare a vedere anzitutto i laghetti Reganel. Parcheggio e parto da
Ponte Belfe m 850, poco fuori Caoria e attacco il bel
sentiero 383 nel bosco che con vari ziga zag sale con pendenza costante un costone, quindi si inoltra nella Val Reganel. Qui inizia qualche difficoltà: il sentiero è invaso da erba alta 1 metro (si vede che il sentiero è ben poco battuto) e per giunta tutta bagnata. Dopo 100 metri ho scarpe e pantaloni letteralmente fradici. E’ anche pieno di ortiche che pungono attraverso i pantaloni (e meno male che non avevo le brache corte!!!). Questo supplizio dura oltre 1 km e mezzo, col fondo di sassi scivolosi come sapone che nell’erba alta ovviamente non si vedono. Procedo con molta attenzione.
Finalmente il sentiero esce dal valloncello del rio Reganel e sale nel bosco. Poi finisce anche il bosco e inizia lo spettacolo di una valle selvaggia e bellissima.
Incontro il bivio col Bivacco Reganel, la Kompass ti farebbe andare lì ma io tiro dritto (qualcuno me lo aveva detto qui nel forum, mi pare Livioz o Pianmasan). Curiosamente il sentiero è segnato coi soliti segni bianco/rosso (quindi del tutto inesistente sulla Kompass che appunto ti fa andare al Bivacco) e dopo una salita non troppo dura arrivo finalmente alla splendida radura col
Lago Basso di Reganel m 1854, posto in un meraviglioso valloncello pianeggiante sbarrato da un roccione a sud.
Ovunque torrentelli gorgoglianti, le acque del lago trasparenti come cristallo, un paesaggio da sogno. Dopo un po’ di foto (purtroppo la luce è pessima, col lago in ombra e in controluce) riprendo la marcia. Il sentiero è abbastanza ben segnato, mi porto sotto al roccione e quindi, dopo una ripida salita sotto alla forcella dello Spiaz sbuco ad un’altra fantastica radura pratosa con torrentelli. Il sentiero si inerpica su un ripido costone per sbucare in un’altra incantevole conca. Ancora uno strappo e arrivo nel meraviglioso anfiteatro dove splende il
Lago Alto di Reganel m 2100, di una bellezza quasi commovente. A sud incombe il
Monte Conte Moro 2407. Mini sosta per barretta quindi riparto col sentiero che passa sull’altro versante e arrampicandosi tra belle balze erbose e rocciose si congiunge con una
vecchia strada militare (sentiero 383) che aggira il Conte Moro a nord. Mi affaccio a una forcella per dare un’occhiata al
Val Viosa, prossima meta: sembra incredibile che esista ancora una valle dove NON ci sono strade (almeno sulla mappa).
In lontananza scorgo il
Laghetto dell’Aia Tonda e la zona dei laghetti di Laste, altra bella zona inesplorata. Riprendo il cammino verso il
Col della Crose m 2423, il punto più alto dell’escursione. Panorama “mostruoso” quasi a 360 gradi, sbarrato a ovest dal poderoso massiccio di Cima d’Asta. Ora il sentiero di evidente origine militare cala con stretti zig zag per il ripido costone. E’ più impegnativo del previsto. E’ molto ripido e ci sono tratti esposti, è meglio non inciampare altrimenti si vola giù per il costone con poche possibilità di fermarsi. Il sentiero cala tortuosamente, sfiorando vari baratri, fino alla base del costone dove c’è un breve tratto attrezzato da cordino che permette il passaggio su un canalino roccioso. Sono finalmente all’ampia
Forcella Regana m 2043, dove da sud arriva la Val Malene. Dalla forcella partono i sentieri per il rifugio e Cima d’Asta. Inizia ora l’eterna discesa verso Ponte Belfe, senza particolari difficoltà a parte le pietre scivolosissime sul sentiero.
Arrivo sulla strada forestale, ma a
Campo Regana di sotto l’abbandono per iniziare il rientro verso l’imbocco della val Reganel dove ho l’auto. Seguo il sentiero per
Svaizera, un gruppo di baite, quindi giù fin sul fondovalle, dove arrivo ancora una volta sano e salvo. Tutto andato alla perfezione, posti semplicemente meravigliosi, frequentati da nessuno, da tornarci senz’altro! Dislivello 1600 metri, sviluppo 25 km.
Val Reganel - Gruppo Cima d'Asta at EveryTrail