GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: AGH - 29/07/2012 20:26
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Dal Lago del Bus verso la Forcella dei Diavoli (al centro)
Dopo vari rimuginamenti, decidiamo un’escursione semi ravanatoria nel selvaggio versante nord di Cima d’Asta. L’idea è di raggiungere Cima dei Diavoli 2806, la cima gemella di Cima d’Asta, salendo dal Lago del Bus. Ci sarebbe anche un certo interesse per Cima Corma 2506, che però è per noi del tutto ignota: sulle mappe sembra esserci una traccia di sentiero militare sul lato ovest. Ma non sappiamo nulla di preciso. Decideremo il da farsi lungo il cammino. Sveglia alle 3 per me (!), alle 5.30 raccolgo Angela a Mezzano e quindi risaliamo il Vanoi fino al Rif. Refavaie m 1111, dove parcheggiamo.
Dal ponte Refavaie nei pressi del rifugio si stacca, non segnato, un sentiero che in meno di un’ora ci porta al bel Rifugio Forestale R. Sordo. Di qui si segue la bellissima mulattiera militare (tracce bianche e rosse) che si inerpica nel bosco con larghi zig zag fino a Pra Bastian. Troviamo lungo la strada parecchi finferli, e anche un brisotto, che tosto raccogliamo rallentando notevolmente la marcia. Dopo Pra Bastian il sentiero, sempre ben segnato, diventa più impegnativo e si snoda su una frana di macigni invasa dalla vegetazione. Se non ci fosse il sentiero sarebbe un versante proibito. Dopo aver perso un po’ di quota ci infiliamo nel vallone del Bus Nero. Quindi con un lungo traversone raggiungiamo una piccola sella a quota 1995, con grandiosa la vista a nord sulla Catena del Lagorai orientale.
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Rifugio R. Sordo
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La bella mulattiera militare
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Vista sulla Catena del Lagorai orientale
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Catena del Lagorai, vista su Litegosa, Castel Aie, Cauriol
Ora affrontiamo i Giaroni del Coronon, un’erta e compatta placconata di granito (da evitare col bagnato!) in basso, poi sfasciumi e pietraie in alto. Arriviamo su una specie di poggio da cui si domina il Lago del Bus 2288, incastonato nelle rocce.
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La placconata di granito verso i Giaroni del Coronon
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Dai Giraoni del Coronon, vista sulla Catena del Lagorai e Cima Paradisi
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Tra le rocce, fiori di montagna
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Quasi arrivati al Lago del Bus
Davanti a noi in alto, la rampa abbastanza spaventosa per arrivare a Forcella dei Diavoli. Guardiamo ad ovest Cima Corma: individuiamo un canale inerbato come possibile salita sul fianco SE. Forse lo faremo al ritorno. Intanto decidiamo di proseguire alla volta della Forcella dei Diavoli. Dal lago in avanti non ci sono sentieri né tracce: dopo aver osservato per bene la grandiosa conca del Coronon, decidiamo di prenderla alla larga, ovvero fare un ampio giro verso ovest che sembra presentare una salita meno ostica di quella diretta. Infatti a parte qualche noiosa pietraia il fondo è più stabile, con tratti inerbiti e placconate di solida roccia.
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L'imponente salita a Forcella dei Diavoli, al centro
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Lago del Bus
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Lago del Bus e Col del Vento
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Geum montanum
Guadagnata una quota sufficiente, facciamo un un lungo traversone per arrivare in modo più “indolore” possibile sotto la forcella dei Diavoli, evitando per quanto possibile le noiose pietraie.
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Cima Corma
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Vista su Cima delle Buse
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Lago del Bus e Creste del Coronon
Arriviamo abbastanza bene sotto la forcella, dove c’è un nevaietto che superiamo per attaccare il canalino finale di sfaciumi. Qui “si muove tutto”: appoggi un piede e partono terra, sassi, macigni. Faticosamente e con molta attenzione risaliamo il canalino franoso, per fortuna breve, fino alla Forcella dei Diavoli a 2730 metri. Dopo una breve pausa per recuperare la sfacchinata, tocca ora scendere sul versante opposto per una pietraia se possibile ancora più infame della precedente, con un ammasso caotico di grossi macigni instabili.
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Forcella dei Diavoli 2730 metri, vista verso nord
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Forcella dei Diavoli, vista verso sud
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In mezzo a questo sfacelo di pietre, delle margheritine
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Cima dei Diavoli vista da Cima d'Asta
Quindi troviamo le tracce (segni bianco rossi) che risalgono il fianco sud ovest della Cima dei Diavoli, con qualche tratto di arrampicata facile. In seguito i segni svaniscono nel nulla ma ormai siamo in vista dell’obiettivo finale, seguiamo alcuni ometti e quindi siamo in vetta alla Cima dei Diavoli m 2806. Sono ben otto ore di cammino (vergogna!) da quando siamo partiti! E’ vero, ce la siamo presa comoda, ma sono anche 1800 metri di dislivello e un terreno davvero faticoso ove si deve avanzare con molta attenzione. Dopo un breve rifocillo in vetta si tratta di decidere il ritorno.
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In vetta a cima dei Diavoli
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Alla base di Cima d'Asta, sullo sfondo la Forzeleta
Viene scartata subito l’ipotesi di tornare già dalla Forcella dei Diavoli per andare a fare Cima Corma. Sarebbe un massacro, per la fatica, per l’ora tarda e oltretutto con l’incognita della discesa. Si decide quindi di rientrare dal famigerato Vallone Occidentale, il che implica, visto che ci siamo, anche la salita a Cima d’Asta. Scendiamo da Cima dei Diavoli trovando un sentiero militare che non avevamo visto all’andata, quindi intercettiamo il sentiero 364 che sale a Cima d’Asta 2847. E con questa ultima salita siamo a quasi 2000 metri di dislivello: fin qui benino ma la discesa, già fatta in altre occasioni, sarà lunga eterna e sarà quella che ci cuocerà a puntino.
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E anche la vetta di Cima d'Asta è fatta!
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Vista su Cima Cece, Buse Malacarne e Colbricon
Dalla cima affrontiamo quindi la ripida cresta ovest, con qualche breve tratto esposto, fino alla Bocchetta del Canalon, quindi giù per il canalone detritico abbastanza impegnativo.
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Discesa da Cima d'Asta per la cresta ovest
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In vista della forcella dove imboccare il Canale dei Bassanesi
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Vista sul Cauriol
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Canalone dei Bassanesi, al centro il Lago di Cima d'Asta
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Lago di Cima d'Asta e RIfugio Ottone Brentari
Poi, senza raggiungere il Rifugio Brentari, traversiamo per traccia fino a Forcella Socede. Leggiamo con un certo scoramento il cartello: “Rif. Refavaie 4 ore”. Ma ormai siamo in ballo, iniziamo l’eterna e faticosa discesa dapprima su terreno roccioso e ghiainoso, poi tra erba alta e sassi che impongono la massima attenzione a dove si mettono i piedi. Raggiungiamo la diramazione che scende per il Vallone di Socede, da dove sale un gregge incustodito e belante di pecore e capre.
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Da Forcella Socede si scende nel Vallone Occidentale
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Macchie di fiori
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Il Vallone Occidentale visto dal basso
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Molte le piante e fiori di Aconito napello, velenoso mortale!
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Finalmente quasi in fondo al Vallone Occidentale, si apre la meravigliosa Val Socede
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Valle di Socede, la strada per Refavaie è ancora lunga...
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Gregge di pecore e capre incustodito
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La paradisiaca Valle di Socede
Lungo la discesa nel bosco raccogliamo altri finferli, poi finalmente il sentiero 380 diventa più comodo (basta sassi!) fino al Rifugio Forestale Socede, dove tiriamo il fiato prima di affrontare un’altra eterna discesa per la strada bianca fino a Refavaie. Gli ultimi km ci vengono risparmiati da un gradito passaggio in auto, anche se arriviamo comunque cotti come le rane :)
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Ultimo sguardo in alto, verso Forcella Magna
Giro grandioso, selvaggio, con panorami eccezionali. Difficoltà tecniche modeste ma molto impegnativo fisicamente, consigliatissimo ma comunque per escursionisti esperti e allenati. Partire prima possibile per avere il massimo di ore luce. Disl. 1900, sviluppo circa 27 km (col passaggio in auto 22).
Per concludere un doveroso ringraziamento ad Angela, ottima e fortissima compagna di gita (che mi ha tirato il collo anche stavolta :P).
Il percorso
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Altra sfaticata!
So bene che non "prendi" i tempi, ma sarebbe interessante avere qualche intertempo....
Bravi ad entrambi!
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Altra sfaticata!
So bene che non "prendi" i tempi, ma sarebbe interessante avere qualche intertempo....
lasciamo perdere che è meglio :P Come ho scritto, 8 ore da refavaie a cima dei diavoli, sia pure con molte soste e raccolta funghi. Con buon passo regolare (da escursionista medio, non da runner) penso si possa arrivare a 6, ma non tanto di meno perché il terreno è molto ostico, specialmente in quota. Discesa dalla cima dei diavoli e salita a cima d'asta penso circa un'ora scarsa. 3/4 d'ora per scendere a forcella socede. Quindi 3,5 ore per scendere a refavaie dal vallone occidentale e val di socede. In sostanza siamo partiti la mattina alle 6 e 15 e siamo arrivati alla macchina (con passaggio finale negli ultimi km) che erano, mi pare, le 20.30, altrimenti saremmo arrivati alla 21.30 circa :)
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premettendo che questo giro lo voglio fare prima dell'inverno e a breve,volevo evidenziare quanto le donne abbiano una marcia o forse 2 in piu' degli uomini,inquanto 2 anni fa chiesi ad Agh di conoscerlo spinto dalla sua mansione in girovagando in trentino e fui rifiutato!Vedo ovviamente come le donne siano meglio accette.
cmq se l'autore del giro posta la traccia (magari kml) ne sarei grato,grazie
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Giro grandioso, bravissimi :).
Relazione e foto sempre piacevolissime ;).
Mangiati i funghi :P?
volevo evidenziare quanto le donne abbiano una marcia o forse 2 in piu' degli uomini...Vedo ovviamente come le donne siano meglio accette.
Secondo me tu vai troppo forte per AGH. Se riesci a fare 1009 m in 2 ore non vedresti più AGH per l'intera giornata ;)
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premettendo che questo giro lo voglio fare prima dell'inverno e a breve,volevo evidenziare quanto le donne abbiano una marcia o forse 2 in piu' degli uomini
Senza dubbio le donne hanno una, due, tre marce in piú per quel che mi riguarda. Nel caso specifico, oltre alle marce in piú anche 20 anni di meno :)))
Domani metterò la traccia kml
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cmq se l'autore del giro posta la traccia (magari kml) ne sarei grato,grazie
ecco la traccia
http://minus.com/lCM4VaALRzgV8 (http://minus.com/lCM4VaALRzgV8)
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...volevo evidenziare quanto le donne abbiano una marcia o forse 2 in piu' degli uomini,inquanto 2 anni fa chiesi ad Agh di conoscerlo spinto dalla sua mansione in girovagando in trentino e fui rifiutato!Vedo ovviamente come le donne siano meglio accette.
cmq se l'autore del giro posta la traccia (magari kml) ne sarei grato,grazie
Forse sarebbe meglio conoscere le "sue" donne ... piuttosto che Agh in carne ed ossa ;D
Gran bel giro, magari il prossimo anno lo copierò.
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Forse sarebbe meglio conoscere le "sue" donne ... piuttosto che Agh in carne ed ossa ;D
Confermo! ;D
Gran bel giro, magari il prossimo anno lo copierò.
É uno dei giri piú belli nel gruppo di cima d'asta, che peraltro é tutto bello, difficile scegliere...
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Cavolo che posti!!Selvaggi è riduttivo ;D che soddisfazione arrivare a cima d'Asta da questa variante però... penso che con Angela davanti potresti arrivare anche in cima all'Everest senza accorgerti! ::) :P ;D
premettendo che questo giro lo voglio fare prima dell'inverno e a breve,volevo evidenziare quanto le donne abbiano una marcia o forse 2 in piu' degli uomini,inquanto 2 anni fa chiesi ad Agh di conoscerlo spinto dalla sua mansione in girovagando in trentino e fui rifiutato!Vedo ovviamente come le donne siano meglio accette.
Sambo...non tutte le donne! :-X 8)
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Cavolo che posti!!Selvaggi è riduttivo ;D che soddisfazione arrivare a cima d'Asta da questa variante però... penso che con Angela davanti potresti arrivare anche in cima all'Everest senza accorgerti! ::)
è possibile si :)
Comunque veramente belle 'ste varianti, tutti salgono da Sorgazza, ma Cima d'Asta forse offre il meglio di sè dai versanti meno battuti. Il bello è che abbiamo trovato "ressa" a salire: uno che è andato a Cima Corma, e due tizi che sono scesi... :D Tre persone in tutto il giorno su questo versante sono quasi troppe :)
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scusate il piccol OT;
Agh, descrivi quel fiore blu come velenoso - mortale...
Spieghi meglio per favore? è mortale anche annusandolo? io ho la brutta abitudine di annusare i fiori... ::)
Gran bel giro! inconsueto!
Bravi tutti e due! ...mi piacerebbe avere dei compagni di viaggio così!
Bravi!
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scusate il piccol OT;
Agh, descrivi quel fiore blu come velenoso - mortale...
Spieghi meglio per favore? è mortale anche annusandolo? io ho la brutta abitudine di annusare i fiori... ::)
Gran bel giro! inconsueto!
Bravi tutti e due! ...mi piacerebbe avere dei compagni di viaggio così!
Bravi!
Visto che sono qui ti rispondo io, che AGH non me ne abbia! ;D
La parte più velenosa sono le radici, ma anche il fusto non è tanto da meno. Sui fiorni non saprei non ho più qui il mio libro di botanica. Ma forse online trovi qualcosa.
Comunque si tratta lella pianta più velenosa d'Europa. Può provocare allucinazioni, nausee, vomito e morte. Sul libro che ho letto si parlava di un vero rischio per contatto solo per i bambini (che toccano si leccano le dita ecc..).
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azz... dovrò stare all'occhio. :o
Grazie delle info! ;D
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Comunque si tratta lella pianta più velenosa d'Europa. Può provocare allucinazioni, nausee, vomito e morte. Sul libro che ho letto si parlava di un vero rischio per contatto solo per i bambini (che toccano si leccano le dita ecc..).
infatti! Ricordo che scendendo dall'Orecchia di Lepre qualche anno fa, quando ormai ero alla malga, ho visto un bambino che stava mettendo in bocca un aconito, l'ho fermato al volo e ho informato i genitori, che si sono profusi in ringraziamenti :)
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Bell'anellazzo, complimenti!
Devono essere affascinanti i versanti a nord di Cima d'Asta, senza quell'autostrada di persone che trovi a sud..
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Bello bello bello! Prima o poi riuscirò a farla! :)