Il monolito lungo il sentiero militare di Monte Valpiana, sullo sfondo Cima del BortoloEscursione del 21 agosto 2010
Altro giro “esplorativo” in Lagorai. Decido di andare a vedere la zona del “
ex ospedale austriaco” ad ovest del
Monte Valpiana, segnato su una vecchia carta GEOgrafica. Adocchiato tante volte ma mai visto da vicino. Partenza da
Malga Baessa m 1340 con
sentiero 361 verso la splendida Val Ziolera. Il tratto fino a 1800 m di quota è un po’ noioso nel bosco fitto, poi il paesaggio si apre quasi improvvisamente sui pascoli della malga e diventa meraviglioso. In alto a m 1926 c’è
Malga Ziolera m 1926 (lo stallone è crollato purtroppo, ma la malga è abitata da pastori credo).
Raggiunta la malga abbandono il sentiero ufficiale per seguire brevemente una traccia verso sud est e
a 1950 m raggiunto una specie di poggio, abbandono qualsiasi traccia e vago tra i rododendri. Decido di andare a dare un’occhiata al bel
laghetto a nord della malga, che raggiungo rapidamente: molti i girini e i bellissimi tritoni alpini. Quindi, sempre con percorso libero, mi inoltro verso il vasto vallone che si chiude in un’ampia e splendida conca tra il Monte Valpiana e la Cima del Bortolo. Il paesaggio è grandioso e solitario, in giro non c’è anima viva. Rintraccio una vecchia strada militare che mi agevola la salita, quindi raggiungo
un piccolo laghetto, nei pressi del quale avrebbe dovuto esserci questo ospedale militare austriaco. In realtà è rimasto ben poco, ci sono tracce di baraccamenti, diversi muri a secco sparsi qua e là, molti crollati. La conca è invasa da colossali pietraie, piuttosto difficoltose da attraversare. Per vecchia traccia militare risalgo quindi lo spallone nord di
Cima del Bortolo m 2338, con vastissimo panorama. A sud est bene in evidenza vedo il Setole, la Valle Maddalena con un piccolo laghetto in cima che non conoscevo. Anche su Cima del Bortolo e forcelle vicine, le trincee si sprecano. Ora inizio il
rientro verso Monte Valpiana proseguendo per il crinale-dorsale, zeppo di fortificazioni, baracche, trinceramenti, molti i resti di scatolame arrugginito, palificazioni, carta catramata per isolare le tettoie. Non c’è un sentiero ufficiale ma la
vecchia strada militare, che ricordavo più semplice per averla fatta parecchi anni fa, è scavata nella roccia e traversa il ripido ed esposto versante occidentale del Monte Valpiana.
Il camminamento corre a ridosso del crinale, trincerato qua e là, con tremendi strapiombi verso la Val di Montalon. Ci sono
diversi passaggi esposti, il sentiero è a tratti malmesso con parecchie frane di roccia che invadono il percorso. Nulla di che, basta fare attenzione, anche se il tutto sembra piuttosto instabile. Si arriva al passaggio più spettacolare, dove il sentiero si infila in uno
stretto passaggio tra l’aguzza cima Valpiana e un colossale monolito roccioso alto quasi dieci metri che sembra dover cadere da un momento all’altro. Proseguo quindi sempre per il sentiero militare fino alla forcella alla
testata della Val Ziolera, tra trincee e resti di baracche. Avevo una mezza idea di proseguire fino a Cima Ziolera, ma l’ora è tarda e ho camminato abbastanza: calo quindi in Val Ziolera fino a raggiungere la malga, quindi rientro a Malga Baessa per la stessa via dell’andata.
Giro bellissimo e solitario, l’alta Val Ziolera è sempre magnifica. Dislivello circa 1000 metri, lunghezza 16 km.
Visualizzazione ingrandita della mappaLa traccia GPS da visualizzare su Google Earth
http://girovagandoinmontagna.com/forums/images/gps/cima_bortolo.kmz