Autore Topic: [LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)  (Letto 9151 volte)

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Il Baito del Coston dei Slavaci

Da qualche tempo mi sono dedicato alle esplorazioni delle lunghe dorsali nord del Lagorai che digradano verso la Val di Fiemme. Sono zone spesso senza sentieri ufficiali e ben poco battute. E’ il caso della Valle del Valon. In buona parte già esplorata ma mi manca il tratto della selvaggia dorsale inferiore di Cima Valbona. Girovagando con Google Earth noto con stupore un baito solitario a quota 2100 metri circa. Le foto aeree non sono molto chiare: sembra un baito, o forse è un grosso macigno. Scatta dunque la molla: devo andare a vedere!


Il baito sperduto!

Sembra proprio un baito... o è un macigno? Urge andare a vedere!

Dopo meticoloso studio di mappe e immagini aeree, il piano d’azione è risalire la parte bassa del Valon e poi cercare di salire sulla dorsale. I luoghi sono molto belli ma impervi, con fitte foreste e salti di roccia indisiosi. Per non sciropparmi  l'avvicinamento dal Lago di Forte Buso, davvero eterno e già fatto svariate volte in precedenti escursioni, decido di partire stavolta dai pressi di Bellamonte. Questo mi farà perdere circa 200 metri di dislivello per scendere nella forra del Travignolo, ma pazienza. Parcheggio nel grande piazzale di un albergo e scendo in loc. Scofa, una splendida radura con un antico maso del 1678!


Loc. Scofa

I tronchi di larice consumati dal tempo

La baita di legno risale al 1678!

Il Cimon della Pala sullo sfondo

Loc. Scofa, casa da sogno!

La forra sul Travignolo

Scendo ancora fino al canyon creato dal torrente Travignolo: qui un ponte sospeso permette l’attraversamento sull’altro versante. Con varie forestali mi alzo di quota fino all’imbocco della valle del Valon. Raggiungo la Casetta del Valon 1537 (sempre aperta) e proseguo per la forestale finché si arresta nei pressi del torrente.


Il ponte sospeso nella forra del Travignolo

Bellissime forre tra rocce a picco

Casetta forestale del Valonat

L'interno zeppo di scritte

Verso la valle di Valon

Seguo una vaga traccia
che però si perde ben presto nei pressi di un rio e del cartello del Parco di Paneveggio - Pale di S. Martino. Tiro fuori il cellulare e controllando col gps la posizione, inizio il ravanamento. Il bosco per fortuna è abbastanza camminabile, basta evitare le zone con erba alta. E’ abbastanza ripido, bisogna aggirare molti schianti ma soprattutto i salti di roccia viscidi d’acqua. Il gps aiuta a tenere la direzione ma bisogna affidarsi al fiuto e fare attenzione a non infognarsi in situazioni poco piacevoli. In pratica bisogna salire a ridosso del rio affluente del Valon, e resistere alla tentazione di tagliare in diagonale, che porterebbe sul fianco impervio e pericoloso affacciato sul Rio Valon.


Da qui inizia il ravanamento fuori traccia...

Il bosco pieno di schianti obbliga ad aggiramenti tortuosi

Qualche piacevole sorpresa...

Il terreno è abbastanza ben camminabile a tratti

Raggiunto il crinale, scorcio su Cima Bocche

Vista sul Viezzena e passo Lusia

Con percorso laborioso e ripido salgo quindi nel bosco seguendo qualche vaga traccia di cervi. Cerco di di guadagnare quota evitando acquitrini, salti di roccia, alberi crollati, zone troppo ripide. Dopo aver superato una serie di gradoni sfruttando stretti passaggi terrosi fradici d’acqua, finalmente raggiungo il crinale a quota 1900 metri. Ora la pendenza si fa più dolce, devio decisamente verso ovest e cerco di stare sulla dorsale boscosa percorrendo una valletta. Grazie al gps arrivo al baito con precisione micrometrica a quota 2090 :) .


Ecco il Baito della Val Giacià!

L'interno è molto malridotto

Scritte incise sulle travi: Vanzo Lorenzo 1942, Bonelli...  forse pastori, o cacciatori chissà

E’ molto malridotto, praticamente crollato: entro con circospezione, e scopro quello che speravo: delle antiche scritte incise sulle travi! Si leggono a fatica, alcune date sono degli anni ‘40, coi cognomi Vanzo, Bonelli… e altre illeggibili. Forse pastori, o cacciatori chissà… La posizione del baito, sia pure assai sperduta, è bellissima. Non c’è in giro anima viva per chilometri.


Il baito in spettacolare posizione panoramica

Salendo verso il Laghetto Ghiacciato, sullo sfondo Coston dei Slavaci e Cima Valon

Traversone sulle "laste", sullo sfondo il M. Viezzena

Salgo ancora un po’ per fare la sosta pranzo, traversando in costa delle magnifiche “laste” (lastronate di roccia). Trovo una bella piazzola erbosa a 2220 metri. Faccio il punto della situazione: potrei salire a Forcella Valòn e scendere dalla Val Caserine, oppure salire al Laghetto Ghiacciato poco distante e da lì prendere il sentiero e traversare al Coston dei Slavaci.


Proiettile italiano di fucile Carcano

Quota 2200

Cima Valon con la conca del Lago Ghiacciato

Zoomata sul Coston dei Slavaci (a sx)

Il tempo però mi pare stia peggiorando quindi scelgo un rientro più breve: scendo per una ripida scarpata erbosa nell’impluvio del Rio Valon, quindi mi tocca una risalita di 200 metri per raggiungere la dorsale del Coston dei Slavaci, che già conosco per averla percorsa in una precedente escursione.


Discesa nell'impluvio sotto cima Valon

La forra del Rio Valon

Risalita alla dorsale del Coston Slavaci

In discesa per la dorsale, ecco il baito!

Inizio la discesa facile lungo la bella e ampia dorsale fino al bellissimo baito ristrutturato di recente a quota 2080: sempre aperto, rivestito in legno, con stufa e legna, tavolacci per dormire con materassi e coperte.  Dopo una breve sosta riprendo il cammino, per bel sentiero non segnato ma evidente per bei boschi di cirmoli (brise e finferli a gogò!) fino alla forestale che conduce in fondovalle.


Baito Coston Slavaci

Guardando alla dorsale dove ero: da sx Cima Valbona, Cima Cece, Cima Sella

Il bellissimo interno

Ruderi nei pressi del baito

Il bellissimo sentiero nel bosco di cirmoli

Ho mappato tutto il sentiero che porta al Baito Slavaci, ora è su OSM

Quindi rientro per la stessa via dell’andata, con altri 200 metri di dislivello da recuperare per raggiungere il parcheggio dove ho la macchina.


Vista verso le Pale col Mulaz

Rientro a fondovalle

Bellissimo itinerario in gran parte fuori sentiero: anche se non raggiunge nessuna cima permette di vedere delle zone assolutamente selvagge di magnificente bellezza. Le difficoltà tecniche sono modeste ma bisogna sapersi destreggiare molto bene con l’orientamento poiché gran parte del percorso come detto è fuori sentiero. Quasi indispensabile almeno il gps del cellulare con una buona app cartografica come Mytrails. Ho provveduto a mappare il sentiero in discesa dal Bivacco del Coston dei Slavaci, ora è disponibile su OpenStreetMap. Sviluppo km 24, dislivello 1400 circa.


Il percorso
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Offline pianmasan

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[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #1 il: 20/08/2018 15:21 »
Bello! Io ero salito un po' più vicino alla forra ed ero sbucato nel fondovalle alto, poco prima di un nevaio. Non avevo visto né il primo baito e nemmeno quelle belle brisone (si possono raccogliere?).
Il secondo baito non c'era ma anni prima avevo notato i ruderi di una edificio più vecchio e qualche segno di ricostruzione.

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[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #2 il: 20/08/2018 15:58 »
Bello! Io ero salito un po' più vicino alla forra ed ero sbucato nel fondovalle alto, poco prima di un nevaio. Non avevo visto né il primo baito e nemmeno quelle belle brisone (si possono raccogliere?).
Il secondo baito non c'era ma anni prima avevo notato i ruderi di una edificio più vecchio e qualche segno di ricostruzione.

esatto, del secondo baito c'erano solo dei ruderi... è stato ristrutturato di recente, qualche anno fa.
Mi è rimasta la curiosità di sapere cosa sono i vari ruderi nei pressi, poco a valle e poco a monte, forse roba della Grande Guerra?

Il primo baito invece l'ho scoperto per puro caso ravanando con Google Earth e il layer "mapbox satellite" che è molto più dettagliato della vista standard
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Offline francescogulag74

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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #3 il: 21/08/2018 08:00 »
bellissimo.
Complimenti!!!
ma cè un sentiero segnato che conduce direttamente al baito ristrutturato degli Slavaci.
Grazie!

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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #4 il: 21/08/2018 09:26 »
ma cè un sentiero segnato che conduce direttamente al baito ristrutturato degli Slavaci.
Grazie!

c'è un sentiero abbastanza ben tracciato, ma non c'è nessuna indicazione. In ogni caso il sentiero l'ho mappato io e lo trovi su openstreetmap


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Offline prabolin

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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #5 il: 21/08/2018 14:41 »
Ne sono quasi certo, Bonelli e Vanzo di Masi di Cavalese erano due pastorelli al tempo, classe 28/30 credo, che d'estate erano "abbandonati" assieme a greggi di capre...
... altri tempi... !

roberto

Offline francescogulag74

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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #6 il: 21/08/2018 15:22 »
Quindi per raggiungere questo bel baito ristrutturato senza GPS è dura, o secondo te questo sentiero non segnato può essere imboccato più o meno sul limite del lago di paneveggio (diga)? usando solo la carta 1:25000.
Grazie!

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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #7 il: 21/08/2018 15:25 »
Ne sono quasi certo, Bonelli e Vanzo di Masi di Cavalese erano due pastorelli al tempo, classe 28/30 credo, che d'estate erano "abbandonati" assieme a greggi di capre...
... altri tempi... !

quindi pastori dici...
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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #8 il: 21/08/2018 15:30 »
Quindi per raggiungere questo bel baito ristrutturato senza GPS è dura, o secondo te questo sentiero non segnato può essere imboccato più o meno sul limite del lago di paneveggio (diga)? usando solo la carta 1:25000.
Grazie!

ci puoi arrivare anche dal lago di Paneveggio volendo, ma imboccando la val valon, perché il versante est è impraticabile.
Dal valon il problema è che il sentiero si stacca dalla forestale al 4° tornante, ma il bivio è invisibile... Basta uno straccio di smartphone col gps e una app come mytrails per non sbagliare... non serve chissà che cosa. Poi una volta che hai preso il sentiero si riesce a seguire abbastanza bene fino al baito, anche se non c'è nessuna indicazione (tabelle)
« Ultima modifica: 21/08/2018 15:40 da AGH »
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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #9 il: 21/08/2018 15:43 »
Si AGH, dirò di più, la sigla A.V. che vedi intagliata sotto le altre è quella di Alfredo Vanzo, mio ex suocero, che mi raccontò di una estate trascorsa in quel modo e della paura che aveva dei fulmini e dei tuoni quando da solo affrontava le notti di temporale...
Mi ripeto, altri tempi...

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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #10 il: 21/08/2018 15:54 »
Si AGH, dirò di più, la sigla A.V. che vedi intagliata sotto le altre è quella di Alfredo Vanzo, mio ex suocero, che mi raccontò di una estate trascorsa in quel modo e della paura che aveva dei fulmini e dei tuoni quando da solo affrontava le notti di temporale...
Mi ripeto, altri tempi...

bellissime queste notizie.. sono scomparsi?
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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #11 il: 21/08/2018 16:06 »
Alfredo è mancato un paio d'anni fa, di Bonelli e Lorenzo non so molto ma con un poco di pazienza a fine stagione potrei approfondire.

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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #12 il: 21/08/2018 16:29 »
Alfredo è mancato un paio d'anni fa, di Bonelli e Lorenzo non so molto ma con un poco di pazienza a fine stagione potrei approfondire.

sarebbe bello mostrargli la foto, chissà da quanti anni non sale lassù...
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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #13 il: 21/08/2018 16:43 »
Con Alfredo siamo saliti alla baita una domenica di settembre primi anni novanta, ricordo che col cannocchiale si vedevano dall'altra parte della valle scendere dalle Cune i ciclisti della rampilonga, e la baita era ancora in piedi. Come raccontato, mi fece molta impressione ciò che mi disse immaginandomi bimbo al suo posto, terrorizzato dal buio e dai temporali e con la responsabilità della custodia delle bestie.
Comunque mi sono già attivato a Masi e forse domani stesso potrei avere notizie a riguardo degli altri pastori: vive ancora uno di essi che però pascolava la zona di malga Colbricon e sotto la Cavallazza.

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Re:[LAGORAI] Ravanamenti alla ricerca di baite sperdute :)
« Risposta #14 il: 21/08/2018 16:58 »
Comunque mi sono già attivato a Masi e forse domani stesso potrei avere notizie a riguardo degli altri pastori: vive ancora uno di essi che però pascolava la zona di malga Colbricon e sotto la Cavallazza.

molte grazie. Alla Casera di Mezzo sotto il Bombasel ci sono scritte di fine '800!



https://girovagandoinmontagna.com/gim/lagorai-cima-d'asta-rava/(lagorai)-vecchi-sentieri-di-pastori-a-bombasel-salita-al-c-trappola-m-2410/
« Ultima modifica: 22/08/2018 07:09 da AGH »
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