Autore Topic: [LAGORAI] Anello Panarotta - Fravort - Kamauz - Panarotta (con piano B!)  (Letto 6380 volte)

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Offline AGH

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Il Fravort imbiancato dalle recenti nevicate

Tentiamo la salita al Fravort, prima uscita “estiva” (sic) della stagione, il meteo dovrebbe reggere fino a sera. Fa una certa impressione partire leggeri, devo più volte far mente locale se non ho dimenticato qualcosa :) Te pareva, il meteo ha toppato anche stavolta, verso le 11 è già tutto nuvoloso. La stagione è ancora parecchio indietro: i prati sono ancora stepposi con erba gialla, niente fiori, ci sono solo i crocus che spuntano appena va via la neve.


I prati del fianco occidentale del Fravort ancora stopposi e giallognoli, pare di essere a marzo...

Partiamo dal solito parcheggio degli impianti della Panarotta, ma Invece che salire per la dorsale da “La Bassa” ci teniamo in costa su un vecchio sentiero militare che traversa tutto il fianco occidentale del  Fravort.


La ricostruzione della baracca militare nei pressi di La Bassa

Valanghe hanno divelto un peraltro inutile corrimano con funi d’acciaio sul sentiero. Dopo aver oltrepassato un paio di canaloni innevati, arriviamo al Pra dele Caore, dove ci affacciamo sul versante ovest del Gronlait imbiancato di fresco. Si alza un’aria gelida, il cielo si fa cupo e minaccioso di pioggia. Lasciamo perdere la cima, fatta cinquantamila volte, e poco sotto l'Oscivart scatta il “piano B”.


Le valanghe hanno quasi divelto un inutile corrimano con funi d'acciaio


Resti di valanga con vista sulla Panarotta


Vista su Kamauz


Attraversamento di un canalone ancora pieno di neve


La Marzola verdeggia appena nonostante maggio inoltrato


Gronlait occidentale imbiancato, con il cielo che si incupisce


Lasciamo perdere la cima e scendiamo verso Kamauz

Sono solo le 13.00 passate, dovremmo farcela e scendere fino a Kamauz e andare a farci una stramangiata all’Aquila Nera :). Senza por tempo in mezzo ci buttiamo a valle fuori traccia, tagliando giù per valloncelli fino ad arrivare sulla strada, dove con una marcia forzata (avevamo il terrore di arrivare fuori tempo massimo con la cucina chiusa) arriviamo all’Aquila Nera verso le 14.30 ancora strapieno di clienti che ruminano a tavola indecorosamente. Ci sono anche alcuni tentativi di cori, ben "carburati" da abbondanti libagioni. Veniamo subito serviti. Mangiamo a man bassa affettati, strangolapreti, canederli, poi puntine, stinco, coniglio, cervo, accompagnati con crauti e polenta. il tutto annaffiato da abbondante vino rosso. Infine dolce e caffè.


Il nostro modesto ristoro... :)


Ristorante Aquila Nera a Kamauz, un "must" per le stramangiate

Dopo pranzo il dramma: rimettersi in marcia dopo tutto quello che si è mangiato è un incubo. Per fortuna incontriamo una pastora col fazzoletto in testa che sta pascolando delle capre e ci fermiamo a chiacchierare. Si lamenta del tempo infame, e del fatto che pascolare le capre è un lavoro che ormai non rende più una lira, anzi. Ma siccome è tradizione dura a morire, lo si fa anche per passare il tempo... dice rassegnata, chiamando di tanto in tanto le capre che la seguono come cagnolini.


La pastora di capre, non ha voluto farsi fotografare in viso

Finita la piacevole chiacchierata e avendo ripreso un po' fiato, riguadagnamo la forestale e ci dirigiamo con un lungo traverso verso Tingherla, quindi oltrepassato il versante risaliamo i boschi di Brombisc e con altro eterno traversone fino a Malga Montagna Grande m 1498.


Baite verso Tingherla


Le belle case contadine della Val dei Mocheni


L'aspetto spettrale della montagna in estate con la ferraglia degli impianti di risalita

La montagna con gli impianti e senza neve è davvero spettrale. Ora l’ultimo “tremendo” strappo per raggiungere la macchina risalendo per l’erta pista gli ultimi 250 metri di dislivello. Arriviamo al parcheggio alle 19.30 boccheggiand, giusto in tempo quando inizia una gaia quanto fitta e gelata pioggerella. Pare di essere in marzo, ma anche stavolta abbiamo salvato in qualche modo la giornata :) E fanculo stavolta alla linea  ;D
Disl. 700, svilippo 19,5 km


Il percorso
« Ultima modifica: 20/05/2013 12:35 da AGH »
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Offline Man

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Una passeggiata con variegate attrattive  :)
Ma il piano A cosa prevedeva, salita al Fravort e discesa dalla dorsale?
(L'ho fatto anch'io quel sentiero credo, lo scorso autunno, salendo poi al Gronlait per la sella fra Fravort e Gronlait.)
Aut tace aut loquere meliora silentio (taci o di' cose che siano migliori del silenzio)

Offline AGH

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Una passeggiata con variegate attrattive  :)
Ma il piano A cosa prevedeva, salita al Fravort e discesa dalla dorsale?
(L'ho fatto anch'io quel sentiero credo, lo scorso autunno, salendo poi al Gronlait per la sella fra Fravort e Gronlait.)

il piano A prevedeva la salita del Fravort senza un itinerario prefissato, viste le condizioni incerte di innevamento avremmo improvvisato. Infatti poi abbiamo optato per salire dal lato occidentale dall'Oscivart. Se non fosse sopraggiunto il maltempo e fossimo arrivati in vetta, probabilmente saremmo scesi dal versante est e tornati da La Bassa
« Ultima modifica: 20/05/2013 16:02 da AGH »
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Offline trabuccone

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Bel giro nonostante le nuvole  ;) Che scatole però sto tempo, bisogna partire alle 4 se si vuole trovare una finestra abbastanza lunga di bel tempo  >:( . E comuque, alla faccia del modesto ristoro  ;D  ;D  ;D mi sa che di calorie ne avete recuperate  ;D
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte