In vetta a Cima Fornace 2225. A destra il Monte ZioleraComplice la pigrizia e il tempo incerto decido per una gita di tutto riposo:
Cima Fornace 2225. Avevo già notato il suo profilo isolato e pianeggiante dalla cima del Monte Croce tempo fa, e avevo preso nota. Si potrà salire? La grande croce farebbe pensare di sì. Non resta che andare a vedere!
Trasgredisco tutte le regole: parto tardi e, una volta tanto, niente barrette, porto 3 panini con salame e formaggio e una bella birretta, uva come dessert e pure il giornale!
Faccio la
strada del Manghen e parcheggio a
Malga Valsolero di sopra 1748. Fa caldo ma c’è una bella brezza. Prendo il sentiero senza numero, peraltro segnato dai soliti segni bianco-rosso, verso Passo Cadino. Arrivato al piccolo baito presso la partenza della teleferica noto che questa è stata smantellata... Chissà perché, boh...
La fontana col drago... sputa-acqua alla partenza dell'ex telefericaVeramente bella la valletta che con modesta pendenza sale al Passo Cadino. Qui si apre il primo squarcio panoramico verso nord e la Val di Fiemme. Un bel venticello a raffiche rinfresca la salita.
Salita verso Passo CadinoPasso CadinoValletta di Passo Cadino, sull sfondo il M. PastronezzePasso Cadino: vista sulla Val Cadino e Val di FiemmeIn breve sono al
Bivacco Mangheneti a circa m 2080, occupato da alcune persone che stanno prendendo il sole. Avevo una mezza idea di attaccare Cima Fornace dal lato nord, ma una rapida occhiata ai dirupi mi fanno cambiare subito idea. Proseguo dunque col sentiero 310 verso sud, che con un lungo traversone (tratti ripidi in costa un po’ esposti) costeggia il lato sud di Cima Fornace fino alla dorsale di SE, che si guadagna con un facile e breve tratto su roccette attrezzato con cordino.
Bivacco Mangheneti, a sx Cima Fornace versante nord estSentiero 310, sullo sfondo il ZioleraVista sulla Val CalamentoL'imponente piramide del ZioleraCima Fornace versante estFin qui niente idee strane di tagliare su verso la croce che si intravede sopra a ripidi canaloni. Il sentiero costeggia ora il lato sud in leggera salita. Con un certo stupore vedo una
brisa al lato del sentiero nascosta nell’erba! Siamo a quota 2150, mai trovata una così in alto! Raccolgo e metto nello zaino
.
La brisa da record di altitudine, 2150 m!Cima Fornace, dorsale sudVal Calmento: Malga Bolenga in basso, a dx Malga Cagnon di sottoArrivato a una
dorsalotta a sud, taglio verso la cima rimontando facile roccette e costoloni erbosi, seguendo esili tracce fino alla cima meridionale m 2225. Davvero grandioso il colpo d’occhio panoramico a 360 gradi; il Ziolera svetta maestoso ad est, il possente Monte Croce a ovest, a sud il selvaggio versante sud dei Crozzi d’Ezze con Cima Cagnon e, sotto, la bellissima Val Calamento; a nord la Val Cadino con le sue fitte foreste si stende verso la Val di Fiemme. La vetta di Cima Fornace è in realtà una lunga dorsale pianeggiante, larga un paio di metri, che si percorre senza problemi fino alla grande croce che svetta sul ciglio del versante settentrionale. I fianchi sono invece molto ripidi, quello est è decisamente dirupato. E’ una cima ben poco frequentata, l’ultima firma sul libro di vetta è di un mese prima.
Dorsale di Cima Fornace vista da sudIn vetta! Sulla dx Passo Manghen e il Monte ZioleraNel libro di vetta, un ricordo di Paolo Chiti, morto sotto a una valanga in Alto Adige nel 2009 Monte Croce a sx, al centro FregasogaRaggiunta la croce preparo nei pressi il mio bivacco-ristoro: stendo il telo su un fantastico e soffice materassino di piante di mirtillo, lo zaino come cuscino. Quindi dò di piglio ai panini e alla birretta, leggendo il giornale. Fantastico. Quindi pilucco infine l’uva, poi ancora lettura. Finito il giornale, una sontuosa pennica per “parar giù i panini” sul soffice materasso vegetale, con un venticello fresco che mi accarezza. Che goduria! Verso le 15.30 (vergogna!) mi alzo un po’ malvolentieri dal materasso per ripartire.
Scendo dal versante SO per sfasciumi non difficili, quindi riprendo il bel
sentiero 310 verso
Passo Cadin. Aggirata la rocciosa cima senza nome di 2152 arrivo ad una
sella a quota 2035 con evidenti segni della Grande Guerra, tra trincee e parecchi muri di baracche di sassi.
Tracce della Grande Guerra, resti di baraccheResti della Grande GuerraOssa di animale o... umane?Trincee e fortificazioni della Grande GuerraLa forcella con la piccola cittadella militare
Avrei intenzione di calare verso
Aiona di Casabolenga, una bella radura pratosa, dal cui ciglio dovrebbe esserci una traccia che scende verso Val Calamento. Provo a scendere per un tratto, ma non mi convince: la traccia sulla carta è inesistente, la vegetazione è infida e le mugare in perfido agguato. Sotto, la zona è ripida e probabilmente dirupata, quindi lascio perdere. Risalgo e riprendo il 310 fino a
Passo Cadin 2108.
Sentiero 310 guardando indietro verso estCi sarebbe ancora la mezza idea di fare il
Monte Croce, ma l’ora tarda e le nuvolaglie foriere di possibili temporali mi fanno desistere. E poi non doveva essere un giro di tutto riposo?
Col 314 calo per la bella
Busa della Fornace fino a
Malga Cagnon di Sopra, dove c’è una disceta bolgia di persone e macchine. Un po’ triste... Rivedo la sempre fantastica piana di Campìo, quindi già per la strada di Val Calamento che ormai conosco a memoria.
La fantastica piana di CampìoAncora la piana di Campìo dove qualche anno fa in inverno ho passato una notte in truna!Sotto Malga Bolenga guardo in alto se vedo tracce che scendono dall’Aiona Casalbolenga, ma non si vede nulla. Un giorno o l’altro proverò a salire dal basso. A
Malga Bolenghetta 1495 mi aspettano 250 m di dislivello per tornare alla macchina. Taglio per prati e raggiungo Malga Valsolero di sotto presa d’assalto dai turisti che comprano formaggio, quindi per pezzi di strada asfaltata del Manghen e tagliando i tornanti, raggiungo Malga Valsolero di Sopra, dove ho l’auto.
Saluto finale Bel giro panoramico, poco faticoso, facile, davvero consigliabile. Sviluppo 16 km, disl. 750 m (con la risalita alla Malga Valsolero di Sopra)
Nota: partendo più in basso da Malga Valtrighetta m 1436 e aggiugendo la salita al Monte Croce m 2490, viene fuori una signora escursione.
Il percorso