Autore Topic: [LAGORAI] Cima Litegosa 2548 e Sass della Bara 2460  (Letto 6519 volte)

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Da Cima Litegosa vista verso Passo Litegosa, Formenton, Castel Aie, Busa Alta, Cardinal, Cauriol

Sul Litegosa sono salito varie volte, quindi questa nelle intenzioni è una escursione esplorativa nei dintorni. In special modo sono incuriosito dal Sass della Bara, una elevazione rocciosa lungo la dorsale di NO. Osservando le foto satellitari di Bing (prima che le peggiorassero) avevo individuato una serie di sentieri militari molto interessanti, specie uno che traversava tutto il fianco ovest. Sarà ancora percorribile?


Litegosa col Sass della Bara, in rosso il sentiero di guerra

Su OpenStreetMap vedo che non è mappata la salita a Passo Litegosa da Malga Toazzo. Decido quindi di farlo io, perché sono posti magnifici e soprattutto perché il percorso segue una spettacolare mulattiera militare della Grande Guerra, che con innumerevoli zig zag risale le immense placconate di roccia fin sotto Cima Litegosa.


Val Cavelonte

Malga Toazzo

Salendo verso Malga Litegosa, vista su Cimon di Cadinello, forcella Cadinello, Corona Alta

Ho in mente quindi di salire Cima Litegosa ma, anziché scendere dal ripido versante sud, vorrei provare a scendere per la dorsale NO al Sass della Bara, per poi calare in qualche maniera nel vallone sotto Cima Copolà, e da lì salire alla Forcella dei Pieroni per rientrare aggirando Formion e Cadinello, tornare in Val Cavelonte dalla forcella Cadinello. Tutti propositi in realtà, come vedremo, andati elegantemente su per il camino :)


Malga Toazzo

Cima Litegosa salendo verso il Passo omonimo

Ma veniamo ai fatti. Da Panchià in Val di Fiemme risalgo brevemente per la Val Cavelonte fino a quota 1000, dove c’è il divieto. Per tratti di forestale e sentiero raggiungo Malga Toazzo 1452 in una splendida piana. Poco al di sopra, inizia la strada militare selciata che risale il ripido versante fino a Malga Litegosa 1770, purtroppo in rovina. Di qui arrivava la teleferica da Toazzo che ai tempi di guerra portava i materiali, con un altro tronco, nella zona del Litegosa. Dalla malga la strada militare si restringe per diventare mulattiera, coi cordoli e il fondo selciato che si possono ancora vedere, dopo 100 anni, per ampi tratti ancora pressoché intatti.


La strada militare che da Malga Toazzo sale a Malga Litegosa

Il percorso della lunghissima mulattiera

La mulattiera per ampi tratti è ancora quasi perfetta dopo un secolo

Superate delle balze boscose la mulattiera compie parecchi tornanti per guadagnare quota: veramente emozionante ripercorrere questi antichi percorsi storici. Senza alcuna difficoltà, a parte la lunghezza del percorso e il dislivello (siamo già a 1200 m di salita ), arrivo in vista di Forcella Litegosa 2261, dove sono imponenti le rovine dell’accampamento austriaco, uno dei più grandi e meglio conservati di tutto il Lagorai.


La mulattiera verso il Passo Litegosa, sullo sfondo il Formenton

Litegosa con la dorsale del Sass della Bara

Da Passo Litegosa vista verso Busa Alta, Cardinal, Cauriol

Vista verso Cima d'Asta

La mulattiera che porta a Passo Litegosa, a sx il Formenton e al centro il pinnacolo del "Frate"

In un dedalo di stradine, camminamenti, ricoveri e caverne, raggiungo il passo dove faccio una sosta. Quindi esploro un po’ di notevoli trincee a monte, con varie postazioni e osservatori in caverna. Trovo un rampone, un rotolo di reticolato, schegge, parecchie scalinate di pietra che collegavano le postazioni lungo le creste. Bellissimo ed emozionante.


Trinceramenti a Passo Litegosa, con vista verso il Cauriol

Da un feritoia in trincea vista su Cima d'Asta

Veduta verso Passo Litegosa, a sx il Formenton, al centro Castel delle Aie, a dx il Cauriol

Mi dirigo ora verso Cima Litegosa traversando un vallone per una rognosa pietraia, dove raggiungo una delle tante mulattiere che in questa zona compongono una reticolo viario davvero impressionante.


Postazioni in cresta verso il Vanoi

Scalinata

Rottami della grande guerra e un rotolo di filo spinato

Postazione verso il Vanoi

Un rampone

Da una trincea vista verso Cima d'Asta

Risalgo le ripide scalinate di pietra del versante nord e sono in vetta a Cima Litegosa 2548. Vista strepitosa come al solito, anche se la conoscevo già si resta sempre a bocca aperta: Cima d’Asta, Copolà, Cauriol, Cardinal, Formenton, Busa Alta, Canzenagol...


Scalinata salendo a Cima Litegosa

Vista verso il Vanoi, a sx il Cauriol, in basso al centro si distingue il Lago Nero

In vetta al Litegosa, vista su Cima d'Asta

Trinceramenti su Cima Litegosa

Dalla postazione di cima Litegosa vista su Cima d'Asta e Cima Copolà

La galleria in vetta che portava alle postazioni di mitragliatrici

Visito brevemente le gallerie in vetta perché le conosco già e l’ora è tarda. Riparto per l’esplorazione del Sass della Bara. Non c’è  alcun sentiero o traccia: la prima parte di cresta di rocce aguzze e frastagliate è impraticabile, quindi resto più in basso nella conca sottostante per rimontare la dorsale un po’ più a valle. La dorsale qui si biforca: in mezzo c’è un grande crepaccio profondo una quindicina di metri con grossi macigni.


Vista verso Lasteolo, il versante precipita con rocce quasi verticali

Scalinate

Provo a scendere lungo il crinale roccioso, un ammasso caotico di pietre instabili dove bisogna fare molta attenzione. Riesco ad affacciarmi sul versante ovest: quello che vedo non è entusiasmante: è molto ripido, forse con un salto di roccia in basso, l’alta val Cavelonte appare quasi irraggiungibile. Più in basso la dorsale si addolcisce ma per arrivarci devo scendere per pietraie davvero impegnative. Ormai è tardissimo, rischio di rientrare a notte fonda o peggio di infognarmi chissà dove. Lascio perdere quindi l’idea di arrivare fino in fondo seguendo la dorsale e di tentare di calare in val Cavelonte (e men che meno di raggiungere l’ormai lontanissimo Passo dei Pieroni).


Trinceramenti poco sotto Cima Litegosa, inizio la discesa per esplorare il Sass della Bara

La cresta diventa un ammasso caotico di macigni

Il versante verso Lasteolo appare irraggiungibile...

Discesa dalla cresta del Sass della Bara per sfasciumi infidi

Al primo canalone utile, decido di provare a scendere. Raggiunta quella che ritengo la cima del Sass della Bara, trovo un canalone ripido ma non troppo ostico tra placche di roccia e costoloni pratosi. Scendo quindi con prudenza e riesco a raggiungere la base della parete senza danni. Di lì traverso le placconate di roccia fino ad intercettare la mulattiera che ho salito all’andata, con la quale ritorno a valle, sano e salvo anche stavolta :).


In rosso il percorso di discesa, ora rientro a valle per la stessa via dell'andata

Escursione in luoghi magnifici, solo la visita a Forcella Litegosa a mio parere vale l’escursione. Se poi ci si aggiunge Cima Litegosa con la sua vista spaziale, direi che siamo al top! Sviluppo 22 km, dislivello 1700 m.


Il lungo percorso di salita a Cima Litegosa
« Ultima modifica: 12/07/2017 21:33 da AGH »
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Re:[LAGORAI] Cima Litegosa 2548 e Sass della Bara 2460
« Risposta #1 il: 14/07/2017 14:50 »
Agh, la Malga Toazzo ha un bivacco per caso o è privata?

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Re:[LAGORAI] Cima Litegosa 2548 e Sass della Bara 2460
« Risposta #2 il: 14/07/2017 17:16 »
Non credo ci siano bivacchi, ma sono passato senza guardare bene

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