Autore Topic: [LAGORAI] Alpe Laghetti  (Letto 4698 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline AGH

  • Administrator
  • *****
  • Post: 20.895
  • Sesso: Maschio
  • AGH
  • località di residenza: Brusago (Altopiano di Piné)
[LAGORAI] Alpe Laghetti
« il: 14/09/2009 10:43 »

I laghetti nella bellissima conca sotto il Cimon di Lasteolo

Bellissima escursione ieri in una zona selvaggia fuori sentiero, che non conoscevo nonostante anni di frequentazioni: l'Alpe Laghetti, fantastica!

Partenza dal solito Ponte Conseria m 1468, ma stavolta accelerando per l'incombere del maltempo, piglio una "scortarola" dalla strada sentiero 317 che sale a Malga Valsorda Prima. Sulla mappa al 2° tornante c'è una traccia che pare interessante. Mi faccio fregare da una nuova stradella forestale, che a un certo punto però finisce davanti a un erto canalone. Poco male, inizio a ravanare ritornando verso nord per il bosco ripidissimo, con salti di roccia un po' rognosi da aggirare. Arrivo in una zona strapiena di mirtilli rossi, al che mi ricordo che sulla mappa c'era scritto "col delle giasene", ci siamo :)

Mi mantengo sulla dorsale, attraverso boschetti fitti disastrati da schianti di legname, fino a che la dorsale spiana e traversando un ultimo bosco meno intricato sbuco nella radura di Malga Val Sorda m 1806. Poco piu a monte della malga una stradella senza numero porta con un lungo traversone a Passo Valcion m 2076, dove il cielo si fa minaccioso con nuvoloni scuri. Sono quasi dell'idea di tornare indietro, ma poi scrutando l'orizzonte mi convinco che il tempo dove sono diretto io dovrebbe tenere. Dal Passo Valcion prendo il sentiero senza numero che passa a est del Col Dei Fiori quindi, attrversando splendide e deserte balze erbose con torrentelli, calo nel vallone poco sotto Forcella Lagorai m 2376.

Qui abbandono il sentiero per dirigermi ancora a nord, la mappa è chiara: per balze ripide sassose e poi pratose mi dirigo verso l'evidente conca sotto il Cimon di Lasteolo m 2544. Qua e la trovo dei vecchissimi segni di sentiero sui sassi, sono sorpreso. C'è un un'ultima rampa da superare, parzialmente ostruita da un colossale sassara franata dal fianco est della Cima Laste delle Sute m 2616. Mi tengo a ridosso dei macigni, supero l'ultimo dislivello e sbuco finalmente in una conca bucolica, con i due splendidi laghetti senza nome a quota 2258. Sono passati appena 5 minuti che inizia a piovigginare :D.

Mangio una barretta, mi infilo la giacca e mi rimetto in marcia, tranquillamente rassegnato al diluvio. Invece escono sprazzi di sole. Comunque ormai sono avviato, raggiungo il terzo laghetto poco più a valle e mi infilo nello stretto valloncello pietroso che cala ripido verso la fantastica Val Ziotto, con ampie radure dove il torrente disegna anse tortuose. Ecco un posto da esplorare meglio, con altri due laghetti misteriosi in quota sopra Passo Cupolà...

Il terreno è aperto e non difficile, sassaie a parte, decido di andare a vedere il quarto laghetto senza nome, quindi esco dal canalone e punto a sud, dove lo trovo in una bella conca pratosa, nei pressi i ruderi di un baito. Sempre coi nuvoloni scuri all'orizzonte (si vede in lontananza un diluvio d'acqua verso Cima d'Asta), decido di tagliare verso sud ovest per andare a riprendere il sentiero 316. Ci sono dei salti di roccia ripidi ma per fortuna una canalino erto ma pratoso mi permette di scendere senza grosse difficoltà. Presso il laghettino a quota 2125 trova i resti di una capra morta, appartentemente predata, forse un cane inselvatichito o l'orso boh :)

Ritornato sul sentiero 316, rientro rapidamente a valle sulla falsariga dell'andata, senza prendere più neppure una goccia d'acqua. Dislivello circa 900 mt, 15 km di sviluppo.



Visualizza Senza titolo in una mappa di dimensioni maggiori
Vedi il percorso in Google Earth
http://maps.google.it/maps/ms?hl=it&ie=UTF8&lr=lang_it&vps=1&jsv=175c&msa=0&output=nl&msid=110960978350421577342.00047388dde9ab6d95e22
« Ultima modifica: 16/09/2009 14:58 da AGH »
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

Offline AGH

  • Administrator
  • *****
  • Post: 20.895
  • Sesso: Maschio
  • AGH
  • località di residenza: Brusago (Altopiano di Piné)
Re: [LAGORAI] Alpe Laghetti
« Risposta #1 il: 14/09/2009 10:50 »
altre foto
« Ultima modifica: 16/09/2009 15:02 da AGH »
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

Offline AGH

  • Administrator
  • *****
  • Post: 20.895
  • Sesso: Maschio
  • AGH
  • località di residenza: Brusago (Altopiano di Piné)
Re: [LAGORAI] Alpe Laghetti
« Risposta #2 il: 16/09/2009 15:18 »
dimenticavo le giàsene :) (mirtillo rosso)

Nell'altra imagine l'aconitum napellus, pianta tanto bella quanto velenosa MORTALE!

"La pericolosità della pianta era ben presente agli antichi se ancora Plinio la cita come "arsenico vegetale". Si racconta anche che nell'isola di Ceo, gli anziani ormai inutili venivano soppressi con tale veleno. Nel Medioevo l'aconito venne chiamato con diversi nomi : Cappuccio di monaco o Elmo di Giove o Elmo blu, sempre in riferimento alla sommità del fiore. Nel '500 era conosciuta per le sue presunte capacità contro la puntura di scorpioni ( "Herbal or General History of Planets" - Londra 1597).
Il nome della specie deriva dal latino per rapa in riferimento alla particolare forma del rizoma.
Il nome comune Strozzalupo deriva dal fatto che alcuni popoli antichi la usavano per avvelenare i lupi e le volpi"

"L'ingestione accidentale di Aconito provoca numerosi disturbi anche gravi: senso di angoscia, perdita di sensibilità, rallentamento della respirazione, indebolimento cardiaco, formicolìo al viso, sensazione che la pelle del viso si ritiri, ronzio alle orecchie, disturbi della vista, contrazione della gola che può provocare la morte per asfissia. Sono sufficienti quantità di aconitina anche inferiori a 6 mg per causare la morte di un uomo adulto. L'azione dell'aconitina si localizza immediatamente al midollo, aumentando in un primo momento la motilità ma determinando, in maniera improvvisa e spesso letale, la paralisi dei nervi motori, sensitivi e secretori. Per questo motivo questa pianta era spesso usata, specialmente dai Galli e dai Germani, per motivi militari. Infatti si avvelenavano con essa la punte di frecce e lance prima del combattimento.

Sono stati segnalati fenomeni irritativi locali (con principio di intossicamento) solo tenendo un mazzo di questa pianta nelle mani in quanto attraverso la pelle possono essere assorbiti i principi attivi velenosi della aconitina. È da rilevare che la velenosità delle foglie è inferiore a quella dei tubercoli."

http://it.wikipedia.org/wiki/Aconito
« Ultima modifica: 16/09/2009 15:23 da AGH »
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

Offline JFT

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 2.930
  • Sesso: Maschio
Re: [LAGORAI] Alpe Laghetti
« Risposta #3 il: 16/09/2009 19:00 »
I colori della foto grande sono incredibili... Sono naturali? Se si devo andarci...  :o
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
Friedrich Nietzsche

Offline AGH

  • Administrator
  • *****
  • Post: 20.895
  • Sesso: Maschio
  • AGH
  • località di residenza: Brusago (Altopiano di Piné)
Re: [LAGORAI] Alpe Laghetti
« Risposta #4 il: 16/09/2009 19:09 »
I colori della foto grande sono incredibili... Sono naturali? Se si devo andarci...  :o

piu o meno si, forse si sono spappolati un po' nella compressione :D
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

Offline Claudia

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 6.719
  • Sesso: Femmina
Re: [LAGORAI] Alpe Laghetti
« Risposta #5 il: 16/09/2009 22:14 »
I colori della foto grande sono incredibili... Sono naturali? Se si devo andarci...  :o
è vero, che stranezza quel viola delle rocce! ne avevo viste di così viola anche in zona al bivacco Mangheneto mi pare.

Cmq la zona che hai visitato è bellissima: quando son stata al Passo Valcion, da lì in poi sul 316 non abbiam incontrato nessuno... e la valle è stupenda! Ma dal passo si vedono le Pale di San Martino (il cimone)?