Vista sulla Val dei Mocheni dalla dorsale sud di Costalta nei pressi del Doss dei PiniCostalta da Grill per nuovo sentiero da Faida
Vista la bellissima giornata di ieri abbiamo profittato per una “fuga” infrasettimanale a Costalta, stavolta partendo direttamente da casa. L’idea è di fare un “anellone” salendo per il nuovo sentiero da Faida. Si scende nella
forra del Rio Negro per l’antico sentiero, quindi si raggiunge
Faida m 982. Da dietro la chiesa parte una stradella che però non ha nessun tipo di indicazione circa il nuovo sentiero (una nuova tracciatura fatta da un privato, concatenando ingegnosamente una serie di tracce, stradelle e tratti di forestale).
Chiediamo info a dei villici nei pressi della Chiesa che però cascano dalle nuvole. Proseguiamo salendo per circa 200 metri quando sulla sx vediamo su un albero un sibillino segno tipo sat bianco-rosso. Qui non esistono sentieri SAT, quindi deduciamo che sia quello che cerchiamo. I segni si susseguono con una cera regolarità, anche se a volte in presenza dei numerosi bivi bisogna andarseli a cercare. Il sentiero è ben evidente, vario e interessante, e risale i bei boschi del versante sud occidentale di Costalta. In prossimità della dorsale percorre il
Sentiero dei Russi, una
strada militare con tanto di massicciate costruita dai prigionieri durante la
Grande Guerra, che attraversa una
grande e spettacolare frana di macigni semi sommersa dalla vegetazione. Il sentiero ora si inoltra sinuoso nella boscaglia, tra valloncelli con vecchi muretti a secco, quindi si raccorda col sentiero
SAT 405. Di qui si procede senza alcun problema per dorsale sud fino alla cima di
Costalta m 1955, col solito panorama da urlo.
Ieri pensavamo di patire freddo (meteotrentino dava -7 di minima e +7 di massima a 2000 m) ma invece siamo saliti in maniche di camicia. Solo sulla cima c’era vento freddo ma trovando una posizione riparata si stava benone.
Discesa per il versante ovest col sentiero 404 per Pra della Casara fino ai Fovi. Quindi rientro a casa tagliando per stradelle di campagna e attraversando il bel bosco a ovest del Dosso della Clinga. Sviluppo km 21.5, dislivello circa 1050.