GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: AGH - 03/08/2013 18:51

Titolo: [LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: AGH - 03/08/2013 18:51
(http://lh6.googleusercontent.com/-sl-VqCUMqVA/Ufz3nm7r2oI/AAAAAAAASJ0/ZYT-S96GQ2o/s800/coston_slavaci-2241.jpg)

Quest’anno mi sono dedicato all’esplorazione di zone di Lagorai ancora ignote. Stavolta tocca all’impervio vallone di Ceremana, visto tante volte e mai affrontato. Parto dunque dal Lago di Paneveggio 1455 con l’idea di arrivare al Bivacco Aldo Moro m 2565 e, se ancora in forze, fare Cima Bragarolo (o Bragagnolo come indicato erroneamente in alcune mappe). Costeggio il lago, molto più lungo del previsto, ben 2 km prima di arrivare alla deviazione col sentiero 337. 

(http://lh3.googleusercontent.com/-IhegjuLMbAk/Ufz1Ef9BqcI/AAAAAAAASE0/KVQzeYaXpoY/s800/coston_slavaci-2052.jpg)
Lago di Paneveggio

(http://lh5.googleusercontent.com/-wmpxIuEBHQM/Uf0sXcbezuI/AAAAAAAASO4/gYvYrno1sSo/s800/coston_slavaci-2076.jpg)
Abete secolare

(http://lh3.googleusercontent.com/-eWCut3iydWU/Uf0sX-huZ5I/AAAAAAAASO4/ngqKbhp1QnY/s800/coston_slavaci-2077.jpg)
Distesa di "slavaci", da cui suppongo derivi il nome di molti toponomi della zona

(http://lh6.googleusercontent.com/-WF74JnuCC98/Uf0sU5ftlLI/AAAAAAAASO4/jGdiwVukVfo/s800/coston_slavaci-2072.jpg)
Il paesaggio inizia ad aprirsi, ecco il Passo Lusia con lo sfondo dolomitico del Catinaccio

Dopo il baito Ceremana decido di salire per il sentiero 376, un vecchio camminamento militare purtroppo sconciato in basso da un disboscamento :(. Nella parte più alto, dove sale con strette serpentine, il sentiero diventa molto bello tra grandi alberi secolari, fino all’uscita dalla zona boscosa in una splendida radura a ridosso della piccola cima di Bragarolo 2181. E' un piccolo cocuzzolo roccioso colonizzato da cirmoli, lo esploro fino in cima grondando sudore. Il panorama si apre spettacolare sul Lusia e sulla Catena di Bocche, fatta di recente. Bello il colpo d’occhio anche verso la parete sud della Marmolada.

(http://lh6.googleusercontent.com/-NvoEqG56IVI/Ufz1dr-v7XI/AAAAAAAASFE/gBlgTWFprSc/s800/coston_slavaci-2153.jpg)
Il cocuzzolo di Cima Bragarolo

(http://lh3.googleusercontent.com/-n26TZ7fuZSE/Uf0sY4IqZvI/AAAAAAAASO4/1RhXCXwKiSs/s800/coston_slavaci-2082.jpg)
Marmoalda parete sud

(http://lh3.googleusercontent.com/-SYnU2ibIzEA/Ufz1wyWPHFI/AAAAAAAASFk/QFFjQoTELCc/s800/coston_slavaci-2157.jpg)
Zoomata sul Latemar

(http://lh5.googleusercontent.com/-PhaiNSAT6ig/Uf0sfbZ29WI/AAAAAAAASO4/y7F1jMTMLbU/s800/coston_slavaci-2097.jpg)
Inizio a vedere le cime in quota: vista verso Piccolo Colbricon e Colbricon

(http://lh3.googleusercontent.com/-sLr0vciT3eg/Uf0se_IqOBI/AAAAAAAASO4/zVRPfhscxbY/s800/coston_slavaci-2098.jpg)
Vista verso sud con la Catena di Bocche
Ora siamo dentro il Parco Naturale di Paneveggio - Pale di S. Martino. Verso sud si vedono le immense placconate di roccia che scendono dalle Cime di Ceremana, poi le vette del Colbricon Piccolo, le due cime del Colbricon, sullo sfondo svetta la sagoma del Cimon della Pala. Gli eriofori punteggiano le zone pratose tra le rocce, un colpo d’occhio fantastico mentre salgo di quota e il paesaggio si fa più aspro, ingentilito da decine di freschi torrentelli che gorgogliano nei valloncelli. Incontro qualche nevaio, quindi arrivo al Bivacco Aldo Moro 2565.

(http://lh6.googleusercontent.com/-yVA1-1VOxo0/Ufz1WPZ5z8I/AAAAAAAASE8/ojTTMXonYvg/s800/coston_slavaci-2152.jpg)
Distese di Eriofori

(http://lh4.googleusercontent.com/-UiYh-SEO8hY/Ufz17QgWD3I/AAAAAAAASF8/JAs-PToTHOo/s800/coston_slavaci-2167.jpg)
Le placcontate verso le cime di Cermana

(http://lh6.googleusercontent.com/-nqkvc0adiLg/Ufz2Hhk_u6I/AAAAAAAASGE/LgxwuC6QvEQ/s800/coston_slavaci-2177.jpg)
Zoomata su Piccolo Colbricon, sullo sfondo il Cimon della Pala e le due cime del Colbricon

(http://lh6.googleusercontent.com/-IX_XfxwXLpU/Ufz2SZbswFI/AAAAAAAASGU/ZzWUny0hapw/s800/coston_slavaci-2180.jpg)
Veduta verso sud: il Lusia in primo piano, dietro Latemar e Catinaccio

(http://lh6.googleusercontent.com/-4lxr_FvqAfc/Ufz2dQjYyYI/AAAAAAAASGk/wma5-QUTckI/s800/coston_slavaci-2181.jpg)
Finalmente avvisto il Bivacco Aldo Moro (a sx), sullo sfondo a dx il Coston di Slavaci

(http://lh3.googleusercontent.com/-p_EFJjLhgCw/Ufz0mYnB_RI/AAAAAAAASEk/f4VsOU2ibzc/s800/bivacco_aldomoro.jpg)
Bivacco Aldo Moro 2565

La gamba è ancora discreta anche se fa molto caldo e c’è afa. Mentre cerco di identificare sulla carta Cima Bragarolo, vedo che più a ovest c’è il Coston dei Slavaci di ben m 2708, credo sia la seconda cima dopo Cima Cece 2754. Sembra fattibile quindi mi dirigo verso forcella Bragarolo, poi abbandono il sentiero e risalgo per una strada militare che però si perde spesso sotto le frane sul versante NE.

(http://lh3.googleusercontent.com/-rKB5PSR9xhg/Ufz2eErGUmI/AAAAAAAASGs/kUYXs4_sv2U/s800/coston_slavaci-2182.jpg)
La cima di Coston di Slavaci 2708: si attraversano le placconate rocciose seguendo vaghe tracce dei sentieri militari fino in vetta

(http://lh6.googleusercontent.com/-Uf_PxFWuo2c/Ufz2l21q_3I/AAAAAAAASG8/9oUjDTg_TBU/s800/coston_slavaci-2185.jpg)
Genziane rallegrano il paesaggio lunare: salvo errori, Gentiana verna

(http://lh4.googleusercontent.com/-FXaujmGiAdY/Ufz2poHJm5I/AAAAAAAASHE/YuzP3XVAQWw/s800/coston_slavaci-2192.jpg)
Il paesaggio lunare verso ovest

(http://lh5.googleusercontent.com/-kEcvmn0TKKM/Ufz26M64NrI/AAAAAAAASH4/u_14UzSQDeA/s800/coston_slavaci-2204.jpg)
Fortificazione della Grande Guerra

(http://lh3.googleusercontent.com/-0CH6rwgpG90/Ufz26t1EqGI/AAAAAAAASH8/NA6DJrO0UuA/s800/coston_slavaci-2205.jpg)
Tracce di scalinate militari del '15-'18

(http://lh3.googleusercontent.com/-h9Xo4ru25EE/Ufz3B4vjpxI/AAAAAAAASIU/3kT3jXx3C78/s800/coston_slavaci-2207.jpg)
Il bivacco Aldo Moro visto da lontano, salendo al Coston di Slavaci

Con un po’ di ravanamento ritrovo qua e là le tracce e senza grosse difficoltà arrivo fino alla cima Coston di Slavaci 2708, presidiata da trincee e baraccamenti della Grande Guerra. La vista è immensa. Sulle Pale di S. Martino, sulle sottostanti Buse di Malacarne e Cima Valcigolera. Verso nord Latemar, Catinaccio, Sassolungo, Sella, Marmolada, Pavione. Verso ovest i paesaggi lunari dei costoni pietrosi della Catena del Lagorai fino a Cima Cece.

(http://lh4.googleusercontent.com/-Wq_wU9cWT04/Ufz3je2m_oI/AAAAAAAASJs/2vz0APWKwSc/s800/coston_slavaci-2240.jpg)
Eccomi in vetta!

(http://lh4.googleusercontent.com/-YLsPkEmHes4/Ufz3LU76hjI/AAAAAAAASIs/QYebnbI6g5c/s800/coston_slavaci-2221.jpg)
Dalla cima verso le Pale

(http://lh6.googleusercontent.com/-sEK5W0MNODo/Ufz3bc00yAI/AAAAAAAASJQ/OkGTEGZFmo4/s800/coston_slavaci-2226.jpg)
Veduta verso le sottostanti Buse Malacarne, sullo sfondo le Pale

(http://lh4.googleusercontent.com/-p3eXvHi2E0M/Ufz3bKQ3RsI/AAAAAAAASJU/7irT1__6mYA/s800/coston_slavaci-2230.jpg)
Veduta verso ovest in direzione di Cima Cece

(http://lh6.googleusercontent.com/-WEqMd-aMVQ0/Ufz3dP9JrUI/AAAAAAAASJg/GVDO2k_dbvk/s800/coston_slavaci-2231.jpg)
Veduta verso sud: le Vette, il Pavione

(http://lh5.googleusercontent.com/-wIYEvaA1eqE/Ufz3qDgEIFI/AAAAAAAASKI/sKagxOo4Ofs/s800/coston_slavaci-2260.jpg)
Fortificazioni sulla cima

Dopo le foto di rito, è ora di rientrare perché l’ora è tarda. Ritorno al Bivacco Aldo Moro e di lì raggiungo, con traversone eterno sulla immense placconate di rocce (non me lo ricordavo così lungo), forcella Ceremana 2428. Sono già le 18, l’idea era di risalire il Piccolo Colbricon per un canalino che conosco e scendere dalle Buse dell’Oro, ma è troppo tardi e rischio di trovami a scendere col buio in una zona che non conosco
benissimo (le Buse dell’Oro sono un trappola di buche, crepacci e salti di roccia).

(http://lh3.googleusercontent.com/-9bc9H4RKsBs/Ufz3whf0KeI/AAAAAAAASKY/QqoRK8UOcZE/s800/coston_slavaci-2266.jpg)
Forcella di Bragarolo

(http://lh5.googleusercontent.com/-yIBB6C-hrUc/Ufz31C0wpBI/AAAAAAAASKo/n3rJ8QGs6EU/s800/coston_slavaci-2268.jpg)
In marcia verso Forcella Ceremana

(http://lh3.googleusercontent.com/-hMwH8lCl7c0/Ufz38mfcHgI/AAAAAAAASK4/vweSZoUx31U/s800/coston_slavaci-2270.jpg)
Ranuncolo dei ghiacciai

(http://lh4.googleusercontent.com/-2Pj8mzgKTCQ/Ufz4DDmXX4I/AAAAAAAASLQ/oFTnIE0LBhk/s800/coston_slavaci-2285.jpg)
"L'imbuto" del vallone di Ceremana precipita verso il Lago di Paneveggio

(http://lh4.googleusercontent.com/-i2l7Y3lnBLg/Ufz4GHqH85I/AAAAAAAASLc/Wj4mAEjA248/s800/coston_slavaci-2286.jpg)
In marcia verso forcella Ceremana: sullo sfondo il Piccolo Colbricon: si nota sulla sx lo stretto canalino che permette di salire alla cima

Potrei anche scendere ai Laghi di Colbricon, poi a Malga Colbricon e cercare un rientro dubbio tutto da verificare. Meglio di no. Decido quindi di affrontare la discesa dell’erto canalone di Ceremana. Dalla conformazione sulla carta, capisco che non sarà un passeggiata.

(http://lh4.googleusercontent.com/-bwMzElej6m8/Ufz4LMinaBI/AAAAAAAASLo/GdmHmwDnyTg/s800/coston_slavaci-2290.jpg)
Forcella Ceremana coi resti delle fortificazioni della Grande Guerra

La prima parte è addirittura nevosa, poi per fortuna la neve sparisce ma la discesa è un martirio su sassi instabili e ghiaino, poi nella parte bassa, a parte pochi tratti di sentiero militare, la traccia è nascosta da erba alta col fondo di sassi viscidi, da fare al rallentatore per evitare storte o scivoloni.

(http://lh3.googleusercontent.com/-nmFIeHOPJRg/Ufz4Na4FHiI/AAAAAAAASLw/lYtkMaxzvZ0/s800/coston_slavaci-2294.jpg)
Ecco la micidiale discesa per Cermana, la prima parte su faticosi sfasciumi

(http://lh3.googleusercontent.com/-cKcWT4vvkkQ/Ufz4PMxu7jI/AAAAAAAASL8/j47ozgfDDnM/s800/coston_slavaci-2298.jpg)
Sguardo indietro del Vallone di Ceremana con la impervia discesa

(http://lh3.googleusercontent.com/-pgdu_aPcuSw/Ufz4RBgWU1I/AAAAAAAASMM/XtY5pTto3yI/s800/coston_slavaci-2304.jpg)
In basso la fiorirtura è ancora notevole: ecco un Giglio Martagone, specie protetta

(http://lh5.googleusercontent.com/-TyOBdR1xAU0/Ufz4UkTCdgI/AAAAAAAASMU/l_9BhUb9WBc/s800/coston_slavaci-2306.jpg)
Ultima foto della discesa-sfacelo, in basso la vaga traccia è sepolta nell'erba alta e nella boscaglia

Per fortuna i segni bianco/rossi sono abbondanti e aiutano parecchio a individuare la traccia nascosta nella vegetazione: in due ore di discesa che pare eterna sono alla Piana di Ceremana, quindi finalmente al lago dove raggiungo la macchina che sono ormai le 20.30, ancora con un piccolo margine sul buio incombente (avevo comunque la frontale :). Gran bel giro in zone assolutamente selvagge, incontrato nessuno in tutta la giornata salvo al bivacco Aldo Moro, dove c’erano dei tizi che stavano tentando una breve traversata fino al Biv. Paolo e Nicola.
Disl. 1300, sviluppo 25 km.     

(http://lh6.googleusercontent.com/-1xvfLpd7CBM/Uf0s3HgEC4I/AAAAAAAASPA/x8one7rZFeg/s800/track.jpg)
il percorso
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: Selvagem - 04/08/2013 11:09
Posti dannatamente affascinanti quanto impegnativi da affrontare. Credo che il bivacco Moro sia il meno frequentato in assoluto di tutta la catena del Lagorai...a dire il vero, cartografi embriaghi a parte, non comprendo nemmeno il suo posizionamento, in un posto strategicamente insignificante, io lo avrei fatto più in basso e più spostato verso Cece
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: NicolaBassano - 05/08/2023 09:21
Buongiorno a tutti.
Riprendo il post di AGH per chiedere un consiglio/suggerimento/opinione senza assunzione di responsabilità.... ecc. ecc...

Non sono mai stato nel versante nord del settore Ceremana-Cadinon e vorrei salire a Cima Coston dei Slavaci, partendo da Paneveggio.
Scarto la partenza da Ces che, via f.lla Ceremana, mi pare più ostica e forse lunga o impegnativa rispetto a Paneveggio.

Salita lungo il 376, fino a intersecare il 349 (Translagorai) dove - errori delle carte a parte - dovrebbe essere collocato il Bivacco Moro.
Da qui, si abbandona e a "vista" si sale, in direzione ovest, il Coston lungo mulattiere.

Rientro: mi piacerebbe fare un "anello" e quello più "corto" sarebbe rientro al bivacco e riprendere il 349 verso f.lla Ceremana ma NON fino alla f.lla (troppo lungo, lo scarto per altro giro) ma tagliando prima lungo un sentiero "poco tracciato" che le carte indicano in puntinato rosso.
I miei dubbi riguardano questo collegamento puntinato fino a che il percorso diventa "sentiero" vero e proprio in Val Ceremana.
Ne allego una foto qui sotto, per spiegarmi.

(https://i.postimg.cc/L5f8dj12/Screenshot-20230805-090030-My-Trails.jpg) (https://postimg.cc/Mf6SVM5F)image sharing (https://postimages.org/it/)

Ciò premesso, chiedo il vostro punto di vista:
1) questo sentiero che taglia, che sappiate, esiste di fatto ? E' segnato con bolli/vernice oppure si tratta di puro ravanage?
2) Presenta difficoltà di terreno maggiorni rispetto alla salita per il 376? Grandi pietre instabili stile maseron del Cauriol per capirsi o banali disarrampicate?

Faccio queste domande perchè sarà un giro in giornata, da solo, con il compagno a 4 zampe (al guinzaglio) e non voglio dannarmi (o dannargli) l'anima per ravanage instabili, camini mobili ecc. ecc. Piuttosto, rientro per il 376 (salvo abbiate alternative interessanti ma non vedo nulla di "segnato" sulle carte)

Vi ringrazio

PS. mi pare di aver capito che l'auto va fermata  in località Pulesi all'estremo bordo est del lago Paneveggio.






Le "opinioni" che vi chiederei sono queste:




Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: AGH - 05/08/2023 14:34
Ciao, se non sbaglio la mappa che hai usato è una vecchia Kompass. Il sentiero che indichi è in disuso, OSM che è abbastanza aggiornato non riporta nulla. E' ben vero che quella zona la parte alta è fatta di placche rocciose in buona parte senza vegetazione e in teoria sarebbe fattibile, ma la parte bassa è un incassato canalone pietroso, io non rischierei se hai poco tempo da perdere. Meglio percorrere il più sicuro 376 che passa poco a est della cimotta Bragarolo/Bragagnolo: la parte boscosa è stata danneggiata da Vaia ma il sentiero è agibile anche non sono proprio comodissimo perché ripido e un po' malagevole, ma senza alcuna difficoltà di rilievo.
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: NicolaBassano - 05/08/2023 17:17
Ok, niente anello...su e giù per il 376.
Ti ringrazio.
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: AGH - 05/08/2023 22:17
potresti fare questo, se hai il gps, la discesa è un po' ravanatoria su vecchi sentieri militari (a metà circa ci sarebbe anche un bel bivacco)

Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: pianmasan - 06/08/2023 04:32
Ciao, mi inserisco in questa conversazione.
Concordo con AGH. E' un peccato non sfruttare l'occasione per un bell'anello! Tanto più che la salita al Coston d. S. dal bivacco ti porta verso ovest. Poi saresti in linea con il percorso di discesa.
Alcuni punti da considerare attentamente:
- la dorsale che scende dal Coston verso nord non è integralmente percorribile, per cui devi calarti un po' nella busa e poi risalire dopo i crozzi.
- non so come sia la situazione boschiva post Vaia (questo soprattutto per l'amico a quattro zampe, perché altrimenti il percorso è "canabile"). Dovresti vedere la situazione già salendo lungo il 376.
- quando atterri al lago di Paneveggio sei spostato verso ovest e quindi la strada del rientro si allunga.
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: pianmasan - 06/08/2023 04:55
Alcune foto
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: pianmasan - 06/08/2023 04:57
Mappetta.
Buona escursione!
Pian
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: AGH - 06/08/2023 11:39

- la dorsale che scende dal Coston verso nord non è integralmente percorribile, per cui devi calarti un po' nella busa e poi risalire dopo i crozzi.
- non so come sia la situazione boschiva post Vaia (questo soprattutto per l'amico a quattro zampe, perché altrimenti il percorso è "canabile"). Dovresti vedere la situazione già salendo lungo il 376.
- quando atterri al lago di Paneveggio sei spostato verso ovest e quindi la strada del rientro si allunga.

vero, la dorsale non è percorribile, bisogna lasciare il sentiero principale e scendere un poco fino a trovare la vecchia mulattiera di guerra... è meno di 1 km di ravanamento senza tracce ma su terreno abbastanza facile con placconate di roccia non ripide, ho comunque mappato la traccia su OSM
https://osm.org/go/0IFycF~xR-?layers=Y&m=
basta seguire la traccia, una volta trovata la vecchia mulattiera, abbastanza visibile, poi non ci sono più problemi e la discesa è abbastanza intuitiva, anche se bisogna sempre stare vigili perché la traccia non è sempre molto visibile :)

Ho fatto questo percorso dopo Vaia ed è fattibile (salvo schianti successivi che non conosco, ma non credo siano problematici). Buon divertimento!
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: NicolaBassano - 06/08/2023 13:40
Me la studio. Grazie a tutti!
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: AGH - 07/08/2023 08:16
Pian ho visto la foto dei crozzi fatta dalla dorsale: quindi tu hai fatto o hai provato a fare quel tratto? Lo avevo adocchiato anche io con l'intenzione di provare ma poi per un motivo o per l'altro ho sempre lasciato perdere. Sembra rognoso ma forse fattibile?
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: pianmasan - 07/08/2023 09:06
Mai fatto né tentato. Forse con calma e uno spezzone di corda si può cavalcare. Certo non con cane al seguito.
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: pianmasan - 07/08/2023 09:08
Devo controllare se la guida CAI del Corradini dice qualcosa al proposito.
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: pianmasan - 07/08/2023 12:52
Niente sulla guida CAI.
Sul sito Mapy.cz (https://en.mapy.cz/turisticka?profil&x=11.1504719&y=46.0507173&z=14&l=0) è riportato un sentiero che si stacca dal 349, scende nel vallone e risale oltre i crozzi, in vista del baito del Coston d.S. In ogni caso la discesa nel vallone non presenta difficoltà né di orientamento né di terreno. Se ricordi, AGH, avevamo parlato anche di una traccia che poco sopra il baito, cala verso il vallon di Bragarolo. Mi ricordo che si vedono addirittura degli scalini all'inizio.
Chiudo l'argomento.
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: AGH - 07/08/2023 15:14
la mappa che riporti da Mapy.cz è quella che ho mappato io a suo tempo su OSM, da cui deriva Mapy e praticamente tutta la genia di mappe online, derivate sempre da OSM
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: NicolaBassano - 07/08/2023 21:01
Mi aggancio e riprendo. Per quanto mi riguarda, i crozzi son fuori dai giochi. Piuttosto, per accorciare il rientro, sarei propenso ad un "taglio" che mi permetta di calarmi prima verso il lago, rientrando in val Ceremana, senza scendere per forza nei pressi della diga.
Confrontanto la mappa con earth mi pare fattibile, in quanto il taglio sembrerebbe pressochè su campo aperto... mi spiego meglio con immagine

(https://i.postimg.cc/MKzY4TZ9/earth.jpg) (https://postimages.org/)
In corrispondenza del tornantone a quota 1600m, sembra si possa (guadagnando forse 50m di dsl) salire in dorsale e poi buttarsi giù per prato a intersecare la sponda del lago, risparmiando strada...

Infine, ultimo suggerimento.
Arrivato in cima al Coston, ha senso per vedere vestigia di guerra scendere il versante ovest per innestarsi nel 379 (freccia viola), oppure meglio rientrare per il versante est (verde) e da lì riprendere il 379?

(https://i.postimg.cc/767CPg9S/coston.jpg) (https://postimages.org/)
Grazie ancora.
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: pianmasan - 08/08/2023 06:45
Io non avrei dubbi.
Quota 2708 del Coston (croce), ritorno al 349 (Translagorai), con graduale spostamento verso ovest, con o senza visita alle architetture belliche. Doppiata la dorsale/crozzi, giù per il vallone, passando in basso a ovest della dorsale/crozzi e su di nuovo quando questa si esaurisce. Terreno non difficile. In vista del baito, sentiero visibile su terreno perlopiù erboso.
Corretta la tua proposta di tagliare al tornantone giù per il prato, che secondo me una volta (pre-Vaia) era bosco rado a pendenza dolce. Là hanno lavorato intensamente per liberare le piante cadute.
Beh, a questo punto mi attendo un esauriente servizio fotografico!!! :)
Buona escursione.
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: AGH - 08/08/2023 18:32
Confrontanto la mappa con earth mi pare fattibile, in quanto il taglio sembrerebbe pressochè su campo aperto... mi spiego meglio con immagine

attenzione, quelli non sono "prati" ma ex bosco schiantato da Vaia e ripulito: non vorrei fossero pieno di ramaglie e ceppaie, quindi tutt'altro che comodi da attraversare...
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: NicolaBassano - 08/08/2023 21:40
Capisco, all'andata, in salita, ci passerò vicino e valuterò. Grazie a tutti per le svariate info.
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: NicolaBassano - 12/08/2023 08:45
Io non avrei dubbi.
Quota 2708 del Coston (croce), ritorno al 349 (Translagorai), con graduale spostamento verso ovest, con o senza visita alle architetture belliche. Doppiata la dorsale/crozzi, giù per il vallone, passando in basso a ovest della dorsale/crozzi e su di nuovo quando questa si esaurisce. Terreno non difficile. In vista del baito, sentiero visibile su terreno perlopiù erboso.
Corretta la tua proposta di tagliare al tornantone giù per il prato, che secondo me una volta (pre-Vaia) era bosco rado a pendenza dolce. Là hanno lavorato intensamente per liberare le piante cadute.
Beh, a questo punto mi attendo un esauriente servizio fotografico!!! :)
Buona escursione.



Eccomi.
Report... anomalo ... dopo un paio di considerazioni personali iniziali, passo, alla fine, allo scarno contenuto "tecnico" della gita.

Prima considerazione: il meteo.
Studiato il percorso, anche se poco restava alla fantasia, viste le vostre dettagliate info, attendo la giornata giusta e, stando a Meteotrentino e anche Arpav (li consulto sempre entrambi e poi faccio una "mesda ponderata") decido per giovedì 10 che viene dato come Molto soleggiato e bella giornata estiva: aspetto a cui tengo molto, specialmente se l'escursione avviene nei Lagorai, in periodo estivo: sia per il piacere di "vedere" i panorami che per piacere "fotografico".
Già al risveglio, come sempre, consulto webcam e satellite nuvole e mi pare ben lontano dal molto soleggiato con un fascia nuvolosa che si estende comprendendo in sostanza tutto il TAA ed il Veneto, ma, mi dico, no, dai, si sono sbilanciati  "molto" ... si aprirà. Già.
Insomma, il sole non si è mai visto dalle 7 alle 16 (poi anche peggio). Ora, e qui chiudo e mi scuso per lo sfogo non richiesto, o il mio vocabolario ha significati "molto" diversi da quello dei previsori o - senza polemica, ma come mera constatazione - c è qualcosa che sfugge nelle letture o comprensioni delle evoluzioni meteo: da "molto" soleggiato/ bella giornata estiva a non vedersi mai il sole per tutta la giornata (la copertura nuvolosa, onnipresente a perdita d'occhio, salvo miseri effimeri "buchi" ogni 20 km a perdita d'occhio), a parer mio ne passa. Amen.
Non posto quindi foto del percorso perchè già presenti e comunque sarebbe una sinfonia di grigi.

Giunto al bivacco in circa 2.5 ore lo trovo stranamente deserto. Entro mi siedo e mangio. Il bivacco è in condizioni abbastanza degradate. Passi per la struttura, ma mi riferisco allo sporco. Briciole, coperte bagnate (da qualcuno) incisioni di ogni tipo e scritte "antifa".  Tempo di digerire il disgusto e arriva il primo drappello di 4 translagoraisti. Estraggono dagli zaini enormi, 4-5 vaschette di affettati integre che aprono inebriando il bivacco. Chiedo quindi, se sono appena partiti dal Rolle. No, sono alla fine, vanno al Rolle (come faranno a essere così freschi gli affettati). Chiedo come è stata, da Panarotta in avanti, meteo ecc. ma mi risponde che non la hanno fatta tutta, sono partiti da Refavaie, hanno dormito al Paolo e Nicola (ieri), dove erano giunti alle 9 di mattina per "prendersi il posto" e oggi tornano al Rolle.
Mah... contenti loro.
Fatto fuori mezzo chilo di suino, salutano e ripartono, chiedendomi prima se so dov'è la sorgente, che gli indico (una piccola pozza poco più sotto lungo il 376, con scritto a vernice "ultima acqua"): al che estraggono 6 bottiglie vuote da 2l, pronte per il re-fill.

Contemporaneamente, a mo di staffetta, sopraggiungono altri 4 ragazzi.
Io resto nel bivacco al caldo, non perchè mi sia innamorato della sistemazione ma perchè attorno il cielo è "molto" grigio e spero- povero illuso- che nel frattempo il cielo si apra e si manifesti il tempo "molto" soleggiato: così da invogliarmi a salire la cima Slavazi.
Attacco bottone  con gli altri 4 e mi dicono che ieri notte, al Paolo e Nicola erano in 19. Quanti??? Diciannove. Ma...da quanti posti è?? Non sparei, mi dice, però c'erano alcuni che dormivano anche sotto e sopra al tavolo. Noi però, continua, per fortuna avevamo la tenda e abbiamo dormito fuori (quindi 24 persone) assieme ad altre 2 tende di altre persone (quindi almeno 28?!). Una sagra paesana di mezzo agosto, insomma.
Bene, ne ho abbastanza. Un ultimo sguardo al cielo sempre "molto" grigio a perdita d'occhio che - per esperienza personale, rimarrà tale almeno fino a domani, e riparto per il rientro.
Anche se il "tono" tradisce il mio pensiero, non dò giudizi espliciti sulle previsioni e, soprattutto, su cosa sia (diventata?) la translagorai. In ormai 20 anni di montagna, non ricordo di avere mai avuto una sesazione così forte di essere "fuori luogo" e di voglia di andarmene così forti. E' come se avessi trovato lì, tutto quello da cui cerco di allontanrmi.

Report "tecnico".
Ho deciso di fare il giro contrario a quello di cui alla traccia di AGH.
Salita per il 376.
Subito affianco il dolce pendio disboscato da Vaia che appare fattibile, come "taglio" per il rientro.
(https://i.postimg.cc/kGf0vr1T/20230810-085328.jpg) (https://postimg.cc/bSSVq5jn)

Salgo per il 376 il faticoso risalto boscoso aggirando un paio di grossi schianti (recenti, non di Vaia) che complicano dei passaggi già impegnativi (per la ripidità).
(https://i.postimg.cc/Nf6C1vVY/20230810-092152.jpg) (https://postimg.cc/nCL1Jgpw)

Esco quindi a fianco alla cimetta Bragarolo 2108m. in un ambiente veramente molto bello, particolare, mai visto prima.
Quanto al bivacco, ho già detto: lasciatolo, con stato d'animo "grigio" come il cielo, sono ancora molto incerto se fare l'anello o tornarmene per il 376.
Un pò la voglia di far "girare" la giornata e darle un senso, un pò la non voglia di rifare in discesa la dorsale boscosa del 376, mi spingono verso ovest, ai "crozzi". Avanzo, arrivo quindi all'imobocco del percorso che scende e vado.
Nel primo tratto, alcuna "traccia", ma sulle placconate non me la aspettavo nemmeno. Poi, appena appare il magro pascolo si intuisce il passaggio. e, in ogni caso, la traccia gpx di Agh toglie ogni dubbio.
(https://i.postimg.cc/W3cJmCxL/20230810-125107.jpg) (https://postimg.cc/DW5Znj2B)

Si scende gradualmente e piacevolmente sino a una forcellina che poi scollina su zona più pratosa che infine porta allo splendido bivacco Slavaci.
(https://i.postimg.cc/tT944jLT/20230810-131144.jpg) (https://postimg.cc/CZ6gcWMT)

(https://i.postimg.cc/J72M9Z4t/20230810-132833.jpg) (https://postimg.cc/F13MSfSQ)

Entro e mi sembra di essere passato dall'inferno (Aldo Moro) al paradiso (Slavaci): ordine, pulizia, cura, e, soprattutto, silenzio e nessuno.
Persino il meteo sembra migliore. Sembra? Sì, è cambiato solo lo stato d'animo...
Mi fermo lì per un'ora circa.
Riparto e scendo lungo traccia sempre ben visibile fino a giungere al fatidico tornante dove dovrei abbandonare la carrareccia e "tagliare" la dorsale:
impossibile... Bosco fitto e salti di roccia impediscono ragionevoli divagazioni.
(https://i.postimg.cc/V6Sm6kKz/20230810-144809.jpg) (https://postimg.cc/Q9rRYhLz)

Poi, un paio di metri più in giù noto un albero con simbolo dei forestali, lo raggiungo con un po di ravanaggio e il bosco si dirada, c'è visibilità, mi guardo in giro, guardo la carta e ...dai proviamoci.
Con qualche saliscendi, dovuto a schianti costanti, finalmente arrivo alla dorsale erbosa vista all'andata che si affaccia sul lago di Paneveggio.
(https://i.postimg.cc/QxhwYMcV/20230810-150041.jpg) (https://postimg.cc/yWpLksQz)

Ecco, ci siamo, vai di "taglio".
(https://i.postimg.cc/8ctH0TVr/20230810-150250.jpg) (https://postimg.cc/V00nSQvY)

Ma non è un bel praticello alla Heidi, è una "ceppaia" come giustamente ha ipotizzato AGH: insomma erbacce alte al ginocchio, che non ti permettono di intuire il terreno sottostante: certamente "terroso" ma ogni 3 per 2 sotto c'è un ramo spezzato, un ceppo, un tronco divelto. Insomma ogni passo va fatto con circospezione. Sento il mio piccolo compagno a 4 zampe che dietro mi maledice (non lo vedo più, so che c'è perchè sento il guinzaglio in "tiro", come un pescatore con l'amo, senza vedere cosa ha preso....).
(https://i.postimg.cc/fbDVJmdD/20230810-150811.jpg) (https://postimg.cc/87XpYFw0)


L'unico sollievo è la scorpacciata di frutti di bosco, ad ogni angolo, tra lamponi e...rovi. Un connubio gioia e dolori...
E, finalmente, il sollievo dato dall'abluzione nel rio Ceremana.
(https://i.postimg.cc/6pRH9JrF/20230810-151728.jpg) (https://postimg.cc/qNJcLFZG)

Insomma, in circa un 15 minuti dal tornantone siamo giù, al lago.
Vale la pena?
Mah, se uno non deve essere a casa col piatto fumante pronto o al lavoro, 10 minuti prima, direi di no.
Ma per me, in quella giornata, ha un pò dato il senso di aver fatto qualcosa con soddisfazione.
Grazie quindi ad Agh e a Pianmasan per le preziosissime indicazioni, senza le quali non avrei mai chiuso l'anello facendo un percorso che certamentre rifarò, quando dovrò risalire in futuro verso gli Slavazi. Certamente, a mio parere, più agevole e comodo del 376 in salita.



Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: pianmasan - 12/08/2023 10:24
Bravo!!! Hai tenuto duro. Leggendo la prima parte della relazione, senza guardare oltre, pensavo di non vedere foto. Invece... hai percorso il bel sentiero/traccia verso il bivacco dei Slavazi. Io l'avevo fatto, in salita, nel settembre 2018 per andare sulla c. Valon, un mese prima di Vaia. Dopo aver abbandonato il lago, avevo percorso strade forestali e mulattiere fin poco sotto il bivacco.
I tuoi commenti sul bivacco Moro sono assai chiari :-[.
Mi pare di ricordare che la proprietà (sezione CAI Fiamme Gialle di Predazzo) ha in programma il suo rifacimento. Idem per il biv. Reali alla Croda Grande e per il biv. Fiamme Gialle al Cimon. Ne avevamo parlato anche qui sul forum. Speriamo in una cosa fatta bene.
Toglimi solo un'ultima curiosità. Di che razza è il tuo amico?
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: NicolaBassano - 12/08/2023 21:02
Bravo!!! Hai tenuto duro. Leggendo la prima parte della relazione, senza guardare oltre, pensavo di non vedere foto. Invece... hai percorso il bel sentiero/traccia verso il bivacco dei Slavazi. Io l'avevo fatto, in salita, nel settembre 2018 per andare sulla c. Valon, un mese prima di Vaia. Dopo aver abbandonato il lago, avevo percorso strade forestali e mulattiere fin poco sotto il bivacco.
I tuoi commenti sul bivacco Moro sono assai chiari :-[.
Mi pare di ricordare che la proprietà (sezione CAI Fiamme Gialle di Predazzo) ha in programma il suo rifacimento. Idem per il biv. Reali alla Croda Grande e per il biv. Fiamme Gialle al Cimon. Ne avevamo parlato anche qui sul forum. Speriamo in una cosa fatta bene.
Toglimi solo un'ultima curiosità. Di che razza è il tuo amico?

Si tratta di un perro de agua español abbandonato, che ho recuperato da un canile. Ogni sorgente, pozza, torrente o lago è suo...
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: AGH - 12/08/2023 23:07
Bello dai, interessante il report come sempre i tuoi, fa piacere confrontare le varie esperienze sugli stessi percorsi. Una domanda: ma non avevi detto che volevi salire alla cima degli Slavaci? Rinunciato per il tempo incerto?
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: NicolaBassano - 13/08/2023 10:39
Bello dai, interessante il report come sempre i tuoi, fa piacere confrontare le varie esperienze sugli stessi percorsi. Una domanda: ma non avevi detto che volevi salire alla cima degli Slavaci? Rinunciato per il tempo incerto?

Si, proprio così, ma essendo meteropatico e visto il grigiore a perdita d occhio, ho lasciato perdere. Tornerò, in una splendida giornata autunnale.
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: Delvai Giacomo - 13/12/2023 22:30
Pian ho visto la foto dei crozzi fatta dalla dorsale: quindi tu hai fatto o hai provato a fare quel tratto? Lo avevo adocchiato anche io con l'intenzione di provare ma poi per un motivo o per l'altro ho sempre lasciato perdere. Sembra rognoso ma forse fattibile?

Riguardo quella famosa cresta di corozzi a nord del coston, lascio la mia esperienza se qualcuno vuole cimentarsi in futuro. Salendo dal baito del coston si approccia superando due ruderi militari, la parte iniziale della cresta è veramente stretta, bisogna aiutarsi con le mani e stare assolutamente attenti, entrambi i lati sono estremamente esposti. Dopo un po' migliora e si giunge ad una chiazza erbosa decente, da lì non si prosegue più a causa di qualche muro non troppo stabile. A quel punto si abbandona la cresta verso ovest e si punta alla cima del coston.

Io l'ho percorsa l'ultima volta nel giugno del 2023 con il mio cane, il cane lo sconsiglio assolutamente, il mio è estremamente allenato e abituato a passaggi di 1-2 grado.

Saluti
Titolo: Re:[LAGORAI] Coston di Slavaci m 2708
Inserito da: AGH - 18/12/2023 14:12
grazie, ero salito di recente a dare una occhiata ad una possibile traversata, proprio fino ai resti delle baracche militari che hai fotografato: da una occhiata veloce, ho deciso che era meglio lasciar perdere :) In fondo si passa sotto agevolmente per resti di mulattiera militare
https://girovagandoinmontagna.com/gim/lagorai-cima-d'asta-rava/(lagorai)-mulattiere-perdute-ai-slavaci/