Laghetto Ziolera o delle Buse Basse di ZioleraA Ferragosto visto ll tempo incerto decido di fare una escursione da pensionato nelle vicinanze, qui in
Lagorai. Raggiungo quindi con l’auto il
ristorante Baessa in Val Calamento. Di qui col solito sentiero 361 salgo fino alla bella
Malga Ziolera 1926.
Canalone aperto da una valanga sul sentiero 361Il brisotto trovato sul sentiero!Malga Ziolera vista dai ruderi della vecchia malga più a valleVista verso valleMalga ZioleraTrovo un brisotto sul sentiero, ma è talmente piccolo che lo lascio lì, lo copro con un po’ d’erba. Fa caldo, le nuvole vanno e vengono ma c’è una bella brezza. Mi piazzo in un praticello e dò di piglio ai paninazzi con birretta. Poi lettura del giornale e pennica.
Malga Ziolera deserta, con Cima Bortolo sullo sfondoNel meriggio mi rimetti in cammino e abbandonando il sentiero salgo fino al
Laghetto delle Buse di Ziolera 2025, sempre incantevole anche se con meno acqua del solito. Poco prima del lago incontro una viperella che si scalda al sole. Riesco a scattare qualche foto e poi fugge pigramente in un cespuglio di ginepro.
Viperella che si scalda al soleMonte ZioleraLaghetto ZioleraIl laghetto è pieno di tritoni alpiniLaghetto Ziolera e Cima del BortoloFiori di brugo, "brocon" o Erica Aconito Napello, tanto bello quanto velenoso e mortale Il
M. Ziolera 2478 è perennemente incappucciato dalla nuvole. Ora voglio rifare un
sentiero non segnato ma fatto anni fa. Mi dirigo verso sud per una bella valletta. Sopra di me
Cima del Bortolo, più a est le bellissime
conche del Tombolo sotto
Valpiana.
Conche del TomboloUltimo sguardo a Malga Ziolera illuminata dal sole tra le nuvoleI pascoli sopra la malgaScendo fino alla
Aia Bassa 1859, sulla carta ci dovrebbero essere i ruderi di una malga ma non c’è nulla, è rimasta solo la radura per il pascolo. Trovo due capanni di caccia, il sentiero-traccia che cala a valle però non lo trovo e non mi ricordo dov’era.
La valletta che conduce all'Aia BassaAia BassaTaglio giù per il bosco molto ripido, trovo finferli che raccolgo tosto, chissà che non salti fuori la cenetta. Scendo un po’ a panza per il bosco impervio e ripido, trovo altri finferli, poi trovo
un bel sentiero che con un traversone mi riporta al sentiero 361, dove recupero il brisotto nascosto in precedenza. La cena è assicurata
).
Il bel bosco che cala verso BaessaAmanita muscariaSembra impossibile ma dopo la bolgia della strada del Manghen a ferragosto, in tutto il giorno poi non ho incontrato nessuno
)
Bella gitarella tranquilla, una volta tanto ci vuole!
Sviluppo 10 km, disl. 700 m
Il percorso