Da Cima Paradisi verso Cima Cece, al centro in ombra scura Cima Tabio
La mèta di oggi è
Cima Paradisi 2208, che ho salito un’eternità fa. Da
Caoria 850 rintraccio non senza difficoltà, segnato da niente, il
sentiero etnografico che risale verso
Pian Casoni. Interessanti le tabelle del Museo che illustrano le usanze d’un tempo. Risalgo tratti di sentiero e di forestale, con bellissime baite.
Posti idilliaci
Altre baite
Inizio ad alzarmi di quota
Trovo una indicazione di
sentiero 338 che accorcia la salita, non segnato sulle carte che ho io, decido di prendere la via più breve per la cima giacché lunghezza e dislivello non sono proprio banali. La segnaletica è a tratti ottima, a tratti assente e bisogna stare attenti a non incasinarsi.
Vista sul Lagorai orientale
Per fortuna Il gps sul cello viene in aiuto in diverse situazioni. Dopo una lunga rampata raggiungo
Malga Fossernica di Fuori a quota 1804. Sempre grazie al gps del cello, individuo un sentiero-traccia che si dirige verso la cima per il versante SE.
Appare Cima di Cece con l'inconfondibile pilastro: il Dente di Cece
Spiraglio tra le nubi verso le Pale
Arrivato sotto la vetta mi accorgo però di aver sbagliato traccia, perché questa corre sotto la vetta costeggiandola anziché raggiungerla. Ho mancato la deviazione, che però era imperscrutabile. Così l’abbandono e salgo liberamente per il
ripido versante sud. Raggiungo una dorsalotta e mi affaccio sulle belle coste pratose di
Campo Laresé e con un ulteriore strappo sono finalmente in cima! E fin qui sono 1400 metri scarsi di dislivello, fatti praticamente con tutta una tirata, sia pure con calma. La cima è ampia e pianeggiante, percorsa da varie trincee.
In vetta a cima Paradisi scavata di trincee, al centro spicca la cima del Coltorondo, poco dietro Cima Moregna
Panoramica sulle vette della Grande Guerra nella zona Cauriol-Coltorondo
Per fortuna il tempo aiuta e si mantiene buono, il sole va e viene ma la visuale verso nord è ancora soleggiata e ampia. Vedo in panoramica tutte le cime fatte di recente da questa insolita (per me) visuale.
Litegosa,
Cauriol,
Cardinal,
Busa Alta italiana e austriaca
Kaiserspitze,
Canzenagol,
Cadinon,
Coltorondo.
Trincee su Cima Paradisi
La lunghissima dorsale verso il M. Tabio, al centro Cima Cece
Forcella Paradisi
Il meteo dà un peggioramento per il tardo pomeriggio, quindi dopo una breve sosta per foto varie decido di andare a vedere il
M. Tabio. Che pare vicino ad uno sputo, ma mi accorgerò che
la dorsale per raggiungerlo è lunga ben 3 chilometri! Scendo a Forcella Paradisi quindi proseguo fino alla
Zimeta di Fossernica dove mi fermo per breve sosta mangereccia. Non ho molto tempo, riparto per la dorsale verso il Monte Tabio.
Dente di Cece e Cima Cece
Fiori nelle trincee, sullo sfondo Forcella Valsorda e Cima Valmaggiore
Laghetti di Coltorondo
Percorro i crinali totalmente scavati da trincee e resti di baracche. Vedo da lontano un bunker che raggiungo arrampicando su roccette: bellissimo il frontone con la scritta "
3a Compagnia, Sezione mitragliatrici dei Bersaglieri". Proseguo mentre il tempo sta peggiornado, ora arrivano cortine di nebbie che vanno e vengono, anche Cima di Cece che mi sovrasta appare e scompare tra le nuvole.
Il bunker col frontone decorato da una iscrizione
"3a Compagnia, Sezione mitragliatrici dei Bersaglieri"
Accelero un po’ il passo, se arriva la nebbia sono fregato! Anche il Monte Tabio è tutto scavato da trincee ovunuque. Sulla cima altre trincee e alcuni bunker crollati.
Resti di trincee e baracche
Proiettile
Trincee lungo la dorsale di M. Tabio
Verso la cima di Monte Tabio; dietro Cima Cece
Ancora trinceramenti, sullo sfondo Cima Paradisi verso sud
Dorsale di Monte Tabio, la cima pratosa è in basso a dx sotto la mole di Cima Cece
Caverne e resti di baracche
Trinceramenti; dorsale Tabio verso Cima Paradisi
Raggiungo finalmente la cima del
Monte Tabio a quota 2353. Brevissima sosta per fare il punto della situazione. L’idea sarebbe di scendere ai laghetti di Cotorondo e provare a intercettare la forestale che attraversa Campo Laresé e va verso Fossernica di Dentro.
Spiraglio di sole sul dente di Cece
Trincee sulla dorsale ovest del M. Tabio; trincee con vista su Forcella Valmaggiore;
Cima di Monte Tabio 2354, ormai i nuvoloni avanzano inesorabili
Scendo rapidamente fuori traccia sul versante NO e raggiungo i
Laghetti di Coltorondo, dove però inizia a piovere, ma soprattutto mi rendo conto che non esiste alcuna traccia che scende verso la Forestale sud dei laghetti, il terreno è tutto mughi e rododendri ad alto rischio infognamento.
Laghetti di Coltorondo, sullo sfondo Cima Paradisi avvolta dalle nubi
Fuga dalla pioggia, tra le nebbie Cima Cece
Cambio di programma al volo dunque.
Ritorno col 388 verso Forcella Paradisi e quindi con lungo sentiero fangoso faccio tutto il traversone fino alla
Malga Fossernica di Fuori, mentre la pioggia aumenta. Sono le 18.30, arriverò col buio a Caoria, pazienza ho con me la pila frontale.
Malga Fossernica di fuori
Inizio la discesa, ripercorrendo per un tratto il sentiero dell’andata, quini
devio per Pian dei Casoni. Dopo un bel po’ però il sentiero “si perde” nei pressi di una baita, degli alberi rovesciati mi fanno prendere una traccia sbagliata che si infogna su un versante boscoso e ripido. Per fortuna me ne accorgo e torno indietro.
Il resto della discesa è durissimo, piove sempre più forte e il
sentiero stretto in un budello di muri a secco e selciato è viscido come il sapone. Poco prima che arrivi il buio mi appare, quasi come in sogno tra le nebbie e le tenebre, un masetto meraviglioso che sembra uscito dagli anni '30! Resto a bocca aperta da una simile meraviglia, peccato che con la poca luce e l'acqua battente non abbia voglia di tirar fuori la macchina dallo zaino, faccio una foto alla meno peggio col cellulare. Prima o poi ci tornerò a vedere meglio!
Gli ultimi 2 km devo tirare fuori la pila perché non si vede più una mazza. Col buio, poco prima delle 21, arrivo sano e salvo alla macchina a Caoria, è andata bene anche stavolta. Certo se partivo un filo prima era meglio
. Gran bel giro comunque, da rifare con tempo migliore
Disl m 1650, sviluppo 26 km
Il percorso