Autore Topic: [LAGORAI] Cima Valon quota 2552  (Letto 6590 volte)

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Offline pianmasan

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[LAGORAI] Cima Valon quota 2552
« il: 16/08/2014 22:09 »
Alle 6:20 parto dal parcheggio dei Pulesi, in fondo al lago di Forte Buso (o Paneveggio che dir si voglia). Nel prato vicino al campeggio c’è un accampamento di tende. Tutti dormono e tutto tace.
A passo di marcia percorro la forestale a sud del lago, supero il bivio per val Ceremana e salgo al Palù dei Mugheri, ove la strada si biforca: una continua alta lungo il lago, l’altra penetra decisamente, verso sud, nella valle del rio Valon, che intendo risalire fin sotto le creste. Seguendo il GPS, abbandono la forestale, passo al di là del rio Valon e lungo un sentiero non troppo evidente attraverso un magnifico bosco, dove i finferli “a spiazi” meriterebbero soste prolungate (non si possono comunque raccogliere funghi nel parco… senza permesso).
Alcune radure erbose mi infradiciano scarponi e calzettoni, che tali rimarranno per tutta l’escursione. Ad un certo punto devo riattraversare il rio per andare a recuperare il sentiero che vedo al di là. L’acqua è abbondante, rumorosa e abbastanza tumultuosa. Cerco un passaggio, di qua o di là, e alla fine “guado” dove è più basso, tanto ormai, bagnato per bagnato… Il sentiero è quello che proviene dalla casetta del Valon, che non ho visto. Non faccio molti metri e il sentiero termina, anche perché la valle si chiude, serrata da ambo i lati da balze rocciose e boscose, impercorribili. Sulla mappa è segnata una traccia che va su diritta in sx orografica nel bosco ripido ma abbastanza aperto,




pur se martoriato da schianti di ogni dimensione.


La salita è molto faticosa, mi fa, come si suol dire, “soffiare”. Salgo sempre su diritto ma so che devo pian piano deviare a sud, se non voglio finire nella valle attigua. Anche la traccia sul GPS (dove ho su la mappa Geo Lagorai orientale) va in direzione sud. Quindi salgo e gradatamente piego a sud. Sono sempre nel bosco. Quando mi si presentano ostacoli insormontabili, torno ad andare su diritto, più o meno a sud-ovest..
Mi succede anche che devo attraversare un canalone laterale, dove passa giù un ruscellone. Nel punto in cui ci arrivo ci sono due abeti schiantati proprio sul canalone. La tentazione di fare l’equilibrista è forte: su quello più basso passerei bene, è grosso, ma l’altro, che dista un metro, non è parallelo e si allontana, andando verso l’altra sponda. Sotto c’è un salto di quattro metri e una bella vasca. Accarezzo l’idea di traversare a cavalcioni, poi saggiamente decido di scendere un po’ lungo il canalone fin dover posso agevolmente attraversarlo.
E su e su, finalmente appare un bella radura quasi pianeggiante.


Altra infradiciata, che mi consiglia di tenermi sul margine del bosco, dove pare che corra una specie di traccia. Sono già bello alto perché non sento più il rumoreggiare del rio Valon. Altra radura, superata la quale ecco, in basso, ma non troppo, la valle pianeggiante, dove il rio scorre più quietamente.


Appare anche la sagoma piramidale del Coston.


Devo però scendere, su terreno infido di laste porfiriche aguzze, che spuntano in mezzo ai cespugli di ontano.
Con attenzione mi calo giù e giungo sulla riva verdeggiante.


La valle ora si apre e vedo in fondo il grande nevaio che annucia le creste selvagge del Lagorai.


Costeggio il torrente e arrivo al nevaio.


Qui il rio è scomparso e regna il silenzio. In alto le cime si stagliano nel cielo plumbeo, ma non minaccioso.
Ora devo risalire alcune balze erbose verso ovest per raggiungere il lago Ghiacciato. Il percorso è semplice, non ci sono difficoltà di orientamento. Il lago è coperto da un nevaio che lo nasconde del tutto.




Proseguo ed arrivo alla forcella del Valon.


Le gambe cominciano a ricordare la salita nel bosco. Mi dirigo alla vicina cima Valon.


Rampetta, e poi ammasso di pietroni, aggirati sul fianco ovest, verso il vallone che da forcella Cece scende in val Miesnotta.


Qui ci sono dei bei salti, sotto. Ad un certo punto si presenta un torrione inespugnabile. Mi porto allora sull’altro fianco della montagna e lungo una bella ma breve crestina, tocco una più docile quota erbosa.


Lontano, a sud, cima d’Asta è incoronata da una nuvola biancastra: neve!


Scendo per andare a prendere il sentiero della TLG tra forcella del Valon e forcella Bragarolo. E’ questo un tratto lungo, abbastanza faticoso per alcuni saliscendi e per l’attraversamento di diverse zone di frana. Passo sotto la cima di Valon e non riesco a capire dove passa la via di salita. Forse qualcuno di noi che l’ha fatta potrebbe dirlo.




Si calpestano alcuni nevaietti, senza problemi (ho con me i ramponcelli ma rimangono nello zaino). Durante il cammino scende qualche fiocco di neve portato dal vento.
Giunto sulla dorsale nord del Coston dei Slavaci, zona di grandi rocce montonate,
cambio direzione e vado a prendere una traccia, alta sulla valle del rio Valon, ma questa volta lato est.


Visto dell'altro lato della valle, versante di salita.




Il percorso è impegnativo, da fare con cautela, e ancor di più quando il sentiero si abbassa lungo il ripido fianco della montagna


per andare a congiungersi con la traccia che sale dal fondovalle, praticamente dal nevaio attraversato in precedenza. Scendo con molta attenzione, raggiungo questa seconda traccia, più agevole e in leggera salita sono su un bel poggio erboso. Alle mie spalle la prima quota della cresta che va la Coston dei Slavaci. Qui appare anche un ometto. Una verdeggiante valletta


mi porta ad un baito diroccato (diversi anni fa era in piedi, con il suo bel tetto).


Nell’erba subisco l’ennesimo infradiciamento che si ripete puntuale nelle successive belle radure. Ecco finalmente il bosco. Sul GPS è segnato un sentiero: lo cerco e lo becco! Lo percorro in discesa fino ad una delle tante forestali.


Da qui in avanti è una veloce passeggiata prima per raggiungere la sponda del lago, poi fino ai Pulesi, che brulicano di gente, sembra di essere al mercato.
Quando arrivo i miei scarponi fanno splich splech, le mie gambe dicono giacom giacom, ma il mio cuore sussurra chebelchebel!
« Ultima modifica: 21/10/2017 19:35 da pianmasan »

Offline AGH

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[LAGORAI] Cima Valon quota 2552
« Risposta #1 il: 17/08/2014 00:23 »
bella ravanata bravo, domani forse tento anche io qualcosa in zona... se metti la traccia magari capisco meglio il giro che hai fatto... :)
Io comunque sulla carta vedo quotata 2552 ovvero cima Valbona e non Valon, che dovrebbe essere invece 2678. Ti risulta?

Al ritorno mi pare che hai fatto lo stesso itinerario che ho fatto io in salito qualche tempo fa...
« Ultima modifica: 17/08/2014 00:42 da AGH »
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Offline pianmasan

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« Risposta #2 il: 17/08/2014 05:41 »
Io comunque sulla carta vedo quotata 2552 ovvero cima Valbona e non Valon, che dovrebbe essere invece 2678. Ti risulta?

C'è confusione sulla toponomastica in quel tratto della catena. La Trekkart mette una cima di Valbona a sud della forcella del Valon e sbaglia perché la cima di Valbona, su tutte le guide, è la bella piramide a NORD della forcella, staccata dalla catena principale. Sul Gadler e sul Corradini le due cime dopo forcella Cece sono nominate cima di Valon (la carta PAT la indica come c. Valonat, una delle sue quote è quella che ho salito io) che è unita da una tormentata cresta (alpinistica) alla cima Valon, più alta di circa 100 m.

Sì, ho fatto in discesa parte del tuo percorso in salita ma ho trovato il sentiero (bello) e mi son risparmiato un'ulteriore ravanata nel boscaccio. Avrei voluto buttarmi giù verso Ceremana, ricordavo la scalinata in legno che hai fotografato: l'ho cercata ma non l'ho trovata. Guardando il bosco da quella parte si vedeva un sentiero che scendeva ma per andarlo a prendere avrei dovuto calarmi in mezzo ai rododendri. Ho rinunciato.

Offline gabi

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« Risposta #3 il: 17/08/2014 23:52 »
Pian, che ravanata pazzesca. Per fortuna che non hai portato la cagnolina.
Ma eri in cerca dell'orso  :P?

Offline pianmasan

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« Risposta #4 il: 18/08/2014 04:51 »
La Dada non l'ho portata a ragion veduta. Sapevo quello che mi aspettava.

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« Risposta #5 il: 18/08/2014 11:46 »
quindi la traccia riportata su alcune carte che costeggia il rio valon non c'è?
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Offline pianmasan

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« Risposta #6 il: 18/08/2014 16:34 »
Nella parte pianeggiante della valle, in alto, sulla dx orografica, quindi al di là di dove sono passato io, si vedeva una traccia che saliva leggermente. Io ho preferito restare in sx, visto che si passava agevolmente. Non so da dove provenga quella traccia. Presumo che sia quella che ho percorso nel bosco. Probabilmente attraversa il rio prima del punto nel quale sono sceso al piano. Credo che per riscrivere una buona mappa dei luoghi bisognerebbe passarci dal bon.

Offline AGH

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« Risposta #7 il: 20/08/2014 16:43 »
Avrei voluto buttarmi giù verso Ceremana, ricordavo la scalinata in legno che hai fotografato: l'ho cercata ma non l'ho trovata. Guardando il bosco da quella parte si vedeva un sentiero che scendeva ma per andarlo a prendere avrei dovuto calarmi in mezzo ai rododendri. Ho rinunciato.

non c'era nessuna scala in legno, era una serie di scalini in pietra poco a monte dei ruderi del baito. Il sentierello calava pochi metri nel bosco ripido e poi traversava in costa verso nord
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[LAGORAI] Cima Valon quota 2552
« Risposta #8 il: 16/08/2018 09:39 »
Sì, ho fatto in discesa parte del tuo percorso in salita ma ho trovato il sentiero (bello) e mi son risparmiato un'ulteriore ravanata nel boscaccio. Avrei voluto buttarmi giù verso Ceremana, ricordavo la scalinata in legno che hai fotografato: l'ho cercata ma non l'ho trovata. Guardando il bosco da quella parte si vedeva un sentiero che scendeva ma per andarlo a prendere avrei dovuto calarmi in mezzo ai rododendri. Ho rinunciato.

riesumo questo post. Ho fatto un giro simile ieri, ma in salita sono passato più in alto perché volevo cercare un baito isolato... Avresti mica la traccia da darmi? La volevo confrontare con la mia. In discesa ero tentato di scendere seguendo il rio Valon alla ricerca di questa fantomatica traccia sulla Kompass, ma poi saggiamente ho deciso di lasciar perdere perché era tardi, allora sono salito al baito del Coston dei Slavaci e giù. Ho mappato anche il sentiero che ora è su OSM
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« Risposta #9 il: 16/08/2018 10:22 »
Eccola.
Ho cercato la traccia di cui parli. E' segnata su Kompass, Tabacco e GeoGrafica, non sulla Trekkart.
A "naso" sembra un ravanamento mica da ridere. In quel punto il rio Valon fa un salto.

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« Risposta #10 il: 16/08/2018 10:40 »
Grazie! Mi pare evidente che tutte le mappe in questione hanno copia&incollato dalle vecchie IGM, dove la traccia c'è ed è continua lungo tutto il rio. A metà circa cambia sponda, da sx orografica a dx

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« Ultima modifica: 16/08/2018 10:42 da AGH »
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« Risposta #11 il: 16/08/2018 11:33 »
Rosso io, blu Pian :)
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Re:[LAGORAI] Cima Valon quota 2552
« Risposta #12 il: 16/08/2018 11:53 »
Tracce su PCN IGM, caricata come mappa Web da OkMap.
In fucsia la traccia che scende lungo il rio Valon, in verde la discesa nel Vallon di Bragarolo.

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Re:[LAGORAI] Cima Valon quota 2552
« Risposta #13 il: 16/08/2018 16:52 »
Tracce su PCN IGM, caricata come mappa Web da OkMap.
In fucsia la traccia che scende lungo il rio Valon, in verde la discesa nel Vallon di Bragarolo.

se ricordi della traccia verde avevamo già discusso: poco sopra il baito ci sono degli scalini in pietra che scendono per qualche metro e conducono ad una traccia che si inoltra sul fianco della montagna. Sospetto che conduca a qualche postazione di cacciatori, più che attraversare il versante.
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