GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: AGH - 09/05/2011 20:50
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Ho voluto provare un percorso in parte a me ignoto per poter fare la traversata o giro di Costalta da nord a sud, concatenando tratti fuori sentiero, strade forestali, tracce. Partito poco sopra la fraz. di Campolongo per strada forestale verso fianco nord, che però termina dopo qualche km. Taglio su per il bosco in zona assai ravanosa fino a prendere la forestale che corre parallela piu in alto, che però si interrompe anch'essa. Altra ravanata e altra forestale fino al versante nord quindi, per traccia conosciuta (non segnata sulle carte) molto bella per dorsale fino al traversone poco sotto la cima. Dopo sosta pranzo discesa per versante sud fin nei pressi di Maso Stefani, imbocco quindi stradella sconosciuta non segnata che diventa un massacro per le centinaia di piante schiantate sul percorso. Taglio ancora per bosco e riprendo una forestale sottostante che traversa tutta costalta fino a intercettare il classico sentiero 404 che dalla cima scende alla Casara. Lo seguo per un po' calando di quota poi altro taglio infelice e altra ravanata per il bosco devastato, attraversato faticosamente il quale raggiungo finalmente l'auto. Sviluppo 20 km scarsi, disl. circa 800 m.
Ancora una volta sono meravigliato dalla bellezza di questa montagna poco conosciuta (cima a parte). Una fitta rete di sentieri, tracce e strade forestali la attraversa su tutti i versanti: peccato che la segnaletica, a parte i due sentieri principali che salgono la cima da est e ovest, sia scarsa o del tutto assente. Ed è veramente un peccato perché ci sono magnifiche passeggiate o escursioni a quota costante ma senza una segnaletica diventa veramente difficile orientarsi tra i tantissimi bivi con sentieri e tracce.
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Nota: le strade forestali e i sentieri sul lato ovest di Costalta sono un disastro perché le piogge hanno devastato tutti i rivi. Pezzi di strada sono stati portati via o franati completamente. Strade e sentieri sono inoltre ancora ingombri di centinaia di piante schiantate che ostruiscono o impediscono del tutto il passaggio, obbligando a rognosi giri viziosi su costoni impervi. I forestali stanno comunque ripristinando strade e sentieri, anche se prevedibilmente non sarà un lavoro breve. A parte questo, bella giornata calda, rinfrescata da una bella brezza :)
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Bel giro... Da perdersi, se non si conosce bene la zona.
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Bel giro... Da perdersi, se non si conosce bene la zona.
ma no... :) Perdersi no, incasinarsi si :)))
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ma no... :) Perdersi no, incasinarsi si :)))
Parole che talvolta usa anche mio marito! ;D A me invece piacciono i sentieri ben segnati ma a volte capita di dover ravanare e questo mi fa stare in ansia finché non ritrovo il segnavia!! :-[ Bello il tuo giro e belle anche le foto! Ciao :)
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Parole che talvolta usa anche mio marito! ;D A me invece piacciono i sentieri ben segnati ma a volte capita di dover ravanare e questo mi fa stare in ansia finché non ritrovo il segnavia!! :-[ Bello il tuo giro e belle anche le foto! Ciao :)
be' a me piace "incasinarmi" (non troppo), ma penso che nei nostri posti è quasi impossibile perdersi, basta scendere a valle... A volte è bello uscire dai sentieri e provare ad orientarsi "alla selvaggia". Il pericolo vero più che altro è ficcarsi in posti pericolosi... In ogni caso, ieri mi è tornato utile il gps nel telefono in un paio di occasione per fare il punto posizione ;D
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In ogni caso, ieri mi è tornato utile il gps nel telefono in un paio di occasione per fare il punto posizione ;D
e come ha funzionato?
Bella cmq Costalta, ci son stata su sentieri ufficiali e l'ho trovata davvero panoramica... potrebbe sembrare una cimetta banale ma dà proprio soddisfazione a salirci.
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e come ha funzionato?
Bella cmq Costalta, ci son stata su sentieri ufficiali e l'ho trovata davvero panoramica... potrebbe sembrare una cimetta banale ma dà proprio soddisfazione a salirci.
stavolta ha funzionato benissimo, anche dentro il bosco (sia pure non troppo fitto ma con "luce verso il cielo"). Ho provato una nuova applicazione che si chiama "Maverick", che in teoria permette di salvare le mappe e la consultazione successiva anche senza connessione dati. Stavolta pigliava subito la posizione e ho potuto fare il punto agevolmente con le mappe di google maps satellite e anche quelle di bing. Molto comodo...
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Bello, mi sembra un'ottima cosa!
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Bello, mi sembra un'ottima cosa!
se funziona si :) Ma non ci ho smanettato più di tanto... in teoria con Maverick il cello diventa un vero e proprio navigatore gps con la possibilità di registrare tracce, mappe, importare itinerari etc
(http://www.codesector.com/screenshots/maverick-main.png)
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be' a me piace "incasinarmi" (non troppo),
Ho notato dai tuoi giri ;D
ma penso che nei nostri posti è quasi impossibile perdersi
Hai ragione ma è il quasi che frega... ;D da me più di una volta qualcuno si è perso ed è stato ritrovato verso salorno ??? E si che neanche qua le strade forestali non mancano....
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cima stupenda ;D
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Dai masi Stefani, proseguendo in piano su stradina asfaltata che sale da s. Orsola, si giunge alla zona chiamata Portèla (localmente anche i Piani), confine fra territorio mocheno e pinaitro. Una volta c'era una vera e propria portela (cancello in legno) che chiudeva, per modo di dire, il passaggio nei due sensi. Si potrebbe proseguire lungo la cresta boscosa (ottima zona di funghi) e scendere fino nei pressi del ristorante Capriolo dove la costa comincia a scendere verso il Perginese.
Altrimenti, sempre dalla Portèla, si può piegare in discesa verso Ovest e imboccare una strada forestale, fra le innumerevoli che hanno aperto negli ultimi 15-20 anni, passare nei pressi del Sass bianc e dopo aver oltrepassato i Prai de Bedol, giungere sulla strada che dalla Faida sale al Capriolo. Ma qui saremmo molto lontani dal punto di partenza (macchina). Ripeto che la zona, come del resto tutta Costalta, è ottimo terreno di caccia per i funghi.
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Altrimenti, sempre dalla Portèla, si può piegare in discesa verso Ovest e imboccare una strada forestale, fra le innumerevoli che hanno aperto negli ultimi 15-20 anni, passare nei pressi del Sass bianc e dopo aver oltrepassato i Prai de Bedol, giungere sulla strada che dalla Faida sale al Capriolo. Ma qui saremmo molto lontani dal punto di partenza (macchina). Ripeto che la zona, come del resto tutta Costalta, è ottimo terreno di caccia per i funghi.
si inizialmente l'idea era di arrivare alla Faida, ma diventava tardi per fare il lungo rientro a piedi, quindi ho tagliato per stradelle rognose sbarrate da moltissimi alberi schiantati
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Per tornare direttamente al bivacco della Casara, dopo essere sceso dalla cima lungo un bosco ripido e con molte scaglie di porfido (localmente "Prim doss"), c'è una strada forestale, aperta non molti anni fa che taglia orizzontalmente il versante O di Costalta e arriva poco sotto il bivacco. Se sei arrivato ai masi Stefani, che peraltro sono in una posizione incantevole, eri già più basso della Casara, un bel po' sotto la strada che ho menzionato.
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Per tornare direttamente al bivacco della Casara, dopo essere sceso dalla cima lungo un bosco ripido e con molte scaglie di porfido (localmente "Prim doss"), c'è una strada forestale, aperta non molti anni fa che taglia orizzontalmente il versante O di Costalta e arriva poco sotto il bivacco. Se sei arrivato ai masi Stefani, che peraltro sono in una posizione incantevole, eri già più basso della Casara, un bel po' sotto la strada che ho menzionato.
conosco perfettamente la forestale che arriva poco sotto la casara :)
Ma io non volevo tornare alla Casara ma rientrare piu in basso, ho preso varie stradelle, tracce, che poi o si perdevano o erano sbarrate da centinaia di schianti... Comunque nulla di grave, volevo esplorare un po' la zona... alla fine sono rientrato per la forestale bassa che arriva verso i fovi e poi svolta verso nord arrivando con un lungo giro in prossimità del campeggio
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Vedo che ti stai lentamente - perdonami il pessimo neologismo - "pinaitrizzando". Io sono un fautore della filosofia: dove vai, informati, conosci e gira, non solo sui luoghi intesi come entità geografiche (monti, boschi, paesi, valli) ma anche per la storia e le tradizioni. Tra un po' sarai tu che mi insegnerai le tracce perdute.
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Vedo che ti stai lentamente - perdonami il pessimo neologismo - "pinaitrizzando". Io sono un fautore della filosofia: dove vai, informati, conosci e gira, non solo sui luoghi intesi come entità geografiche (monti, boschi, paesi, valli) ma anche per la storia e le tradizioni. Tra un po' sarai tu che mi insegnerai le tracce perdute.
ma non saprei... :) Comunque condivido la filosfofia. Ormai Costalta l'ho salita da ogni versante, anche fuori sentiero e in tutte le stagioni :)
Trovo che sia una *bellissima montagna*, per nulla o poco valorizzata, con una segnaletica pessima o perlopiù inesistente se si eccettua i classici e pochi sentieri SAT. Sarebbe un paradiso di passeggiate con una segnaletica decente per orientarsi e qualche piccolo intervento per ripristinare qualche vecchio sentiero. Anzi come sai una delle prime cose che ho fatto qui è stato cercare i vecchi sentieri che collegavano grill con faida, ormai in disuso e quasi impraticabili. Solo qualche vecchio del paese ricordava vagamente i sentieri usati moltissismi anni fa. Sarebbe bellissimo ripristinarli ma ho capito che in realtà non frega niente a nessuno :)
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Solo qualche vecchio del paese ricordava vagamente i sentieri usati moltissismi anni fa. Sarebbe bellissimo ripristinarli ma ho capito che in realtà non frega niente a nessuno :)
L'accenno finale meriterebbe una discussione ben più approfondita che sconfinerebbe fatalmente nell'economia e nell'ecologia. Lasciamo perdere, che non voglio guastarmi la serata. >:(