Da Cima Ziolera veduta verso il Montalon (al centro in ombra)Giro stranoto, fatto non so quante volte ma sempre piacevole. Visto il tempo incerto l’idea è di andare a filmar marmotte. Contrariamente al solito, mi porto anche un piccolo stativo e la Canon Sx1 con ottica 20x. Dal
Passo Manghen 2047 raggiungo la forcella del Frate ormai completamente libera da neve e quindi
Cima Ziolera m 2478. Solito gran panorama, anche le nuvolaglie all’orizzonte sembrano intensificarsi.
Da Cima Ziolera verso Valpiana e Val ZioleraCalo per il ripido versante est fino alla
forcella Ziolera 2250. Di qui decido di uscire dal sentiero e andare a fare due cimotte mai fatte, nonostante siano poco più basse del Ziolera non hanno nome tranne una generica definizione sulla carta di “Montalon”. Ravanando un pelino tra roccette fiorite e resti di trincee, risalgo i 200 metri scarsi fino alla cima
Montalon 2435 (o quel che è).
Le due cime del Montalon Fioritura tra le rocce, il cuscinetto giallo è Douglasia vitaliana; Primula spectabilis Ranuncolo dei ghiacciai; Pulsatilla vernalisNel frattempo il tempo si guasta e comincia a piovigginare. Avvisto qualche marmotta nel bellissimo anfiteatro pratoso sotto le due cimotte ma scappano subito e non si fanno più vedere. Per fortuna il sole torna e mi fermo per la sosta pranzo, anche per vedere se le marmotte escono dalle loro tane. Nonostante il bel sole, macché. Tira però un’aria molto fresca, forse non è il clima adatto boh.
Ziolera versante estUna delle poche marmotte a tiro fotografico, per le altre ci voleva il binocolo, anzi il telescopio ((Alta Val Ziolera e ValpianaQualche nevaio da attraversareRiprendo il cammino per
sentiero 322 verso
forcella Pala di Becco 2245, bellissimi come sempre i panorami verso
Valpiana e la sottostante
Val Ziolera, ancora ben poco verde nonostante giugno inoltrato. Alla forcella calo per la pietraia fin quasi alla fine del canalone dove so che c’è una colonia di marmotte sempre attiva. Si sente qualche fischio in lontananza, molto più a valle, ma le buche sono deserte.
Marmotte niente ma in compenso c'è un gruppo di simpatiche capre Riprendo il cammino e nel traversone verso il
Lago Montalon 2089 ne avvisto alcune belle grosse, che però scompaiono rapidamente sotto dei macigni. Mi fermo ad aspettare ma dopo 15 minuti inizia a piovere
Mi rimetto in marcia, fanculo alle marmotte
. Verso Valpiana il cielo è nero e si sentono i primi tuoni, accelero il passo e lascio alle mie spalle il bellissimo Lago di Montalon, con la riva nord invasa ancora da un grosso nevaio.
Eccomi al Lago Montalon, verso Valpiana sta arrivando il temporaleRientro verso il Manghen, vista su Malga Buse BasseScollino la forcella e inizio il rientro verso il meraviglioso
Lago delle Buse 2066, uno dei miei preferiti e dove ho campeggiato parecchie volte in passato. Qui smette di piovere ed esce il sole. Vado a vedere l’altra colonia di marmotte sotto
Costa Onchieli, anche questa però deserta
Lago Buse BasseEccolo: il camoscio mi osserva dai roccioni di Costa OnchieliLago Buse BasseRientro al Manghen tra le nebbieMentre osservo i massi sperando di vedere qualcosa, alzo lo sguardo e sopra di me vedo uno splendido camoscio. Stavolta l’obiettivo 20x serve a qualcosa, anche se sono abbastanza lontano. Il camoscio mi osserva curioso e poi si allontana con calma scomparendo tra i roccioni e i cirmoli.
Rientro quindi al Passo Manghen trovando ancora qualche bello scorcio per delle foto ai bellissimi cirmoli secolari lungo il sentiero.
Sviluppo 16 km, dislivello circa 700
Il cirmolo morto chiamato l'Eterno, età stimata circa 1000 anni!Cirmolo secolareEccoci alla fine dell'escursione al Laghetto del Manghen, sono le 20.00Il percorso