Autore Topic: [LAGORAI] Spettacolari panorami nella traversata di cima Corona Alta m 2224  (Letto 6046 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline AGH

  • Administrator
  • *****
  • Post: 20.884
  • Sesso: Maschio
  • AGH
  • località di residenza: Brusago (Altopiano di Piné)

Lago Lagorai in tutto il suo splendore dai pressi di cima Corona Alta

Vista la presenza di parecchia neve in quota cerco un giro di “ripiego” a quote più modeste. La scelta cade sulla ignota Corona Alta in Val di Lagorai, che non ho mai fatto. Avvistata in altri giri, l’ho sempre tralasciata per l’apparente e ingannevole modestia (supera comunque i 2200 metri) ma soprattutto per l’aspetto piuttosto “rognoso”: un panettone boscoso con notevoli dirupi verticali sul fianco ovest, e un fitto bosco su quello est. Per completare il quadro: non c’è alcun sentiero. In rete non si trovano relazioni, salvo qualche scialpinistica. Quindi si va di ravanaggio come al solito, cosa che mi induce sempre un certo entusiasmo  :) .


Spunta Cima Formion all'orizzonte

L’idea è dunque quella di compiere una traversata della Corona Alta da nord a sud. Siccome si tratta appunto di terreno a me totalmente ignoto, parto con la consapevolezza di dover improvvisare e, se del caso, anche rinunciare alla traversata qualora il rognoso versante sud fosse impraticabile o troppo pericoloso. Secondo le mie deduzioni, il limite neve dovrebbe essere intorno ai 2000 sui versanti nord, mentre quelli a sud dovrebbero essere puliti. Per ogni evenienza mi porto comunque i ramponcini. Risalgo la Val Lagorai da Lago di Tesero quindi per forestale fino al solito parcheggio a quota 1350 circa. Di qui proseguo a piedi per la forestale verso il Lago Lagorai. Dopo un paio di km scarsi devio per il sentiero forestale “Mandre - Corde” (cartello defilato e non molto visibile) che si stacca sulla sx verso est.


Il bellissimo sentiero forestale Corde-Mandre si alza di quota con lunghi traversoni, con antiche scalinate

E’ un bellissimo sentiero, con tracce di scalini in pietra forse della Grande Guerra, che si alza di quota con bei traversoni nel bosco ripido, fino a raggiungere una dorsale boscosa pianeggiante. Qui vedo un cartello malmesso “Baito Corde”, devio subito a NO per andare a vedere: in meno di 10 minuti arrivo al magnifico baito in una radura con lo sfondo spettacolare del Castel di Bombasel stracarico di neve: sembra una cartolina dal Canada!
Peccato per la nuova strada forestale che arriva nei pressi, e che ha cancellato il fascino della solitudine di questo posto bellissimo, ora non più isolato.


Il magnifico baito Corde, sullo sfondo il Castel di Bombasel stracarico di neve

Riprendo la marcia su un tratto di forestale per portarmi sul versante nord della lunga dorsale della Corona Alta. Non ci sono tracce di alcun tipo, in più sui reversi a nord la neve inizia già a 1800 metri. Calzo i ramponcini e salgo a intuito, controllando di tanto in tanto la posizione col gps del cello, stando alla larga dai dirupi tremendi del versante ovest. Il bosco è abbastanza rado e si sale bene, ogni tanto incrocio qualche vaga traccia che scompare presto sotto la neve e che risulta impossibile seguire. Sui 2000 metri la neve è continua, il versante est è meno rognoso di quello che avevo immaginato. Ci sono anzi zone pianeggianti con una vegetazione bassa che pare subartica addirittura, mentre la dorsale è punteggiata da grossi cirmoli sul ciglio del baratro, che donano al paesaggio un aspetto spettacolare con improvvisi squarci verso le cime innevate all’orizzonte.


Vista su Fiemme e Latemar

Superato il limite della vegetazione la visuale si apre verso il Latemar, la valle di Fiemme e Fassa fino ai gruppi dolomitici di Sassolungo e Sella. Verso sud le cime della Catena del Lagorai sono stracariche di neve e sfavillanti di luce: uno spettacolo meraviglioso.


Verso la cima

Spuntano i rododendri

In vetta!

Proseguo a intuito tenendomi a ridosso della dorsale e sfruttando gli ampi  corridoi nella vegetazione. Sono posti magnifici: la dorsale è una alternanza di balze boscose e radure con piccoli stagni. Sulla neve ci sono tantissime orme di animali. Arrivo sotto la cima, improvviso di apre la visuale sul Lago Lagorai 400 metri più in basso, una vista emozionante.


Lago Lagorai

Ora la marcia diventa molto faticosa, si sfonda nella neve crostosa alta circa 20-30 cm. Gli ultimi 100 metri sono una pena, nelle buche ci sono anche 60 cm di neve! Un ultimo sforzo e sono in cima alla Corona Alta 2224! La vista è spettacolare a 360° gradi, ma in realtà mi fermo pochi minuti a fare qualche foto perché voglio levarmi subito il pensiero della discesa per il versante sud, vedere se è fattibile o devo tornare indietro.


Quasi in cima, spuntano le vette del Lagorai all'orizzonte in veste invernale

Dopo aver traversato la cima pianeggiante mi affaccio sul crinale, dove c’è un muretto della Grande Guerra che sbarrava il passo. Quindi il versante scende ripido tra le rocce con angusti passaggi tra la vegetazione. La presenza degli alberi attenua il senso di esposizione ai lati, che precipitano pressoché verticali. Non so ancora se tentare la discesa, quando vedo dei piccoli segni rossi che indicano la via e che mi incoraggiano assai. Senza perdere ulteriore tempo affronto la discesa, che segue un tortuoso percorso tra roccioni, piccole cenge e camini, qualche salto di roccia dove bisogna aggrapparsi. In alcuni tratti c’è ancora neve, saponosa e zoccolifera, che rende delicati e scivolosi alcuni passaggi un po’ esposti.


Cerco il crinale sud per la discesa

Con calma comunque riesco a scendere, i bolli rossi mi tolgono d’impaccio in due o tre occasioni dove non si capiva da dove era meglio scendere, e coi precipizi ai lati sulle strettissime cenge non c’era da scherzare. In pratica si segue sempre il filo del crinale sud, dopo una laboriosa discesa sono finalmente in fondo senza brutte sorprese di passaggi esposti o salti di roccia pericolosi.


La discesa per roccette e strette cenge tra la vegetazione del crinale sud

Vista sulla val di Lagorai

La discesa per roccioni, dei provvidenziali bolli rossi indicano la via meno pericolosa

Il tratto più rognoso è fatto, mi volto indietro verso Corona Alta appena discesa

Lago Lagorai, uno dei posti più belli del mondo :)

Alla Forcella Cadinello posso tirare il fiato e mangiare qualcosa, ora conosco bene i posti e posso scendere tranquillamente al Lago Lagorai, che si offre in tutto il suo splendore: qui faccio una seconda sosta (me la merito) al sole in riva al lago, un posto da sogno.


Eccomi a Forcella Cadinello, sano e salvo

Discesa da Forcella Cadinello al Lago Lagorai

Eccomi quasi sulla riva, qui farò un siesta da re prima di scendere a valle

Arriva purtroppo l’ora del rientro, ma anziché scendere per la solita forestale che conosco a memoria, decido di fare una deviazione da Campiolato per Malga Fraton 1751 (dove non passavo da tantissimi anni) e prendere il traversone mai fatto che mi riporta a incrociare l’itinerario di salita.


Ultimo sguardo al Lago Lagorai

La malga Fratòn è in un posto meraviglioso, in un’ampia radura soleggiata, i locali sono aperti e più che dignitosi per un eventuale bivacco (quando non c’è il pastore).


La meravigliosa radura di Malga Fratòn

Zoomata sulle cime ancora stracariche di neve

Provo a cercare una scorciatoia segnata sulla Kompass che mi riporterebbe più rapidamente a valle: la trovo e la seguo per un po’ ma poi si perde nel bosco ripido pieno di schianti. Meglio non insistere, il versante più in basso ha dirupi pericolosi, torno su e riprendo il sentiero, un traversone magnifico che mi riporta al sentiero delle Mandre-Corde preso alla mattina, col quale rientro alla macchina. Giro meraviglioso e avventuroso, in buona parte fuori sentiero. Grandiosi paesaggi. Sviluppo 18 km, dislivello circa 900 m.


Il percorso
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

Offline Beloot

  • Full Member
  • ***
  • Post: 121
  • Sesso: Maschio
  • località di residenza: Ville del Monte
Wow, complimenti per il giro, e che panorami! Quel lago é incantevole, mi ricorda un documentario sul Montana che ho visto da poco. Mi vergogno a dirlo ma non sono mai stato in quelle zone, devo rimediare. Magari con un trekking di 2/3 gg! Grazie per la testimonianza

Offline AGH

  • Administrator
  • *****
  • Post: 20.884
  • Sesso: Maschio
  • AGH
  • località di residenza: Brusago (Altopiano di Piné)
Wow, complimenti per il giro, e che panorami! Quel lago é incantevole, mi ricorda un documentario sul Montana che ho visto da poco. Mi vergogno a dirlo ma non sono mai stato in quelle zone, devo rimediare. Magari con un trekking di 2/3 gg! Grazie per la testimonianza

sulla riva NE del lago c'è un posto favoloso per campeggiare in tenda, se ci vai dimmelo che ti dico esattamente il posto :)
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

Offline Beloot

  • Full Member
  • ***
  • Post: 121
  • Sesso: Maschio
  • località di residenza: Ville del Monte
Ci farò un pensiero per fine Settembre, quando la ressa estiva se ne sarà andata.

Offline Alan

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 3.887
  • Sesso: Maschio
  • località di residenza: Caden
secondo me non trovi molti neanche ad agosto!!!

Il lago Lagorai mi manca, sempre visto dall'alto di passaggio con la Translagorai, mai visto da vicino, urge rimediare, magari aspetto che se ne vada via un pò di neve visto le ultime recenti nevicate

Offline AGH

  • Administrator
  • *****
  • Post: 20.884
  • Sesso: Maschio
  • AGH
  • località di residenza: Brusago (Altopiano di Piné)
Il Lago Lagorai è abbastanza frequentato ma parlare di "ressa", rispetto ad altre mete dolomitiche, è assai  esagerato. Se si campeggia poi, c'è davvero poca gente anche in agosto. Se poi vai su Corona Alta, assicuro che non trovi nessuno in qualsiasi stagione :)
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

Offline Beloot

  • Full Member
  • ***
  • Post: 121
  • Sesso: Maschio
  • località di residenza: Ville del Monte
Tutte belle notizie, meglio così!!

Offline pianmasan

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 2.916
Se poi vai su Corona Alta, assicuro che non trovi nessuno in qualsiasi stagione :)
Devo dire che la Corona alta ("Villazza" per i locali di Ziano) non è una metà trascurata dagli scialpinisti. Io ci sono stato alcune volte e come me molti altri. E' un itinerario non difficile e relativamente sicuro, anche se ricordo qualcuno che descrisse molto stupito una slavina nel pendio a nord-est sotto la dorsale che porta alla croce di vetta. Certo, la discesa non è delle più appaganti, ma con molta neve ci si può divertire.
Ci frullò per il capo, una volta, l'idea di scendere verso la forc. Cadinello. Rimase un frullo.

Offline trabuccone

  • vif
  • *****
  • Post: 1.368
  • Sesso: Maschio
  • località di residenza: Verona
Bellissimo Agh, complimenti per l'inventiva! L'avevo pensata anche io come scialpinistica e la credevo abbastanza sicura ma Pian ha appena contraddetto questa mia tesi con la storia della valanga sotto la dorsale..
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte

Offline AGH

  • Administrator
  • *****
  • Post: 20.884
  • Sesso: Maschio
  • AGH
  • località di residenza: Brusago (Altopiano di Piné)
Bellissimo Agh, complimenti per l'inventiva! L'avevo pensata anche io come scialpinistica e la credevo abbastanza sicura ma Pian ha appena contraddetto questa mia tesi con la storia della valanga sotto la dorsale..

ma guarda, io ho imparato che dove c'è pendenza oltre i 24-27° (come dicono le sacre bibbie) non si è sicuri di nulla :)
Blog di Montagna
https://www.fotoagh.it/

Offline trabuccone

  • vif
  • *****
  • Post: 1.368
  • Sesso: Maschio
  • località di residenza: Verona
ma guarda, io ho imparato che dove c'è pendenza oltre i 24-27° (come dicono le sacre bibbie) non si è sicuri di nulla :)

Farò in ogni caso un giro esplorativo ricalcando i tuoi passi così potrò farmi un'idea.. Tra l'altro devo ancora vedere il Lago Lagorai, aspetterò si sciolga la neve e penserò ad una bella traversata in zona.
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte