Autore Topic: [LAGORAI] Cimon di Val Moena 2488 e Lago Forame 2269 (anello)  (Letto 8468 volte)

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Offline AGH

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La spettacolare piramide di Cima Stellune salendo al Cimon di Val Moena. A dx il Cimon del Terzo

Ritorno nell’amato Lagorai. Dopo diversi anni voglio risalire il bellissimo Cimon di Val Moena. Grazie ad un’amica indigena saliamo in auto da Cascata (Val di Fiemme) fino a Malga Caore m 1700 circa (permesso per residenti).


Malga Caore dove si parcheggia (per chi ha il permesso residenti)

Quindi a piedi proseguiamo imboccando la meravigliosa e pianeggiante Val Moena: sullo sfondo svetta l’elegante e inconfondibile piramide di Cima Stellune. Altro che Canada! Dopo un paio di km scarsi abbandoniamo la valle per salire verso ovest col sentiero 317B, che passa accanto al bel bivacco Ricovero del Cimon (privato, chiuso).


La spettacolare Val Moena, sullo sfondo Cima Stellune

Il sentiero ora si impenna e sale ripido con diversi zig zag verso Forcella del Capitello 2318. Due camosci si allontanano dal ghiaione al nostro arrivo: dai pressi della forcella attacchiamo la salita del versante sud. Seguendo degli ometti di pietra, il percorso gira leggermente sul versante ovest, a ridosso della dirupata cresta  meridionale. Intanto il tempo, come previsto, inizia a peggiorare.


Il ricovero del Cimon, sullo sfondo il Castel di Bombasel, Forcella del Vallone e Cimon della Roa


La fioritura è ancora indietro per essere quasi a fine giugno


Sui versanti nord ci sono ancora i nevai: da sx Cima Lagorai, Forcella Busa della Neve, Cima Stellune

La salita fatta anni fa non era stata banale: non c’erano tracce o segni. Stavolta invece ci sono abbondanti ometti che indicano la direzione e facilitano l’ascesa che comunque richiede attenzione per non perdere di vista i segnavia ma soprattutto perché il costone è decisamente ripido e a tratti leggermente esposto.


Iniziamo la salita per i ripidi costoni sud


Vista verso il Cimon di Busa Grana

In ogni caso non ci sono difficoltà particolari e raggiungiamo facilmente la vetta del Cimon di Val Moena 2488. Nel frattempo le nuvolaglie hanno avvolto le cime circostanti ma, per fortuna, resiste una mezz’ora di sole e riusciamo a fare qualche foto prima che arrivino le nebbie.


Verso la vetta del Cimon di Val Moena


La piramide di Cima Stellune con la salita dal versante NO


In vetta, per l'ampia dorsale finale pianeggiante


Vista verso Cimon di Busa Grana: al centro si intravede il Lago Forame

Osserviamo di fronte il Cimon di Busa Grana, con la posizione esatta del lago del Forame, che cercheremo di raggiungere con percorso libero dalla valletta sottostante. Iniziamo a scendere ed ecco che inizia una pioggia di pallini bianchi che sembrano polistirolo e che rimbalzano picchiettando sulle giacche. Man mano che scendiamo la pioggia diventa “vera”, rendendo scivolose rocce e costoni erbosi.


Il tempo peggiora, scendiamo a valle mentre osserviamo le precipitazioni verso Cima Stellune


Scendiamo con prudenza per il costone di erba bagnata


Prima di scendere memorizziamo la via di salita al Lago Forame, che una volta in basso non sarà più visibile


Quando siamo in fondo una insperata schiarita: la dorsale del Cimon di Busa Grana e in fondo a dx Cima Inferno

Con calma scendiamo alla base del Cimon e, senza raggiungere la forcella del Capitello, tagliamo giù verso l’impluvio calando nella bella conca pratosa dove scorre il rio Forame. Dal basso ora il lago non si vede ma risaliamo abbastanza facilmente una valletta memorizzata in precedenza: seguendo un piccolo rio arriviamo senza difficoltà poco sopra lo splendido Lago del Forame 2269, ormai sgombro di ghiacci, che rifulge in tutto il suo splendore.


Ecco il Lago del Forame nella sua spendida conca!


Spunta il sole!


Colonie di piante grasse sulle rive

Pioviggina ma facciamo finta di niente, anzi decidiamo di tenere duro sperando in una temporanea schiarita. Decisione che viene premiata poco dopo, quando uno squarcio nelle nuvole ci dona mezz’ora di sole caldo. Approfittiamo di questa fotuna insperata per fare un rapido giro del lago per qualche foto, poi il cielo si chiude di nuovo.


Ultimo sole sul Lago del Forame, sullo sfondo il Cimon di Val Moena


La conca del Forame con Cima Inferno sullo sfondo


Ultimo sguardo prima di scendere: sullo sfondo il Cimon di Val Moena appena salito

All’orizzonte le nuvole diventano nere e si sentono i primi rimbombi dei tuoni in lontananza. Raccogliamo rapidamente le nostre cose e, traversando in quota con percorso libero le facili placconate rocciose verso ovest, scendiamo poi rapidamente nella magnifica spianata erbosa e poi al Baito dei Manzi 2047 (bivacco rudimentale sempre aperto, in posto bellissimo).


Un piccolo guado: dal Lago del Forame con percorso libero traversiamo verso ovest


Baito dei Manzi, per veri trappers :)

Il tempo sembra tenere quindi, prima che piova, caliamo quasi a casaccio verso valle perché la traccia riportata sulla carta è pressoché introvabile. Arriviamo a Malga Forame 1909 riprendendo il sentiero 317B. Rapida visita al Bivacco del Pignaro nei pressi, aperto, piuttosto confortevole (è però occupato dal pastore durante l’alpeggio). Non c’è in giro un cane, iniziamo la discesa per la forestale sotto una gaia pioggerella che diventa man mano più insistente. Poi piove proprio quindi tiriamo fuori le giaccavento.


Discesa verso Malga Forame


Casera delle Capre

Alla Casera delle Capre 1610, come previsto, deviamo verso nord seguendo ancora il 317B per strada forestale in leggera salita fino alla dorsale Costa di Mezzo. Qui saliamo ancora un po’ di quota quindi, con un lungo traversone per un costone disboscato e poi con discesa in un bel bosco, caliamo gradualmente di quota fino a tornare in Val Moena, poco sotto il parcheggio dove abbiamo la macchina.


Rientro con un lungo traversone dalla Val Forame verso la Val di Moena


La Cascata in fondo alla Val Moena

Giro molto bello, non banale ma non particolarmente difficile: richiede una certa capacità di orientamento per i tratti fuori traccia. Panorami semplicemente grandiosi in un delle zone più belle e selvagge del Lagorai Centrale.
Dislivello m 1150, sviluppo 16 km.


Il percorso
« Ultima modifica: 21/06/2016 10:23 da AGH »
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Offline trabuccone

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Gita stupenda, come sempre! Ancora molti nevai a nord  ::)
per sempre oppressi da desiderio e ambizione c'e' una fame non ancora soddisfatta,
i nostri occhi stanchi ancora vagano all'orizzonte sebbene abbiamo percorso questa strada così tante volte

Offline iw6bff

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Bellissimo giro, l' ho fatto in parte fermandomi al Lago del Forame.

Offline Alan

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bellissimo, complimenti!
Io su quei costoni avrei un pò di cacarella  :o ;D