Le bellissime cascate della Val d’Inferno
Ringrazio Spidi per avermi accennato alle “
Cascate della Val Inferno”, sopra
Regnana, un posto che conoscevo solo vagamente, ma senza mai esserci stato. Vista una foto online, sono rimasto abbastanza di stucco: si vede una sottile ma
altissima cascata in una specie di giungla amazzonica, che con due tuffi sulle rocce precipita in una gola. Bellissima! Decido subito di andare a vedere
. Ecco la breve relazione, il giro è molto semplice.
Parcheggiata l’auto nel
paese di Regnana, sulla strada del
Passo Redebus, seguo uno stradello segnato dai cartelli SAT come
E443A, che sale dalla
frazione Groffi per bei prati punteggiati da baite e casette ristrutturate. Presso una sorgente, il sentiero si infila nel bosco e sale con pendenza moderata per una
bella mulattiera che compie qualche zig zag e poi un traversone.
Partenza da Regnana
La mulattiera selciata
Vista verso l'Altopiano con l'elevazione del Ceramont
Rododendri in fiore
La mulattiera che da Groffi sale verso le cascate
Il bivio per le cascate
Dopo circa mezz’ora ecco il bivio per le cascate, segnato da un cartello scolorito. Scendo per qualche minuto per il sentiero che si infila nella gola boscosa, poi scende a zig zag per una cinquantina di metri e… eccola! Resto a bocca aperta: spettacolare!
Sembra di essere in Amazzonia! Purtroppo il sentiero scende solo per un po’ e poi si arresta con delle palizzate. Chissà che bellezza poter scendere fino in fondo, ma il costone è davvero molto ripido, dirupato e pericoloso, quindi mi accontento di fare delle foto. Risalgo un po’ e provo a seguire una traccia che però si esaurisce su un roccione: sotto c’è un ripido canale che scende nella gola, ma non c’è da fidarsi quindi desisto.
Impossibile proseguire oltre: il sentiero si arresta con una palizzata, la gola è ripida e dirupata
Torno indietro e riprendo il sentiero, che prosegue con un bel traversone quasi pianeggiante per un bel bosco. Dopo aver guadagnato circa 100 metri di dislivello vedo che il bosco scende facilmente verso il rio che scorre in fondo alla gola, abbandono il sentiero quindi e scendo a vedere. Spettacolo!
Il rio scorre fragorosamente su uno scivolo roccioso lungo il quale ha scavato delle bellissime piscine d’acqua. Una meraviglia! Il canyon più sotto si incassa in una stretta gola rocciosa con vari salti, dai quali mi tengo alla larga, è tutto molto scivoloso.
Più in alto, le rive del rio sono meno inavvicinabili
Eccomi sul fondo della gola
Gli scivoli d'acqua formano delle piscine naturali
Esploro un po’ la gola salendo lungo il torrente, ma la marcia è disagevole per i molti alberi schiantati, tratti acquitrinosi e rive ripide.
Risalgo ancora e riprendo il sentiero fino ad intercettare una strada forestale, che seguo per un po’ passando sull’altro versante per poi prendere il bivio (cartelli) che
scende verso Regnana. Anche questa è una bella e antica mulattiera a tratti selciata, coi muri a secco ai lati e persino le “canalette” di scolo in pietre. Dopo aver superato una piccola casupola, seguo lo stradello che cala gradualmente fino alle prime case sparse sopra Groffi, una più bella dell’altra.
Il sentiero di rientro a Regnana
La bella mulattiera coi muri a secco
Case da sogno
Maggiociondoli in fiore
Altra baita spettacolare
La frazione di Martinei
Quasi arrivato a Regnana
Eccomi tornato al punto di partenza, la piazza di Regnana
Insomma anche oggi ho scoperto qualcosa di nuovo, certo è incredibile che una bellezza naturalistica come questa non sia minimamente valorizzata né conosciuta. La più nota “
Cascata del Lupo” vicino a Piazze è più grossa ma questa è molto più alta, almeno il doppio. Un posto da vedere, un giro molto semplice e molto vario, poco faticoso: circa 8 km per 300 metri di dislivello.
Il percorso