Oggi ho visitato questa meraviglia naturale di cui avevo sentito parlare ma che non avevo mai visto (vergogna!). Il
Ponte dell'Orco si trova a circa 600 metri di quota sulle pendici orientali del
Monte Lefre (Trentino).
E' uno dei più imponenti ponti naturali dell'intero Arco Alpino. Misura
72,5 metri di lunghezza calpestabile per 4,5 metri di larghezza.
La luce dell'arco interno è di 60 metri, lo spessore minimo verticale nella zona centrale dell'arcata è di 12 metri.
L'altezza dal suolo è di 50 metri.
Non ho mai visto nulla di simile, si rimane davvero a bocca aperta. E' incredibile che una simile meraviglia della natura sia pressoché sconosciuta perfino ai trentini. In paese non c'era neppure uno straccio di cartello! Dall'
abitato di Fracena è possibile raggiungere questo incredibile ponte di roccia in circa 1h e 20 di cammino, da prima per stradella poi per il facile
sentiero n 329 che sale al
Monte Lefre m 1305. A circa quota 700 una diramazione del sentiero, segnato da una tabella (Ponte dell'Orco) si inoltra in costa verso
la selvaggia Val Bronzale. Alcuni tratti esposti sono protetti da robuste palizzate, quindi il sentiero, molto bello, panoramico e ben tracciato, cala circa 100 metri di quota traversando vari assolati canaloni. Dopo aver superato una fontanella d'acqua fresca, il sentiero arriva ad una piazzola con panche, quindi con un'ultima salitella arriva, da sotto, al cospetto del
ciclopico Ponte dell'Orco. Foto e video purtroppo non rendono bene la grandiosità di questa meraviglia della natura perché lo spazio nella stretta forra è piuttosto angusto. La spettacolare struttura si è formata per un particolare fenomeno di erosione e crolli successivi della volta di un profonda grotta aperta verso l'esterno, simile a quello che ha formato le "
marmitte dei giganti" in altre zone del Trentino (es. valle dei Laghi).
NB: percorrere il sentierello che corre sul dorso del ponte, senza protezioni, è estremamente pericoloso, basta uno scivolone o un inciampo e si vola di sotto per 50 metri. Leggenda vuole che un pastorello, perdutosi tra le paurose balze rocciose del monte Lefre mentre scendeva con il gregge verso il paese, pur di salvarsi abbia venduto l'anima al diavolo il quale incaricò un orco a gettare un ponte sul punto più impervio del vallone, permettendo così al pastorello, e al suo gregge, un facile ritorno a casa.