Sì è vero,ma come resistere a tutta quella neve fresca ed anche bella? In una stagione così stramba bisogna tirar fuori tutta l'esperienza e ,talvolta, la....prudenza che si spera di aver maturato in tanti anni di pratica.
Per me e Rolando lo skialp è in gran parte il piacere della sciata,possibilmente preceduta da una salita in ambiente "fascinoso" e col gusto di cercare l'itinerario adatto malgrado le condizioni.
Ieri,pur di non mancare la gita odierna, mi sono sorbito quasi 800km andata e ritorno: meta la Toscana,viaggio allucinante sugli Appennini causa pioggia e vento da uragano,un pò meglio al rientro e comunque motivato dai bollettini meteo che narravano di mega nevicate su da noi!
Al mattino le premesse non erano le migliori,con nube bassa sulla valle e la notizia che le strade per salire a monte erano ancora da aprire.Pace colazione pigra,partenza ad orario assolutamente inusuale,ma intanto il cielo schiarisce e compare il sole.
Meta quasi obbligata per tempistica e condizioni il buon vecchio Ciste di cui ormai conosciamo (almeno si spera) tutti i trabocchetti e le virtù,non ultima una discesa sempre divertente e varia.
In marcia dunque e .....dobbiamo aspettare che il trattore apra la strada almeno ancora un poco!
Tempo bello,tripudio di neve che è anche ASCIUTTA!
Il trattorista è davvero in gamba,facciamo due chiacchere e osserviamo il lavoraccio che deve fare
Col Subaru ci fermiamo dove uno scalino di 50 cm di neve ci blocca senza pietà.
Sarà una faticaccia tracciare in due,non c'anima intorno.....
La neve è farinosa e lo spessore aumenta con la quota:misureremo un apporto nuovo di 70 cm in media!!
Salendo ricompaiono le nuvole però si vede ancora bene;i cambi in testa a tracciare sono per forza frequenti e anche le soste per tirar fiato.Certo a far bene in queste condizioni si dovrebbe essere almeno in quattro perchè in due come noi è davvero tanta,tanta fatica.
Per compenso il paesaggio è magico e lo godiamo ancor di più in questa stagione di penuria.
Il problema è che tutta questa farina nuova nasconde i grossi ed insidiosi accumuli eolici.
Per prudenza tracciamo il più possibile nel bosco per intercettare la "schiena di mulo" che porta verso il Pian delle Galline.
Inizia a nevicare abbastanza deciso,neve abbastanza asciutta ed un poco di vento.In queste condizioni arriviamo fin dove il fiato consente a circa 2090 lungo la cresta di salita.Abbiamo superato cumuli di neve impressionanti e lo sguardo alla ripida traiettoria di discesa ci mostra dei grossi e minacciosi accumuli in agguato sotto l'invitante polverone.
Intanto ci prepariamo,ricarichiamo le batterie azzerate dalla tracciatura con panino e te caldo,mentre la neve si deposita veloce su zaini e sulle nostre spalle.
Sia qui,questa discesa non vogliamo perderla per cui scenderemo uno per volta,spostandoci il più possibile a sinistra,lontano dalla principale e teorica traiettoria di un eventuale distacco.
Sciata splendida,fatta veloce col gusto di assaporare ogni curva su questa splendida polvere.
Sola rogna la visibilità,vuoi per la luce piatta e grigia,vuoi per la neve che impatta gli occhiali.
E' andata,niente si è mosso e ora è solo puro divertimento nel bosco,senza timore di toccare con le solette.La neve è ben scorrevole anche nei tratti a bassa pendenza per cui siamo presto quasi in fondo;qui incontriamo un solitario in salita che ci ringrazia mille volte per la traccia.Io da solo in un condizioni così non sarei salito......
Ricompare il sole con gli ultimi fiocchi di neve che ancora scendono e cessano proprio quando arriviamo alla macchina.
La conca di Torcegno è in pieno sole,la coltre candida già mostra i primi cedimenti ed è normale visto che ormai siamo in marzo e la valle profuma già di primavera.
A noi importa che il Generale Inverno resti ancora a presidiare le quote e ci regali ancora qualche gita in zona,poi migreremo anche noi per cime più alte e più a nord....