In vetta a Pala delle Buse, al centro Passo Manghen con Cima Ziolera
Un giro quasi da pensionato stavolta, più che altro per una sgambata e osservare le fioriture di rododendro nel mio amato Lagorai. La mèta è la
Pala delle Buse 2412 per la via “direttissima” dal
versante ovest. Raggiunta in auto
Malga dal Sasso m 1906, mi avvio a piedi per bel percorso quasi pianeggiante verso
Passo Mirafiori 2047 (o anche Passo Vasoni). I
rododendri sono giù uno spettacolo, ricoprono interi versanti, anche se la fioritura sta ormai declinando alle quote più basse.
Da Passo Mirafiori verso Malga Coston
Monte Cogne e Passo Mirafiori
Dal passo attacco dunque la larga dorsale della Pala delle Buse seguendo vaghe tracce: il panorama si apre e si fa spettacolare, con vista sui
Laghi di Piné e il vicino
Monte Cogne.
Vista sull'Altopiano di Piné
Vista sul Fregasoga
Arrivo alla famigerata
Sella del Tràpen 2326, l’unico punto un po’ delicato della salita: oltrepassata la sella che dà su ripidi costoni erbosi, si aggirano dei roccioni sulla destra e s
i arrampica a 4 zampe per zolle di erba ispida un breve ma erto canalino un po’ esposto.
Sella del Trapen, il tratto più ostico
Il ripido canalino esposto, meglio non scivolare...
Sopra Sella del Trapen
Superato questo primo ostacolo, si traversa sempre in cresta un tratto di sfasciumi, quindi per il tratto terminale di un canalone si esce finalmente sulla dorsale dove in altri 10 minuti si raggiunge facilmente la
cima della Pala delle Buse 2412 (o cima Trapen secondo la toponomastica locale).
Il tratto di sfasciumi
Un ultimo tratto malagevole in cima a un canalone
Vista verso il Cimone del Tres
Ancora pochi passi dalla vetta
Poco distante dalla croce di vetta, a 100 metri qualcuno ha eretto un simpatico monumento in legno, due paia di sci scolpiti, con la scritta “Trapen”. La vista dalla cima è bellissima su tutto il Lagorai centrale. A sud è parzialmente chiusa dal
Fregasoga 2452, mentre a nord est una lunga serie di crinali termina con l’elevazione del
Cimon del Trés 2292.
La scultura su cima Trapen, sullo sfondo M. Croce e Fregasoga
Zoomata su M. Croce
In vetta alla Pala delle Buse, a dx il Fregasoga
Un esemplare di "Semprevivo"
Dopo una lunga sosta in vetta ad oziare, scendo per la
dorsale NE, verso la
Pala della Madonna. Prima di arrivare al
Cimon del Tres mi calo nel canalone per vaghissime tracce: è letteralmente ricoperto di rododendri, uno spettacolo fantastico.
Vista sul Lagorai centrale
Ultimo sguardo al Fregasoga prima di scendere
Dorsale NE del Fregasoga con M. Croce sullo sfondo
Discesa lungo i crinali verso Cimon del Tres
Vista Lagorai
Arrivato in fondo, prendo un
bellissimo sentiero non segnato su molte carte (prontamente mappa col gps), che mi conduce tra grandi cirmoli verso la spianata dei Pra della Fior.
Rododendri e Lagorai
Il canalino di discesa
Eccomi in fondo
Rododendri ovunque
Pra della Fior
Sguardo verso La Pala delle Buse, al centro la Sella del Trapen
Pra della Fior
Il sentiero verso Malga Coston
Decido di allungare un po’ il percorso per andare a vedere
Malga Costòn, vista tante volte da lontano. Il sentiero si inoltra per il bel bosco di cirmoli fino ad una radura dove c’è un tavolo con panche, dove pare perdersi. Lo riprendo nei pressi, dentro il bosco, con un percorso sinuoso mi porta a
Malga Coston m 1831, rimessa a nuovo ma inaccessibile senza chiavi. Fontana di acqua non potabile all’esterno.
Arrivo a Malga Coston
Malga Sasso in lontananza
Malga Coston, bella ma inaccessibile senza chiavi
Dalla malga prendo la forestale che mi riporta a Malga Sasso, dopo qualche km diventa sentiero ma arrivo senza problemi al punto di partenza. Circa 10 km molto panoramici di sviluppo, dislivello circa 750 metri.
Malga Coston in lontananza
Rieccomi a Malga Sasso, punto di partenza
Il percorso