Dal Cadinon vista su Lago delle Trote, Lago Brutto, Cima Moregna, Cima Coltorondo, Forcella Coldosé
Visto che le cime principali del
Lagorai le ho salite praticamente tutte, negli anni più recenti mi sono dedicato spesso a esplorare le
cime secondarie, spesso fuori sentiero. Specie sul
versante nord verso Fiemme, ci sono lunghissime dorsali che non fa quasi nessuno dove si può provare il brivido di muoversi su terreni ignoti e pressoché inesplorati. E’ il caso della cima
“I Becari” di m 2116, fuori da ogni rotta sentieristica.
Le vecchie IGM riportano tracce, probabilmente della Grande Guerra, ma chissà se c’è da fidarsi.
Val Sadole
Dopo uno studio meticoloso di cartine e foto aeree, decido di andare a vedere. Il primo ostacolo è scoprire da dove sale
il sentiero che sale a Malga Canzenagol dalla Val Sadole. Il sentiero c’è di sicuro, ma non l’ho mai fatto. Chiedo lumi al
Rifugio Cauriol, ma non c'è il gestore e gli astanti cascano dalle nuvole… poi finalmente trovo un anziano del posto: solo che non si ricorda bene, ma mi conferma che il sentiero esiste. Su cima I Becari invece, buio pesto. Non ci va nessuno, forse qualche cacciatore.
L'inizio del sentiero che sale verso Malga Canzenagol
Seguo le vaghe indicazioni dell’indigeno, che sono imprecise e quindi
mi infogno quasi subito in tracce che si perdono nel bosco al confine del pascolo, circa 1 km a valle del rifugio. L’erba alta mi ha già infradiciato i piedi. Torno giù sulla strada forestale a cercare il bivio di questo sentiero militare, che dovrebbe essere ben rintracciabile. Infatti lo trovo più a valle, segnato soprendentemente da segni bianco/rossi sulle piante ma da nessun cartello. E’ bello ripido, a volte incerto, ma con un po’ d’attenzione si riesce a seguire bene. Senza troppi sforzi riesco a salire fino alla dorsale, scollinare e scendere fino a
Malga Canzenagol m 1733.
Il sentiero verso Malga Canzenagol, al culmine della dorsale
Il macigno col trivio, con l'indicazione per la misteriosa Sella Aiom, non segnata su nessuna carta
Una bella zona umida
Malga Canzenagol, sempre aperta con locale bivacco
Qui seguo per un po’ il sentiero segnalato dal cartello per il “Lago Trote”. Quindi, come previsto, lo abbandono in corrispondenza della dorsale, che inizio a salire con circospezione, cercando una traccia che sono quasi sicuro dovrebbe esserci da qualche parte.
Infatti la trovo, solo che si perde spesso nell’erba alta. Salgo a intuito lungo la dorsale, supero una salto di rocce e delle barriere di ontani, per fortuna non fitti, e ritrovo la traccia che appare e scompare fino a che non
si perde per l’ennesima volta sul versante boscoso. Cerco comunque si salire dove il bosco è più “comodo”, ovvero più rado e con l’erba meno alta.
Forcella Canzenagol vista dalla malga
Malga Canzenagol
L'interno
Il cartello con indicazione del lago delle Trote, sentiero mai fatto per intero
Più in alto ritrovo ancora la traccia fantasma che sale per un po’ e poi, inaspettatamente,
piega in leggera discesa sul versante ovest, quasi volesse tornare a valle. Sono molto dubbioso: vorrei rimanere sulla dorsale, in teoria più sicura, ho già guadagnato discretamente quota, ma decido di provare a seguire la traccia: se dovesse scendere troppo tornerò indietro.
Qui in questo vasto disbosco abbandono il sentiero per salire lungo la dorsale
Vista su Forcella Canzenagol
Come sospettavo, non scende molto ma
costeggia in basso una fascia rocciosa verticale, poi riprende a salire con un traversone e quindi coi caratteristici tornanti a zigzag di chiara
origine militare, con resti di massicciate e muri a secco.
Salendo per percorso più o meno libero, cercando la mulattiera militare, sullo sfondo Canzenagol e Busa Alta
Arrivo a dei trinceramenti: la vegetazione s’è mangiata quasi tutto ma con attenzione riesco a seguire
la vecchia mulattiera che con qualche tornante sale ancora di quota, si infila in una valletta e sbuca finalmente sulla dorsale, poco a sud di
cima “I Becari” m 2116! E’ fatta!
La traccia della mulattiera è quasi invisibile ma sono riuscito comunque a seguirla, poco sotto Cima Becari
Ecco cima I Becari, sullo sfondo il Latemar
Vista sulla Catena di Bocche
La vetta è una modesta elevazione pratosa isolata, con
vista strepitosa su Fiemme. Guardo giù verso la dorsale che avrei dovuto salire da nord, non pare troppo ostica, ma alla fine l’obiettivo della giornata l'ho raggiunto senza troppi patimenti, meglio così!
Da Cima I Becari, la dorsale verso Cima Cadinon, a dx Canzenagol e Busa Alta
Dopo breve sosta, osservo per bene
l'ampia dorsale che sale verso il Cadinon, non c’è alcuna traccia: sembra facile, come speravo e come avevo osservato sulle carte e le foto aeree. Infatti salgo senza problemi gli ultimi 200 metri di dislivello fino alla croce di vetta del
Cadinon a 2306 metri, con splendida vista sul
Lago delle Trote,
Lago Brutto,
Cima Moregna,
Cima Coltorondo,
Forcella Coldosé.
Verso Cima Cece sullo sfondo, a dx Cima Moregna
Vista verso Predazzo
Salendo lungo la dorsale del Cadinon
Faccio meritata sosta panini e dopo le foto di rito mi rimetto in marcia, scendo al
Passo Cadinon per roccette facili e salgo anche la
cimotta di fronte a m 2322 (su alcune carte è segnata erroneamente come Cima Cadinon), dove ci sono vari trinceramenti verso
Cima Canzenagol. Vedo in basso il rif. Coldosè dove ho dormito l’estate scorsa.
Eccomi quasi in vetta al Cadinon al Cadinon
In vetta!
Cima del Cadinon
Da Cima Cadinon vista verso Cima Canzenagol
Vista Cece, Moregna, Coltorondo
Scendo quindi a
Forcella Canzenagol, visito un po’ di
notevoli trinceramenti tra i macigni e poi dopo una breve salita inizio finalmente la lunghissima e non sempre agevole discesa, col
sentiero 349 della Transalagorai, fino al Rif. Cauriol dove ho la macchina.
Cima Canzenagol, in primo piano i trinceramenti
Sguardo indietro verso Fiemme e il Cadinon
Trinceramenti a Forcella Canzenagol
Trincee ricavata tra i macigni
Il traversone verso Cima Canzenagol
La strada militare tra le pietraie
Mulattiera militare, in molti tratti ancora perfetta dopo un secolo
Discesa verso il rif. Cauriol
Il versante amazzonico sotto Busa Alta
Eccomi in vista di Val Sadole
Un bel giro esplorativo, con
una parte ravanatoria meno ostica di quello che mi ero immaginato. Ma finché non si prova non si sa mai cosa ci aspetta, anche quando si cerca di calcolare tutte le variabili. Visto pochissima gente, da lontano, praticamente nessuno nel giro che ho fatto io. Davvero bellissimo,
zone selvagge e deserte come piace a me
PS: ho mappato il sentiero Sadole-Canzenagol, ora su OpenStreetMap c'è
https://www.openstreetmap.org/?mlat=46.2699&mlon=11.6053#map=16/46.2699/11.6053In vista del Rifugio Cauriol
Il percorso