Autore Topic: [LAGORAI] San Vendemiano - Sentiero SAT E329 - Sentiero Ravacene/Acqua Schiava.  (Letto 2829 volte)

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Offline simonegirar

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Un sentiero che da tempo mi girava in testa, ma vuoi per l'allenamento, vuoi per il tempo a disposizione, vuoi perchè la Madonna ha deciso così, oggi l'ho fatto.

Come premessa metto questi dettagli, avevo la borraccia da 1 Lt., ma se mettevo quella da 1,5 era meglio, acqua non se ne trova da bere, forse al rifugio Monte Lefre, dico forse, non ci sono andato.

Comincio, parto alle 07:50 da Scurelle, parcheggio a San Vendemiano, nell'apposito spazio, metto cintura con Portaborracciatermico + borraccia, navigatore GPS (lo uso più che altro per registrare) legato al bastoncino, e cane al guinzaglio.

Parto intorno alle 08:03 (valore GPS), scendo la salitella ed al crocefisso che sta dinanzi al bivio, svolto a sinistra per la strada comunale:



Arrivo così al bivio tra la strada forestale delle Coste e la strada ormai chiusa per la residenza San Vendemiano.
Ovviamente prendo la strada forestale, perche che SAT sarebbe sennò?  :)

Procedo lungo questa, ad un certo punto segni di vecchia guerra:



Postazione di mitragliatrice del '14 - '18, proseguo qualche metro ancora e trovo due gallerie comunicanti, di cui una della foto:



Bene proseguo, dopo un pò guardo a destra, verso Sasso Gambarile, lo vedete, o almeno dovrebbe essere in basso quel piccolo sperone roccioso in mezzo al bosco, alla sinistra del Rio Carraro e sopra le case:



Sopra le cime non le conosco, dopo l'Ortigara alla sua sinistra, a parte la Caldiera, conosco poco sinceramente.
Procedo, la strada forestale fra un pò diventa sentiero, io mi trovo nella zona dove si vede tra piana di Ospedaletto - Grigno:



Comincio a salire il sentiero, mi fermo un'attimo,dopo una ventina di minuti per fare la foto al capitello dedicato a San'Antonio (il primo):




Continuo la salitella, direi la più dura del tragitto, pensavo di fermarmi per fiatone, invece, la gamba tiene, ed il cane anche, procediamo per la mulattiera:



così dopo una cinquantina di minuti da Fracena, ci ritroviamo presso la fine del tratto sentiero, e cominciamo la strada forestale - mista sentiero, che ci porterà ai Prati Floriani Bassi:




Così, mentre lascio il sentiero, dopo una pausa di un paio di minuti per bere, me ed il cane, continuo diritto, dopo i due tornanti (per la verità c'è un sentiero secondario ma non mi andava di farlo), trovo altri segni di guerra '14-'18:



In realtà c'è nè una tre metri prima, probabilmente comunicante con questa, ma una foto basta e avanza no?  :)

Continuo e mi ritrovo sul tornante con un'altro segno di guerra:



A lato un sentiero brevissimo che porta alla prima panoramica:




Ed ovviamente lo spettacolo della Valsugana verso Levico:




In basso nella foto sopra,il Castello di Ivano.

Proseguo per tratti sentiero, strada forestale fino a trovarmi al tornante della strada comunale/forestale che raggiunge ai Prati Floriani Bassi (la strada appena fatta è chiusa al traffico normale, solo per uso esbosco).

Continuo a salire per la strada asfaltata, per una quindicina di minuti e mi trovo presso il segnale SAT che indica di nuovo la ripresa del sentiero, salgo e dopo una decina di minuti, mi ritrovo una signora con un cagnolino, io tutto intento a tenere la belva (35 Kg), perchè qualcosa da dire ha sempre ai piccoli, perdo di vista la direzione del sentiero, ovvero il simbolo della curva e ad una specie di incricio a T giro a destra invece che a sinistra, continuo, mi assale un sospetto dopo qualche minuto non vedendo più segnali SAT, e proseguo lo stesso lungo uno steccato, e mi ristrovo ai Prati Floriani:




Dico tra me e me, dopo parecchi anni che non vengo qui, guarda quante baite!

Così arrivo sulla strada comunale e salgo, praticamente perdo una decina di minuti rispetto al sentiero SAT per arrivare alla chiesetta degli alpini, e mentre cammino lungo la strada trovo a lato una vecchia calchèra:




La prima delle due per la verità.
Proseguo, mi fermo in uno slargo per bere l'ultima acqua, me ed il cane, poi proseguo e dopo un minuto, arrivo alla chiesetta dopo la salitella dai Prati Floriani, e breve discesa:




Cerco la fontanella appresso, vedo il rubinetto aperto, sospetto mancanza d'acqua, giro la manovella, nada, niente, a secco, probabilmente la aprono solo in occasione di feste o "Scrozada", per cui niente, tiro avanti per il sentiero, attraversando un passaggio a V ed arrivo nei pressi del Rifugio, all'entrata dal Stradone:




Così attraversola strada, e prendo il sentiero iniziale delle Ravacene - Sorgente Acqua schiava, segnalata dall'apposito cartello:




Per la verità se volete arrivare alla sorgente ne vale la pena per questo primo tratto, diversamente perdete un minuto in più e scendete lungo lo stradone, perchè questo tratto, perdonate il francesismo, fà cagare gli stitici, dopo un pò ed è di un centinaio di metri.

Dopo un pò, cercando di capire dove prosegue il tratto, capisco dove sono, avendolo fatto qualche mese fà all'incontrario fino a questa sogente, che dovrebbe essere la Sogente Acqua schiava:




Non si può bere però, ma il cane sbevucchia un pò, così me la cavo fino alla macchina.

A lato della sogente c'è una specie di tratturo che seguo ed arrivo ad una specie di strada forestale con superficie cosparsa di ardesia:




Che di fatto mi fa capire di essere nella zona dove c'è un capitello ligneo, ed inizia il benvenuto al Monte Lefre e c'è la segnaletica dove indica la sorgente di prima:




Cosi proseguo a scendere per una cinquantina di metri lungo la strada alla sua sinistra, finche vedo il secondo tratto del sentiero che taglia di fatto il secondo tornante a scendere, una breve serpentina e poi scendo di sbieco, prima di arrivare in fondo a sinistra qualche decina di metri più in là, resti di edifici, vecchi, vita vissuta.

Arrivato in fondo a questo tratto, basta attraversare, e si ritrovano un paio di scalini del terzo tratto:




Anche qui, scendendo un paio di edifici piccoli, alla mia sinistra uno collassato, alla mia destra uno ancora usato, chissà, forse da qualche cacciatore.

Un centinaio di metri in tutto, breve mulattiera di una ventina di metri pima di arrivare alla strada asfaltata, e così, basta attraversare è c'è l'ultimo tratto, non quello ufficiale ma comunque segnato abbastanza da capire che continuandolo, dopo una cinquantina di metri, si arriva al bivio di una rampetta che scende dalla stessa strada con presente la segnaletica del sentiero:




Scendendo, so dell'esistenza qui in giro del "Pozzo delle Fratte" (località in cui mi trovo), una grotta, quindi devio di una cinquantina di metri, vedo una buca di venti metri, ma nulla, solo crepe nella roccia, una roccia crepatapoco sopra ed ha chiuso una probabile crepa; probabilmente bisogna andare più in là, seguendo la parete di roccia, dove si vedono altre crepe poco larghe, ma non me la sento, ho deciso di fare in tre ore e mezza, e così torno al sentiero e proseguo.

Così dopo qualche minuto passo il secondo capitello dedicato a Sant'Antonio:




E proseguo a scendere, ed a lato sentiero, spesso vedo questo fiore, ma non lo conosco, sapete cos'è?




Scendo e si apre il panorama dal bosco:




Da l'idea del sentiero a scendere, così arrivo al primo gravone da attraversare:




Un tratto, uno degli affluenti del Torrente Chieppena, sguardo in alto ed in basso:






Proseguo, dopo qualche minuto e tornante, arrivo al terzo capitello di Sant'Antonio:




Proseguo, non mi fermo, ed arrivo così al secondo gravone da attraversare, quello del Rio
e mi ritrovo al primo gravone da attraversare, quello del quinto affluente sinistro del Torrente Chieppena:




Sguardo in basso, si vede il Ranch dei Lupi:




Ovviamente per me segnale che fra qualche minuto sono alla vecchia strada forestale, sguardo in alto:




Arrivo quasi alla fine del penultimo gravone di oggi, e decido di prendere il sentiero laterale, non di scendere per la serpentina del gravone, comincio a sentire stanchezza, dopo un minuto sono sul vecchio tratto, oggi sentiero, della strada forestale Acqua schiava, vado avanti direzione Fracena, arrivo al gravone, breve tratto, il Quarto affluente sinistro del Torrente Chieppena:




Poi bivio, quello che sale, sarebbe quello da cui sarei sceso, quello in basso se si vede, porta al tratto della strada forestale che stà dall'altra parte, a destra:




Il tratto è di una trentina di metri, questo l'ultimo prima della salitella di tre metri finale:




Non fatevi fregare dal fatto che sembra scendere, in realtà è a "panza", dove l'ultimo tratto, la salitella, fa da epa finale.

Così mi ritrovo sulla strada forestale Acqua schiava, vado avanti, dopo qualche minuto, ovviamente ho detto prima penultimo gravone, perchè da qualche anno anche il Terzo affluente sinistro del Torrente Chieppena, fa i capricci, e taglia la strada, non so esattamente da quando però:




In su:




In giù:




Comunque qui saranno 4 metri da attraversare, e continuo, dopo qualche minuto vedo in lontananza un paio di vecchi cacciatori, uno lo conosco di vista, non hanno schioppo, però cani sciolti, così ad una trentina di metri, grido "salve", e sposto il bastoncino in direzione del mio cane per far capire che c'è, di conseguenza, legano il loro, e mi fanno cenno di avanzare, così, dopo un minuto di "bagòle", avanti, mentre loro salgono in macchina e vanno via per la stessa strada, arrivo così alla vecchia calchèra, la seconda di oggi, dove mi indica che manca poco all'arrivo (perdonate la foto non centrata):




Arrivo all'inizio della strada forestale, sguardo verso Monte Lefre:




Scendo di un centinaio di metri per la Via Valscura, e a sinistra decido di prendere la strada forestale di circa un chilometro abbondante, od una specie, di quella che io chiamo "diga blocc-frana", un muro di massi a secco, alto sui 4 o 5 metri lungo qualche centinaio di metri a protezione del paese di Fracena ed abitazioni della località Val scure, sono due tronconi, uno corto più in basso e più avanti verso la fine del mio andazzo e questo:

sulla destra quella linea di vegetazione in realtà è il muro:




Un paio di particolari (se si vedono...):






Arrivo così in fondo alla strada, foto verso Ivano:




Esco dalla forestale, prendo la sinistra per San Vendemiano, e dopo un pò prendo il sentiero laterale, arrivo alle scale, che porta alla stradina per lo stesso:




Girando a destra si vede il dietro la chiesetta, un pò:




Spengo il navigatore GPS giro a sinistra, verso il parcheggio della macchina, dopo qualche metro, passata la stanga, arrivo così alla metà, ore 11:20 circa.


Dimenticavo, file GPX, qui:

http://www.openstreetmap.org/user/simone_girardelli/traces/2485430
« Ultima modifica: 25/08/2017 21:28 da AGH »
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Offline simonegirar

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Peccato son spariti i commenti durante il cambio, comunque un sincero grazie ad AGH per la pazienza soprattutto per tutte e due le discussioni, anche quella che ho postato l'altra volta.

Per quanto riguarda l'hosting di foto, consiglio anch'io imgur, non è immediato a chi è pratico poco di web, ma garantisco che con un paio di dritte, di cui AGH mi ha consigliato, permettono alla fine di risparmiare tempo, e la qualità delle immagini a mio avviso sono migliori di Photoboucket.

Unico difetto è di precaricare le immagini con dimensione max di 800px, altrimenti sbordano sul forum a chi ha il monitor piccolo, e gli strumenti di ridimensionamento su imageur non sono adatti, tagliano solo l'immagine, non la rendono più piccola proporzionalmente.

Buona visione della discussione, ovviamente attendo commenti per i fiori soprattutto.

Grazie ancora AGH!
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Offline edel

  • vif
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Non ho mai fatto questo tuo itinerario ma conosco un po' la zona. Ci sono dei bei paesaggi  :)
 
Ho iniziato anch'io da poco con Imgur e mi trovo bene.  Con un programmino riduco tutte in una volta le foto che decido di inserire (600x800 o poco più),  poi mi creo i vari link... ci si abitua presto.


...   ovviamente attendo commenti per i fiori soprattutto.


Per quanto riguarda il fiore azzurro, credo non sbagliare, è una genziana asclepiade, è molto bella!  Ne ho fotografate parecchie nei giorni scorsi sulle Piccole Dolomiti. Eccone una


Offline simonegirar

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