Poco sotto il Lago di Cavallazza, sullo sfondo la cimaBellissima gita e con insperato bel tempo alla Cavallazza, sopra Passo Rolle...
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Il tempo si annunciava pessimo, e col bollettino valanghe con grado 3 abbiamo ripiegato su un giro tranquillo nel Lagorai orientale, inzialmente l'obiettivo era ai Laghi di Colbricon partendo da Paneveggio. Alla partenza da Trento tempo deprimente, ma all'altezza di Ora il cielo verso nord aveva ampi squarci di sereno. Quando svoltiamo verso la Val di Fiemme ci intristiamo sotto il cielo ingombro di nuvoloni scuri.
Arrivati alla piazzola sopra Paneveggio per Malga Colbricon, abbiamo trovato una nutrita e vociferante comitiva di veneti, quindi abbiamo tirato di lungo fino a Passo Rolle
Tempo pessimo e nebbioni. Con poco entusiasmo calziamo gli sci a
Malga Rolle e ci inoltriamo verso i
Laghi di Colbricon. Poi, accade il miracolo insperato: poco a poco il cielo si apre, e arriviamo ai laghetti con una giornata quasi magnifica. C'è un'arietta pungente, cielo azzurro e la piramide del Colbricon che si staglia "fumante" tra le nuvole che si stanno diradando. Cambio di programma: andiamo sulla
Cavallazza!
Torniamo 1 km indietro per la traccia dell'andata poi iniziamo la salita ravanando nel bosco. Non ci sono tracce da seguire così battiamo una faticosa traccia tra gli alberi stracarichi di neve farinosissima. Andiamo praticamente alla cieca, seguiamo una dorsale boscosa cercando di "indovinare" il percorso migliore per alzarsi di quota facendo meno fatica. Dove sarà il Lago della Cavallazza? Boh... non si riesce a vedere nulla in alto. Traversiamo laboriosamente una ostica fascia boscosa quindi siamo fuori, su costoni "puliti" con pochi larici radi. Risaliamo una bella valletta e finalmente intuiamo dov'è la conca, ci troviamo grosso modo sotto alla
Cavallazza Piccola. Un ultimo strappo e siamo finalmente al
Lago delle Cavallazza m 2140, dove ci rifocilliamo con un bel sole caldo.
Siamo a circa 100 metri dalla vetta, vorremmo proseguire ma un gran nebbione sta avanzando da sud: ci sono inoltre dei
pendii belli carichi da traversare, quindi col rischio 3 decidiamo che è meglio non fare cazzate. Togliamo le pelli e ci giriamo per la discesa. Breve ma molto divertente in neve fonda e farinossima (in un'insaccata in un gobbone mi si è sganciato uno sci e ho fatto anche uno splendido volo a "pelle di leone", per fortuna non documentato
).
La discesa in neve fresca
http://www.youtube.com/watch?v=YVEz6INd4Lk