GIM - Girovagando in Montagna in Trentino
ESCURSIONI IN MONTAGNA => Trentino Orientale => Escursioni estive in Trentino => Lagorai - Cima D'Asta - Rava => Topic aperto da: AGH - 01/08/2013 21:08
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(https://lh3.googleusercontent.com/-QMGg7FuggoQ/UfqW36WpMnI/AAAAAAAAR-I/2oR5Y_hbVjQ/s1000/traversata_cauriol_busaalta-2011.jpg)
Cima Busa Alta 2513, sull sfondo Cima d'Asta, a dx Cardinal e dietro Cauriol
Ho preso colpevolmente questo giro sottogamba :( . Non ho studiato bene il percorso, non ho letto relazioni di altri (che peraltro erano scarse e con percorsi diversi da quello che avevo in mente), infine mi sono fidato di generiche indicazioni di “fattibilità”. Il tutto si è tradotto in una durissima ravanata su montagne selvagge, impervie e anche abbastanza pericolose. Fortunatamente è andato tutto bene ma è stato uno dei giri più impegnativi della mia “carriera” escursionistica. Alla fine però, un giro decisamente entusiasmante proprio perché estremamente esplorativo, zeppo di incognite e dove nulla era scontato. Scusate la prolissità, ma mi sono fatto prendere la mano, troppo bello)
(https://lh4.googleusercontent.com/-gkocLTeAHcQ/UfoytZYg5lI/AAAAAAAAR5k/KlVTksI6eSs/s800/traversata_cauriol_busaalta-1760.jpg)
Alta Val di Sadole
Dunque l’idea di base era di partire dalla Val Sadole e concatenare Cauriol, Cardinal, Busa Alta, Canzenagol e, se possibile, Cadinon (povero illuso) e poi tornare giù al rif. Cauriol. Conoscevo abbastanza bene solo il Cauriol, fatto svariate volte dai diversi versanti. Tutto il resto mi era assolutamente ignoto, Ma avevo la stramba convinzione, maturata chissà come, che le creste fossero percorribili, sia pure con una certa attenzione.
(https://lh6.googleusercontent.com/-2wh1HowIU44/UfozFlwJTiI/AAAAAAAAR6c/-WjWOcMHepA/s800/traversata_cauriol_busaalta-1801.jpg)
Monte Cardinal visto dal Cauriol, dietro si intravede Busa Alta
(https://lh4.googleusercontent.com/-qkXUK9Qrm_I/Ufo0VNbVz1I/AAAAAAAAR88/VEIMY88dnCc/s800/traversata_cauriol_busaalta-1853.jpg)
Astro alpino
Verso le 8 parto, da solo, dal Rif. Cauriol in direzione di passo Sadole. Prima di arrivare al passo svolto a sx per la “Via Austriaca”. Fin qui normale amministrazione, la salita è ripida per il vecchio camminamento militare, bellissimo e ancora intatto per larga parte, qua e là interrotto da frane. Senza problemi arrivo fino alla Forcella Carteri e quindi alla vetta quasi senza accorgermene, grazie alla “gamba” abbastanza buona in questo periodo.
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In vetta al Cauriol
(https://lh5.googleusercontent.com/-T6AwyH5LuHk/UfozQvvEZII/AAAAAAAAR60/7pCUEddMxIM/s800/traversata_cauriol_busaalta-1805.jpg)
Veduta su Cima d'Asta
(https://lh3.googleusercontent.com/-qisJI5rRknQ/UfoxRFzwL6I/AAAAAAAAR2c/2shBM2E_sjg/s800/traversata_cauriol_busaalta-1955.jpg)
Cerastium carinthiacum
Dopo breve sosta mi rimetto in marcia, convinto di trovare una traccia che scenda dal crinale est. Invece non c’è niente, solo dirupi tremendi. Eppure ero convinto si potesse scendere da lì. Scendo prudentemente per 50 metri su pendii erbosi molto ripidi verso sud, cercando un passaggio tra paurosi salti di roccia, ma mi rendo subito conto che provare a scendere per il crinale sarebbe follia suicida. Abbandono quindi il crinale e mi sposto verso il “Sentiero degli Alpini” sul versante sud, che scende ripido per vecchi trinceramenti. Vorrei tentare verso est l’attraversamento ma intuisco altri pericolosi dirupi quindi mi rassegno a perdere ancora quota fino in fondo a un canalone con una specie di poggio dove posso valutare meglio la situazione. Non vedo la forcella ma ormai sono alla base del Cauriol e inizio quindi a traversare a intuito, seguendo le tracce delle trincee, verso la forcella tra Cauriol e Cardinal che raggiungo abbastanza facilmente. E adesso? Non ho la più pallida idea di dove si prosegua, quindi seguo una mulattiera tra evidentissime trincee e poderose massicciate di pietre a secco.
(https://lh5.googleusercontent.com/-89UsbZAeUVM/UfowtgFEcHI/AAAAAAAAR1E/Wwn5_hHen8U/s800/traversata_cauriol_busaalta-1882b.jpg)
Monte Cauriol, a dx la salita per la via Austriaca, a sx il traversone alla forcella dopo aver disceso il versante sud
(https://lh4.googleusercontent.com/-0OFFAVq6rjY/Ufoz8c5ApOI/AAAAAAAAR8E/ogY8dVmQwNo/s800/traversata_cauriol_busaalta-1833.jpg)
Eccomi alla forcella tra Cauriol e Cardinal, ovunque resti di trincee
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Cauriol versante est, impossibile scendere di qui senza ammazzarsi che dite? :)
(https://lh3.googleusercontent.com/-xsXEGawSlY8/Ufoy7jf2_mI/AAAAAAAAR6I/GauFLhdeY3Q/s800/traversata_cauriol_busaalta-1789.jpg)
Cerastium alpinum
(https://lh4.googleusercontent.com/-1Wm1Q-EO7_E/UfowyI9Vt0I/AAAAAAAAR1U/80rFro8thCo/s800/traversata_cauriol_busaalta-1939.jpg)
Vista sul Vanoi: Malga Fossernica e Cima Paradisi
(https://lh5.googleusercontent.com/-y0TnpSIErMg/UfozCB7u6RI/AAAAAAAAR6U/6ZDRMZwWXcg/s800/traversata_cauriol_busaalta-1794.jpg)
Margherita alpina e silene
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Eccomi mentre attacco il Cardinal versante sud
(https://lh5.googleusercontent.com/-AYaSFWD_ma8/Ufqfp5tX7CI/AAAAAAAASA0/q2_3ClZ1xN8/s800/traversata_cauriol_busaalta-1856.jpg)
Sorpresa! La prima caverna degli alpini, qui c'era il Comando del Battaglione "M. Arvenis"
Quando la mulattiera pare perdersi tra gli sfasciumi, trovo un piccolo passaggio che mi porta sul versante sud dove incontro con stupore la prima caverna militare italiana della Grande Guerra, con tanto di iscrizione del Battaglione “M. Arvenis”: bellissima! Proseguo per una specie di “cittadella” scavata dentro a un canalone tra camminamenti, trincee, resti di baracche ovunque. Risalgo il crinale indovinando il percorso qua e là, seguendo più o meno le trincee e i camminamenti dei soldati.
(https://lh5.googleusercontent.com/-al6K1ILMsdY/Ufqfq3UDEqI/AAAAAAAASA0/wx67OPLW30g/s800/traversata_cauriol_busaalta-1868.jpg)
Il fianco sud del Cardinal con le caverne degli Alpini, sullo sfondo il Cauriol
(https://lh3.googleusercontent.com/-biW67t1VlT8/Ufqf5gm6deI/AAAAAAAASA0/ynR9BZCYrHc/s800/traversata_cauriol_busaalta-1897.jpg)
Caverna degli alpini, Cardinal fianco sud
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Iscrizione nella roccia
(https://lh6.googleusercontent.com/-7jfHtG7t5dQ/Ufqf4xfUgzI/AAAAAAAASA0/vUs5yploLUg/s800/traversata_cauriol_busaalta-1869.jpg)
Caverna del comando degli alpini sul versante sud del Cardinal tra sfasciumi di rocce
Arrivato in cima, il costone “spiana” in un dedalo di trincee tra enormi diedri di roccia in precario equilibrio. Sotto i roccioni, altre caverne, con varie iscrizioni degli alpini che suscitano una certa emozione. Arrivo a una forcelletta strettissima, con vista su Cauriol, dove mi affaccio sul selvaggio e dirupato versante sudest del Cardinal.
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Dal Cardinal verso il Cauriol e la via Austriaca
(https://lh6.googleusercontent.com/-LBGjNS9JFCI/UfqgHho5PkI/AAAAAAAASA0/ja_cmsgF4N0/s800/traversata_cauriol_busaalta-1901.jpg)
Galleria degli alpini, 1917
(https://lh5.googleusercontent.com/-UeQGcANID38/UfqgFxF3hbI/AAAAAAAASA0/_M6duYd-L58/s800/traversata_cauriol_busaalta-1903.jpg)
L'iscrizione del Battaglione Arvenis
(https://lh4.googleusercontent.com/-_PAtqhkXqk8/UfqkzE8BKRI/AAAAAAAASB0/37IdfUzmTLI/s800/traversata_cauriol_busaalta-1922b.jpg)
Passaggio a filo delle rocce sul fianco SE del Cardinal
(https://lh4.googleusercontent.com/-3Rdt4Zm678Q/UfqlALFpSDI/AAAAAAAASB0/i8n66FzsDs4/s800/traversata_cauriol_busaalta-1910.jpg)
Veduta sul Vanoi da una galleria degli alpini
(https://lh5.googleusercontent.com/-YFhK6BWjvw8/Ufqk_XNxrcI/AAAAAAAASB0/J1lJTZ0NLcs/s800/traversata_cauriol_busaalta-1894.jpg)
Bisogna passarci sotto: starà in pedi? :)
E ora da dove cristo si sale? Aguzzando la vista intravedo qua e là un ardito camminamento militare, in parte franato, che sale a zig zag l’ertissimo versante. Sotto, i soliti dirupi con salti di roccia poco simpatici. Un solo inciampo e ciao, si vola di sotto. Con molta calma affronto la salita stando bene attento a dove metto i piedi.
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Cardinal fianco sudest, la via di salita lungo i camminamenti militari
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Un elmo trovato in una trincea
(https://lh4.googleusercontent.com/-TWGr6cRhfrk/UfqmNfi82FI/AAAAAAAASCk/QPMDtKsDlds/s800/traversata_cauriol_busaalta-1915b.jpg)
L'ardita via di salita seguendo labili tracce di sentieri di guerra
Oltrepasso svariate postazioni militari, con resti di baracche, schegge di ogni tipo, palificazioni e reticolati. In alcuni punti il sentiero è franato e bisogna prestare molta attenzione traversando canalini di sfasciumi instabili. Sbuco finalmente in cima, la cresta è affilata con grandi strapiombi verso il Cauriol. Avvisto la croce del Cardinal, che sembra lontanissima.
(https://lh4.googleusercontent.com/-k5gjYaiWneA/Ufow3jl_YXI/AAAAAAAAR1c/IAvdmruZHg8/s800/traversata_cauriol_busaalta-1940.jpg)
Cresta del Cardinal col Cauriol sullo sfondo
Qualche ometto provvidenziale mi aiuta nell’imbroccare i passaggi meno esposti. Dopo aver abbandonato la cresta svariate volte per evitare le esposizioni sui precipizi, arrivo finalmente in vetta al Cardinal 2481, con croce, campanella e libro di vetta.
(https://lh6.googleusercontent.com/-x7E178JD1QM/Ufow6AELCvI/AAAAAAAAR1k/5z3ZyQBWsr8/s800/traversata_cauriol_busaalta-1941.jpg)
Ecco la cima del Cardinal verso nord
(https://lh5.googleusercontent.com/-UuXui6ZWWnA/UfoxQ8aT2TI/AAAAAAAAR2Y/lJKEuN_sNrs/s800/traversata_cauriol_busaalta-1956.jpg)
Postazione militare in vetta al Cardinal con vista sul Cauriol
Breve pausa e sono pronto per ripartire. Ma per dove? Proseguendo sulla cima verso nord vedo che il sentiero, segnato bianco/rosso e attrezzato con cordini, scende per il ripido fianco NO verso il rif. Cauriol. Ma io devo scendere alla forcella, allora torno indietro e scendo dall’erto versante est, abbastanza agevole in cima ma in fondo termina su dei canalini rocciosi, per fortuna dei cordini aiutano a scendere fino alla fine della parete, quindi senza problemi fino alla forcella del Cardinal.
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Discesa dal Cardinal fianco est, l'ultimo tratto nel canalino roccioso è attrezzato con cordini
E adesso? Potrei averne abbastanza e fare un tranquillo rientro al rifugio sul sentiero segnato :) . Ma siccome son en zucòn (testardo ndr), decido di provare a salire anche Busa Alta :) . Il roccioso e verticale fianco sud appare assolutamente inaccessibile. Noto un sentierino in costa che parte della forcella lungo una specie di cengia larga sì e no un metro, che lo attraversa in basso, con sotto il solito “volo” di oltre 100 metri.
(https://lh4.googleusercontent.com/-u0QOZbKR8vg/Ufo0NmZ3c8I/AAAAAAAAR80/qFcfBIudG0Q/s800/traversata_cauriol_busaalta-1872b.jpg)
Il traverso dalla forcella sul fianco sud della Busa Alta Italiana
(https://lh4.googleusercontent.com/-bu4Y501_u-M/UfoxdvZHJRI/AAAAAAAAR2s/kO-7ZjBxh7k/s800/traversata_cauriol_busaalta-1969.jpg)
A sx la cengia a strapiombo di Busa Alta sud che traversa il fianco sud, da fare con molta attenzione. A dx Cima d'Asta
Dopo un largo e aereo traversone che mi porta sul fianco est, sparisce praticamente ogni traccia decente. Proseguo attraversando a intuito il ripido fianco della montagna, e una serie di canalini franosi a imbuto con salto finale. Ogni tanto appare un ometto a indicare la probabile direzione. La traccia appare e scompare, arrivo comunque ad un selletta con trincee e caverne, dove però sparisce in modo definitivo ogni traccia di salita.
(https://lh5.googleusercontent.com/-NYRVBLNn4R0/UfoxhElKOAI/AAAAAAAAR28/RWaHNmESS1k/s800/traversata_cauriol_busaalta-1975.jpg)
Altro ravanamento per salire Busa Alta Italiana
Provo a cercare e seguire qualche camminamento, vagolando avanti e indietro per il costone tra resti di baracche e trincee ma è un casino. Mi trovo a ravanare su per erti canali franosi e malagevoli: incontro ancora caverne, postazioni, schegge di tutti i tipi ovunque, munizioni ancora integre, perfino un elmo arrugginito. Mi imbatto in due sorprendenti iscrizioni nella roccia: una molto grande, sarà alta almeno un metro, è dedicata ai caduti di Busa Alta 1916, l’altra la incontro presso una forcelletta ed è dedicata a Giacomo Morpurgo (http://www.itccarli.it/morpurgo/index.php), sottotenente del VIII Alpini, con la scritta: “Qui cadde combattendo per l’Italia” e la data “6 ottobre 1916” .
Fa impressione pensare che qui in questi luoghi quasi inaccessibili i soldati combattevano e morivano, a centinaia, anzi migliaia, per difendere quattro sassi.
(https://lh6.googleusercontent.com/-SQBPiyn8eYo/UfqgnKDTHzI/AAAAAAAASA0/e2Grut657S0/s800/traversata_cauriol_busaalta-1977.jpg)
Una grande iscrizione dedicata ai caduti di Busa Alta
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Presso una forcelletta su uno strapiombo l'iscrizione dedicata all'alpino Giacomo Morpurgo
Sbuco in un canale più largo e più comodo, e dopo una faticosa salita per sfasciumi esco finalmente sulla cima Busa Alta Italiana 2456. Mi rallegro, ma i patimenti però non sono finiti. La cresta alla Busa Alta, la cima principale di 2513, appare rognosa assai, accidentata e piena di salti di roccia esposti. Riprendo subito la marcia, non vedo l’ora di levarmi da quel casino di precipizi, dirupi, roccioni e canaloni. Cerco di studiare i passaggi meno pericolosi ma la cresta è un bel rebus.
(https://lh3.googleusercontent.com/-W9wBVie_i6Y/UfqgmT5nb0I/AAAAAAAASA0/7v0PmKs6wys/s800/traversata_cauriol_busaalta-1996.jpg)
La rognosa cresta di Busa Alta
(https://lh4.googleusercontent.com/-0ievhq6fbXA/Ufox3PkNu6I/AAAAAAAAR30/RPkV5y_nlgk/s800/traversata_cauriol_busaalta-1998.jpg)
Ogni tanto dei fiori, in questo caso di Saxifraga, ingentiliscono il paesaggio allucinante di rocce e burroni
(https://lh4.googleusercontent.com/-wlwaOubKWE0/UfoxrEoN7FI/AAAAAAAAR3c/XCbGlY90mFU/s800/traversata_cauriol_busaalta-1995b.jpg)
Guardando indietro verso Busa Alta Italiana, a dx la discesa dal Cardinal
Per la fretta, qui sbaglio probabilmente il passaggio più facile che era sul fianco est. Mi trovo invece per cengette e canalini sul versante ovest, ormai non posso e non ho voglia di tornare indietro, insisto e mi infogno su cenge e camminamenti minuscoli ed esposti che traversano il versante decisamente esposto. Arrampico, scendo, salgo di nuovo, torno indietro, sudo come un bue, i bastoncini sempre tra le balle, poi decido di calare di quota per canalini dove si passa a stento. Arrivo fino in fondo sui ghiaioni, per fortuna, quindi risalgo di nuovo verso la cresta sbarrata però da enormi diedri rocciosi. Non so come, ma riesco a trovare per un pelo in un crinalino un passaggio strettissimo verso la cima. Sono salvo! :)
(https://lh3.googleusercontent.com/-2X5Gc_1oTFE/Ufoxj2QpagI/AAAAAAAAR3E/7dt03OgaF1w/s800/traversata_cauriol_busaalta-1986b.jpg)
Il tratto di cresta finale a Busa Alta: in verde il percorso che avrei dovuto fare, in rosso quello che ho fatto per errore incasinandomi :)
(https://lh4.googleusercontent.com/-CNgdQPp-f48/UfqgxG05OUI/AAAAAAAASA0/756Yx8OjyLw/s800/traversata_cauriol_busaalta-2003.jpg)
Marmotta poco sotto cima Busa Alta
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Degli strani tubi su Cima Busa Alta italiana: scoprirò poi trattarsi di "lanciatorpedini Bettica (http://www.armigeridelpiave.it/SELEZIONI/Lanciatorpedini.pdf)", una bombarda che lanciava bombe per aprire varchi nei reticolati
Arrampico ancora con attenzione e quando vedo la croce tiro un mega sospirone di sollievo. Se non fossi riuscito a passare ero quasi rassegnato all’idea di bivaccare e riprendere con calma al mattino dopo :) . Sono finalmente su Cima Busa Alta 2513. Panorama enorme e bellissimo, guardo indietro le cime fatte, mi pare quasi impossibile :)
(https://lh4.googleusercontent.com/-DV65MLthpwY/Ufox3x0WVQI/AAAAAAAAR34/UfRdA9MBpLY/s800/traversata_cauriol_busaalta-2009.jpg)
Cima Busa Alta 2513
E’ però tardino, questo procedere “a tentoni” ha moltiplicato i tempi di percorrenza. Come forze sto ancora benino ma ho finito l’acqua e il crinale verso cima Canzenagol è il solito delirio di rocce e dirupi. Ok ora basta, per oggi ne ho abbastanza. Si torna a valle! Prendo l’interminabile sentiero, stavolta segnato coi soliti segni bianco-rossi, che scende verso il rifugio, con bellissimi camminamenti militari e scalinate ancora perfette dopo quasi 100 anni.
(https://lh4.googleusercontent.com/--KPCq07eWNc/Ufqg1EoxuUI/AAAAAAAASA0/MpHN7V-U-kE/s800/traversata_cauriol_busaalta-2018.jpg)
Le incredibili scalinate di guerra, ancora perfettamente agibili dopo 100 anni
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Sguardo verso Cima Canzenagol, sarà per un'altra volta
(https://lh6.googleusercontent.com/-Rf3L0RWmvR0/UfoyE9FwQ6I/AAAAAAAAR4U/MbSexf15Y8s/s800/traversata_cauriol_busaalta-2027.jpg)
Rotolo di reticolato sotto cima Busa Alta
L’ultima parte del sentiero è un faticoso incedere tra la vegetazione fitta ed erba alta oltre 1 metro, il fondo nascosto dall’erba con sassi viscidi. Prendo anche una storta, la prima della giornata, per fortuna nulla di grave.
(https://lh3.googleusercontent.com/-N-0Ce081yl4/UfoyCX2zfQI/AAAAAAAAR4I/r-y-4dgN8WI/s800/traversata_cauriol_busaalta-2030.jpg)
Rododendro e genziana maggiore
(https://lh3.googleusercontent.com/-BIO7fIPS2FQ/UfoyTYOfPoI/AAAAAAAAR4k/rur_Q6Wg1OI/s800/traversata_cauriol_busaalta-2037.jpg)
L'eterna discesa nella boscaglia da Busa Alta
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Arrivo al rifugio Cauriol
(https://lh5.googleusercontent.com/-AmXBNmfaPOE/UfoyaIw2m0I/AAAAAAAAR44/TfNaIdKSEVg/s800/traversata_cauriol_busaalta-2045.jpg)
Dal fondovalle, ultimo sguardo verso le selvagge vette percorse :)
Alle 19 arrivo al rifugio, sano e salvo anche stavolta. Giro grandioso e bellissimo e, col senno di poi e col fatto che tutto è filato liscio, anche entusiasmante. Sinceramente, se avessi saputo delle difficoltà non so se l’avrei fatto, anche se ora sarebbe tutto enormemente più semplice conoscendo il percorso. Lo consiglierei solo a masochisti e/o ravanatori esperti. Da evitare assolutamente con nebbia, pioggia o pendii bagnati dalla brina. Raccomando eventualmente di fare il percorso sud-nord, assai sconsigliabile nel senso inverso da Busa Alta al Cauriol per via dei pendii troppo ripidi e insidiosi.
Disl. 1400, sviluppo 19 km.
(https://lh4.googleusercontent.com/-ucIBtWUPab8/Ufo5DArFZ1I/AAAAAAAAR9o/Da9Uv_CM0r0/s800/track.jpg)
Il percorso
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Ma 'ndo vat lazaron di un incosciente!!?? Hai baciato il suolo (lontan dale boaze) al ritorno al Sadole??
Non commento la parte fotografica, quella è esauriente, come sempre, mentre per il resto metto solo un bel pollice verso.
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Ma 'ndo vat lazaron di un incosciente!!?? Hai baciato il suolo (lontan dale boaze) al ritorno al Sadole??
Non commento la parte fotografica, quella è esauriente, come sempre, mentre per il resto metto solo un bel pollice verso.
ma perché?
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ma perché?
Come "ma perchè?"? E lo domandi pure?
Complimenti per la epica cavalcata, ho percorso due volte la cresta del Cardinal e conosco bene la sua difficoltà. Mi pare di capire che la salita alla Busa alta sia anche più impegnativa. Se come dici più volte tu stesso hai preso il giro sottogamba (è veramente così?), ti va fatta anche una solenne tirata d'orecchi, soprattutto per essere partito da solo. La tua relazione è come un thriller dove il "lieto fine" è enfatizzato dal megasospirone finale che ho spiritualmente condiviso.
Dirti "brao!" sarebbe un invito all'imprudenza. Non te lo dico.
braoooo!
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ma perché?
Ma come perchè? Ti sembrano posti dove ravanare?? Te la sia cavata perchè in fondo non sei proprio malaccio ::).... :).....ma rischiare la pellaccia perchè non si conosce bene il percorso...
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Conoscendo i posti ( un pò ) non posso che rimanere a bocca aperta per il giro che hai fatto :o, per le foto...............sorvolo! :)
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«rischiare la pellaccia» mi pare eccessivo dai. Giro difficile ma tuttosommato sempre sottocontrollo. Certo l'ho affrontato un po' troppo alla leggera quindi la tirata d'orecchi ci può stare :). Comunque sí ho trovato piú difficile il tratto di cresta di Busa Alta piuttosto che il Cardinal. Certo se tutto il percorso fosse messo in sicurezza sarebbe un'attrazione turistica eccezionale per il grande valore storico e anche paesaggistico, molto piú bello di Pasubio o Ortigara per dire. La serie di caverne degli alpini sul Cardinal credo sia un unicum nell'arco alpino.
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«rischiare la pellaccia» mi pare eccessivo dai. Giro difficile ma tuttosommato sempre sottocontrollo.
beh insomma guardando certi passaggi su cengia o costone non sembra proprio na monada...c'è gente che si è ammazzata con molto meno... bastava uno scivolone e una botta in testa e potevi rimanere lì senza che nessuno (?) sapesse dove eri andato a incasinarti...
l'avesse fatto qualcun'altro non gli avresti risaprmiato uno dei tuoi famosi caziatoni! ::)
bell'esempio! :o :o ;D
cmq al di là di questo sono cime affascinanti e selvagge....interessanti i resti di guerra e le iscrizioni...la Busa Alta l'ho fatta ed è veramente bella...
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beh insomma guardando certi passaggi su cengia o costone non sembra proprio na monada...c'è gente che si è ammazzata con molto meno... bastava uno scivolone e una botta in testa e potevi rimanere lì senza che nessuno (?) sapesse dove eri andato a incasinarti...
l'avesse fatto qualcun'altro non gli avresti risaprmiato uno dei tuoi famosi caziatoni! ::)
bell'esempio! :o :o ;D
cmq al di là di questo sono cime affascinanti e selvagge....interessanti i resti di guerra e le iscrizioni...la Busa Alta l'ho fatta ed è veramente bella...
;D ;D ;D gran cazziatone PAM!!!!
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Bel giretto :) Originale e oserei dire irripetibile, almeno per la maggioranza dei frequentatori del forum ;)
Qualche notizia l' avresti potuta trovare qui http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php/topic,6068.0.html (http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php/topic,6068.0.html)
Oppure chiedere ! La zona la conosco abbastanza bene ::)
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Che dire? ;D Traversata ardita e sicuramente irripetibile, almeno per me.... Le cengette erbose, tratti esposti non assicurati..... anche NO!! Complimentissimi Agh per la scelta dell'itinerario anche se effettivamente ti sei preso dei bei rischi lassù
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Un po ardito (te va in serca eh...?!) ma meraviglioso giro.
Il povero Morpurgo riposa in pace giù in Caoria....
http://www.itccarli.it/morpurgo/index.php (http://www.itccarli.it/morpurgo/index.php) :'(
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Che dire? ;D Traversata ardita e sicuramente irripetibile, almeno per me.... Le cengette erbose, tratti esposti non assicurati..... anche NO!! Complimentissimi Agh per la scelta dell'itinerario anche se effettivamente ti sei preso dei bei rischi lassù
ribadisco la difficoltà maggiore è fare il percorso la prima volta, non sapendo dove andare e quindi rischiano di infognarsi in situazioni poco simpatiche o pericolose visto che la zona è zeppa di baratri-precipizi. Una ripetizione ora sarebbe molto più semplice, pur restano ovviamente un giro abbastanza impegnativo :)
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Ciao Agh, ho letto attentamente la relazione, non capisco un paio di cose, innanzitutto complimenti, a vedere quelle foto e quei passaggi non sò neanche io se riuscirei ad inerpicarmi così :)!!
Cmq, tu sei partito dal Rif Cauriol e hai fatto subito la via Austriaca, per scendere non potevi fare la via Italiana e poi alla Forcella salire per il Cardinal?
Ribadisco che io non ho mai percorso quelle zone quindi non sò minimamente come siano i percorsi e il paesaggio, ma il mio giro vorrebbe essere, Cauriol, Cardinal , poi Busa Alta se avanza tempo!!
Per Busa Alta, non c'è un sentiero che sale? o è sempre e solo ravanaggio?
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Negli ultimi due anni mi sono buttato a pesce nell’arrampicata libera perché mi permette di fare due cose che mi piacciono da morire: vivere l’ambiente da vicino e emozionarmi al massimo ripetendo vie talmente ardite che fino a qualche anno fa, sognavo solo sfogliando le riviste di settore.
Però non sono un estremista e appena trovo uno spazietto che si addice, torno là, dove mi sento a mio agio, come a casa e ritaglio una gita in Lagorai, così, per rimettere a posto la testa e il cuore.
Se poi, come spesso succede, in forum qualcuno mi suggerisce qualche spunto interessante, solo guardando le foto, desidero……e voglio andarci anch’io, come un bambino che guarda un giocattolo nella vetrina del negozio.
Ed eccoci. Quante volte ho salito in estate e inverno il Cauriol negli ultimi 10 anni? Almeno 8 volte. Le ultime due con neve ottima. E ogni volta che dalla selletta Carteri o dalla malga Laghetti (perché io “veneto” salgo quasi sempre dal versante del Vanoi), guardo il Cardinal, mi chiedo: ma perché non sono mai salito su quella cima? Perché nelle mappe non ci sono sentieri che aggirano tutto il gruppo? Perché durante le mie translagorai ho dovuto sempre fare il su e giù al rifugio? E quante volte al rifugio Cauriol leggendo quelle targhe affisse all’ingresso ho pensato….ma questa benedetta prima linea sarà ancora tracciata?
Insomma L’attrazione è sempre stata forte. Mi mancava solo una spintina ecco. Grazie AGH.
Mercoledi sono partito alle 5 col socio e alle 7 circa eravamo già in bosco sopra il Refavaie lanciati a vista verso cima Cauriol in direzione malga Laghetti. Tutto il bosco in zona Laghetti risulta “privato” e sopra i 1600 ci sono parecchi finferli nonostante il secco. Molti cartelli avvertono “vietato raccogliere”. Cartelli del fantomatico sentiero n.320 invece neanche l’ombra. Tiriamo su dritti. Caldo becco. Alla forcella sotto i crozzi del Cauriol, primo spuntino e studio mappa. Effettivamente non c’è molto da studiare. Dalla forcella in poi verso la dorsale sud del Cardinal iniziano subito resti di baraccamenti e la mulattiera è intuibile. Appena si attraversa sul lato sud, tra le rovine, l’accesso di alcune gallerie di ricovero degli alpini del Batt. Arvenis. Che lavorasso!!! Non so quanto reggeranno sotto il peso degli enormi sfasciumi. Curiosiamo un po. Saliamo sempre in mezza cresta tra le pietre e i ruderi e in diverse occasioni, indecisi sulla direzione, torniamo indietro. Alcuni passaggetti veramente esposti poi un costoncino erboso molto ripido ci porta sulla cresta (le tue foto AGH sono state molto di aiuto).
La cresta del Cardinal è piuttosto lunga e si arriva alla croce non prima di aver oltrepassato e curiosato in diverse postazioni in caverna. Occorre piede fermo e sicuro. Dalla cima, un sentierino poco frequentato, attraverso il costone orientale, ci porta alla forcella Cardinal. Altra merendina.
Dalla forcella, una cengetta erbosa (che i belumat chiamerebbero “viaz”), aggira in senso antiorario il massiccio della Busa Alta. Dopo il primo costone, il cd sentiero (che bisogna sempre indovinare) tira sempre più verso la cima e ci arriviamo verso le 4. Lo sviluppo della cresta della Busa Alta è un casino di salti e dirupi! In un paio di occasione abbiamo addirittura pensato di organizzare delle doppie per calarci ma era solo stanchezza... Studiando con calma i passaggi e avendo poi deciso di fare sosta per la notte al Coldosè, ce la siamo presa comoda. Arrivare alla croce della Busa Alta e procedere fino alla dorsale del Cadinon che segue naturalmente, non è stata proprio una passeggiata. L’ultimo tratto in discesa nel sentierino che porta alla forcella coldosè (il mitico 349 TLG), lo abbiamo percorso in silenzio ovvero in uno stato di trance psicologica dovuta a stanchezza cronica e sete infernale perché acqua finita due ore prima.
Arrivo al bivacco verso le 19.00 circa. Acceso subito il fuoco e riempito la pentola per una pasta (mezzo chilo). Ore 21.00 in branda non poco indolenziti.
Ore 6 sveglia e rientro al refavaie.
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Traversata entusiasmante della quale mi manca il tratto forc. Busa alta (cima BA) - Canzenagol. Anni fa scesi dalla BA alla forcella omonima, ma sul versante Sadole, un po' arrischiando.
Se ho capito bene e hai fatto pure tutta la cresta fino al Cadinon, i complimenti sono d'obbligo.
Un chiarimento. La discesa dalla cima del Cardinal avviene su sentiero segnato, non semplice, c'è qualche infisso (un mesetto fa là è caduto fatalmente un escursionista). Il sentiero termina alla forc. di BUSA ALTA, mentre per me la forc. del Cardinal è quella da dove sei partito, tra Cauriol e Cardinal.
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La discesa dalla cima del Cardinal avviene su sentiero segnato, non semplice, c'è qualche infisso (un mesetto fa là è caduto fatalmente un escursionista).
io avevo capito che era caduto sull'altro versante, quello ovest... (verso il rif. Cauriol), anch'esso sentiero segnato e dove ho intravisto anche dei cordini. Tratto che non ho percorso poiché sono sceso dal versante est
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Si, un pochino di follia ci vuole.
Il sentiero che scende dal Cardinal nel versante orientale e finisce alla forcella, fa abbastanza schifetto. Il tratto più ripido dalla cima in giù è segnato bene ma pare bombardato da poco. Erbaccia sassi e buche non agevolano la discesa. Il secondo tratto passa un lungo diedro servito da credo 8 tratti di fune metallica. Poi un rettilineo in piano fino alla forcella. Cardinal o Busa Alta? La Kompass da buona la prima e la forcella da cui sono partito resta innominata. Il dubbio è venuto anche a me.
Il sentiero che scende al rif. Cauriol non l'ho mai fatto. Nella carta Tabacco, a differenza della Kompass, non compare neanche.
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Alcuni passaggetti veramente esposti poi un costoncino erboso molto ripido ci porta sulla cresta (le tue foto AGH sono state molto di aiuto).
bene sono molto contento :) Non avevo pensato alla possibilità di fermarmi al Coldosè. Certo se mi fossi informato meglio prima di partire invece di andate allo sbaraglio e non avessi "sprecato" un sacco di tempo a cercare i vari passaggi, avrei potuto probabilmente farcela e tornare giù al Cauriol. Canzenagol e Cadinon comunque sono solo rimandati :)))
PS: non ho capito se siete saliti su cima Cauriol e da dove siete discesi... io ero convinto che si potesse fare la cresta est ma onestamente mi pareva un suicidio. Quindi sono disceso sulla falsariga del "sentiero degli alpini", quello che vien su diretto dalla Malga Laghetti (non segnato a volte sulle carte)
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Cmq, tu sei partito dal Rif Cauriol e hai fatto subito la via Austriaca, per scendere non potevi fare la via Italiana e poi alla Forcella salire per il Cardinal?
Ribadisco che io non ho mai percorso quelle zone quindi non sò minimamente come siano i percorsi e il paesaggio, ma il mio giro vorrebbe essere, Cauriol, Cardinal , poi Busa Alta se avanza tempo!!
Per Busa Alta, non c'è un sentiero che sale? o è sempre e solo ravanaggio?
sono partito con la convinzione (sbagliata) che la cresta est del Cauriol fosse fattibile in discesa. Sono quindi disceso direttamente per il versante sud che è già abbastanza rognoso di suo. Non mi conveniva tornare indietro alla forc. Carteri, scendere dalla via Italiana e poi fare tutto il traversone che è rognoso e con salti di roccia.
Dal Cardinal a Busa Alta ci sono solo sentieri militari (se li trovi ;D). A Busa alta c'è un sentiero sat (349) che viene su dal Rif. Cauriol, che è quello che ho fatto in discesa (eterna)
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PS: non ho capito se siete saliti su cima Cauriol e da dove siete discesi... io ero convinto che si potesse fare la cresta est ma onestamente mi pareva un suicidio. Quindi sono disceso sulla falsariga del "sentiero degli alpini", quello che vien su diretto dalla Malga Laghetti (non segnato a volte sulle carte)
Saliti dal Refavaie, volevamo farci un dritto fino a sotto i crozzi del Cauriol e così abbiam fatto. Il sentiero degli alpini, secondo me, è un insieme di sentieri che mettevano in comunicazione i vari accampamenti dislocati nella zona Laghetti. Se si va ben fuoripista, si scorgono diversi resti di baraccamenti oramai quasi "digeriti" dal bosco.
Di questi accampamenti nelle zone Capriolo e Laghetti, ne fa ampia descrizione il Ten. Paolo Monelli nel suo "le scarpe al sole" che ovviamente leggendo, ho incrociato con le mappe... ::)
Dalla forcella a est del Cauriol abbiamo studiato il costone infernale e ci siamo chiesti: come poteva scendere AGH da lì? Solo calandosi con 3/4 doppie da 60 mt... ;D
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Porto il mio contributo a questa interessante discussione.
Ho fatto alcuni anni fa il tratto forc. Cardinal (ribadisco che per me la forcella tra Busa alta e Cardinal è la f. di Busa alta, quella tra Cardinal e Cauriol è la f. del Cardinal, il pendio pietroso a sud, verso Refavaie è chiamata "busa del Cardinal") - f. Busa alta, e ho pure messo la relazione che trovate qui: http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php/topic,4854.0.html (http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php/topic,4854.0.html)
Il sentiero dal Cardinal alla f. Busa alta è il sentiero "ufficiale", per quanto schifosetto, come dice Enry. Ho notizie di un altro caduto, parecchi anni fa, su quel pendìo esposto. L'altro, che scende lungo il versante nord-ovest, lato Sadole, è stato aperto non moltissimi anni fa.
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Saliti dal Refavaie, volevamo farci un dritto fino a sotto i crozzi del Cauriol e così abbiam fatto.
ma che sono 'sti "crozzi del cauriol"? Siete saliti fino alla cima o no?O siete saliti fino a un certo punto e poi avete tagliato verso la forcella a est?
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Ho fatto alcuni anni fa il tratto forc. Cardinal (ribadisco che per me la forcella tra Busa alta e Cardinal è la f. di Busa alta, quella tra Cardinal e Cauriol è la f. del Cardinal, il pendio pietroso a sud, verso Refavaie è chiamata "busa del Cardinal")
Bornancini, vanoiano doc e profondo conoscitore della zona, che era iscritto qui, mi aveva detto di un errore sulle mappe, ora però non ricordo esattamente ma penso abbia ragione tu
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No, niente cima.
Dai laghetti in su fin dove si poteva, poi aggirato il torrione di cima e raggiunta la forcella tra il Cauriol e il Cardinal
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Bornancini, vanoiano doc e profondo conoscitore della zona, che era iscritto qui, mi aveva detto di un errore sulle mappe, ora però non ricordo esattamente ma penso abbia ragione tu
Ma davvero Bornancini è vanoiano doc? Il suo non mi pare un cognome del Vanoi.
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No, niente cima.
Dai laghetti in su fin dove si poteva, poi aggirato il torrione di cima e raggiunta la forcella tra il Cauriol e il Cardinal
ah ora ho capito, mi interessava sapere una vs. eventuale ipotetica discesa sul lato est del Cauriol, che però mi è sembrato impraticabile, perlomeno in discesa.
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Ma davvero Bornancini è vanoiano doc? Il suo non mi pare un cognome del Vanoi.
oddio, non so se è proprio nato lì, ma di sicuro mi pare che conosca le zone a menadito :)
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Arrivare alla croce della Busa Alta e procedere fino alla dorsale del Cadinon che segue naturalmente, non è stata proprio una passeggiata.
potresti indicarmi sommariamente su una mappa il percorso fatto?
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Si vede che posto poco.
Non sono ancora in grado di ridurre le dimensioni di una foto senza disintegrarla... :(
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Agh! Hai visto che Enry ha trovato il modo di salire al Canzenagol senza pasticci? ;)
Bravo Enry!!
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Percorsa la cresta est del Cauriol, si sale direttamente dalla forcella fra il Cauriol e il Cardinal (così non sbaglio con i toponimi ;)).
La ritengo però poco consigliabile, sicuramente da non percorrere in discesa.
Dalla cima del Cauriol penso che la via più diretta sia scendere per la via Austriaca fino alla base delle rocce e poi tagliare in direzione della forcella incriminata sfruttando una traccia quasi invisibile, a dire il vero, ma abbastanza istintiva.
Enry, è difficile che tu non abbia incrociato il sent. 302, da dovunque tu sia salito lo devi aver calpestato: percorre il periplo del Cauriol su tutto il lato sud....
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Incuriosito anche da questo post, domenica sono stato sul Cauriol (2494m) da Refavaie (1100m) percorrendo il sentiero degli Alpini. Vi segnalo alcune imprecisioni nella segnatura e indicazione di tale sentiero, onde evitare di perderlo, come successo sia a noi che ad altre persone incontrate. Già alla partenza mancano del tutto le indicazioni per la mulattiera che va a malga Laghetti, che comunque si individua facilmente che sale a sinistra dopo il primo tornante della strada, prima di arrivare ai prati. Poi si prosegue tranquilli fino all’inizio della malga, dove c’è un cartello che vi devia a destra, dove non si vede più nessuna traccia. Meglio arrivare alla malga dalla strada, passare proprio tra gli edifici e proseguire per la ripida strada dove ricompaiono i segnali (picchetti o segni tricolori). Si va tranquilli fino ad un bivio che segnala a sinistra una chiesetta degli Alpini, ma non dice a che distanza. La chiesetta è proprio lì a sinistra, solo che non si vede bene perché si tratta di un rudere della Grande Guerra, ma per chi non lo sa, come me, si corre il rischio di non visitarla neanche per paura di allontanarsi troppo dal sentiero. Dopo un po’ si arriva al bivio con il 302 e qui sono dolori perché non è indicato da che parte prosegue il sentiero degli Alpini: a DX? a SX? dritti? Cerco un po’ ma non si capisce, quindi vado a destra ma mi rendo conto che bisogna salire e a panza salgo verso sinistra e lo riprendo più in alto, quindi deduco che al bivio bisognerebbe svoltare a sinistra! Da qui si sale senza più difficoltà, solo in un canale ghiaioso si perdono un po’ i segni, che si mantengono comunque sulla sinistra del canale per chi sale. Noi lo abbiamo tenuto, ma altri tre incontrati dopo, lo avevano perso proprio qui e stavano salendo al Cauriol senza sentiero da SUD, per fortuna che li ho incontrati e fatti tornare sul sentiero. Dalla cima sono sceso un tratto per lo stesso sentiero di salita e, seguendo le indicazioni di Agh, sono risalito sul Cardinal (2468m). Da qui sono sceso per il sentiero del versante Est fino alla fine dei cordini, poi in libera giù per il vallone fino ad incontrare di nuovo il 302. Rientro a Refavaie per il 339 di Coldosè. Per la salita ci ho messo 3.40’.
(http://3.bp.blogspot.com/-M4sq4SY8kAc/Va1W1FcVvSI/AAAAAAAAIxg/LWx5Geu_vlI/s1600/IMG_5980.jpg)
cima d'Asta
(http://1.bp.blogspot.com/-hCPMSV71yK4/Va1W0peiksI/AAAAAAAAIxc/AtYks43gtsQ/s1600/IMG_5987.jpg)
malga Laghetti
(http://2.bp.blogspot.com/-niJBGBv8LVw/Va1W4P_SF_I/AAAAAAAAIx4/VayIwavdMVg/s1600/IMG_6001.jpg)
bivio Sentiero degli Alpini col 302
(http://2.bp.blogspot.com/-chCnlgTD6Xo/Va1W6XDJAWI/AAAAAAAAIyI/x5gZPzgJhz0/s1600/IMG_6007.jpg)
salita al Cauriol
(http://3.bp.blogspot.com/-i6wBBjycIvE/Va1W8R6topI/AAAAAAAAIyY/dTVVDyVLG_o/s1600/IMG_6015.jpg)
la valanga del 2014
(http://4.bp.blogspot.com/-Ak0JNfbRqHU/Va1W9297tGI/AAAAAAAAIyg/knDLxvmdPCk/s1600/IMG_6017.jpg)
vetta del Cauriol
(http://4.bp.blogspot.com/-ULq3TajzA8g/Va1W-719WVI/AAAAAAAAIyo/eI4eGPjELec/s1600/IMG_6026.jpg)
Cardinal dal Cauriol
(http://4.bp.blogspot.com/-0dO4caklmRc/Va1XANVfQvI/AAAAAAAAIyw/hRulVx5-pPk/s1600/IMG_6038.jpg)
resti di guerra sul Cardinal
(http://3.bp.blogspot.com/-VZOJWFA_TB4/Va1XApTts0I/AAAAAAAAIy0/qrYWTIddR0s/s1600/IMG_6044.jpg)
vetta del Cardinal
(http://2.bp.blogspot.com/-9Z76GbVOKVY/Va1XBHh1ykI/AAAAAAAAIy8/MAkpAsN1pJA/s1600/IMG_6046.jpg)
Cauriol dal Cardinal
(http://1.bp.blogspot.com/-mr83zjhvpdM/Va1XCZy3W0I/AAAAAAAAIzI/HHVdGJBw25Q/s1600/IMG_6048.jpg)
vallone della discesa
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io sono salito varie volte da diversi versanti, incluso quello da refavaie: all'epoca, q ualche anno fa, non avevo avuto problemi a trovare il sentiero degli alpini salendo da Malga Laghetti. Piu di recente invece, quando ho fatto la traversata e sono sceso dal Cauriol (un po' a panza all'inizio perché credevo fosse possibile scendere dal versante est, ho visto che il sentiero verso metà si perde... forse la valanga se l'è portato via qua e là...
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Il sentiero 320 da Refavaie alla malga Laghetti è stato dirottato un poco più avanti, poco prima del ponte sul Coldosè, anche se il "vecchio" è comunque agibile, nonostante un tratto franoso; a malga Laghetti c' è il sentiero che attraversa il prato, ma adesso c' è l' erba altissima, ed effettivamente conviene fare il giro per la strada fino alla malga.
Per la chiesetta degli Alpini è in programma una ricostruzione, rimarrà così ancora per poco :)
Domenica c' era parecchia gente in giro....se andavi ancora un poco più avanti forse ci incrociavamo :)
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grazie Angela per le info, ho visto scendendo che il sentiero degli alpini era indicato lungo la strada per malga Laghetti, ma del 320 non ho visto traccia. Spero comunque sia solo una disposizione provvisoria, la mulattiera è molto bella (a parte la frana) e sarebbe da mantenere.
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Aggiungo la mia piccola esperienza sul Cauriol vista da un punto di vista un po' diverso forse..
Non è solo una montagna e quelli che porta non sono solo i segni della guerra. Del Cauriol, ho letto molto.. storia, storie, uomini, gesta, commemorazioni e attività. Alcune di queste pagine sono di Giacomo, un radioamatore come me, ma anche uno dei miei primi istruttori alle prime esperienze CAI.
Conclusa l'ultima pagina di ciò che stavo leggendo, sono rimasto qualche momento a sfogliare le vecchie immagini e tra queste una rappresentazione del Cauriol alle battute finali d'assedio e conquista del 27 agosto 1916 apparsa su "La Domenica del Corriere" e con questa tutte le riflessioni che questa pagine di storia e di guerra portano con se.
Ci stavo pensando da tempo ed avevo condiviso il proposito anche con altri appassionati, ma in quel momento, all'improvviso mi è venuto il classico pensiero "sì dai... andiamo!".
Qualche ora di sonno, poi alle 4 di notte una sveglia che non ha neppure fatto a tempo a suonare, qualche preparativo sia per la radio, ma soprattutto per l'equipaggiamento montano minimale per una solitaria che avrebbe dovuto tenere conto delle previsioni meteo piovose dalle ore centrali, il periodo e la zona poco frequentata.
Dopo qualche digressione fotografica, sono salito fino al Rifugio Cauriol e da qui inizia la salita a piedi. Pur avvicinandomi da nord, opto per aggirare la cima salendo "via italiana" per poi scendere dalla "via austriaca".
Inizia quindi l'escursione che porta al Passo Sadole (2066) con cui completo il primo dislivello di 466 mt.
L'accesso al versante italiano dal passo sale in costa lungo il fianco del Piccolo Cauriol fino a raggiungere l'imbocco della stretta e ripida valletta "Busa della Neve" che sale proprio tra le due cime del Cauriol.
Qui la salita si fa impegnativa, senza mai un momento di tregua fino alla Selletta Carteri o Selletta DeCet (2350 mt) in ricordo di un sottoufficiale ed un alpino caduti qui nel 1916. Salendo questa stretta e ripida valletta posso solo lontanamente immaginare le difficoltà affrontate dai soldati italiani nel salire alla conquista della cima sotto il fuoco e bombardamento nemico. Difficile immaginarlo ma ci provo in rispetto a quanti sono rimasti lungo quel pendio. Senza entrare sull'argomento dei perché e delle ragioni, qui tantissimi sono morti. Punto!
Alla selletta si ricongiungono le vie italiana e austriaca e da qui inizia la salita al tratto finale del Cauriol che a tratti si fa un po' esposta e merita quindi qualche attenzione. In vetta, superato il restante dislivello di 428 mt dal Passo e 144 dalla selletta, sono arrivato in vetta del Cauriol adi 2494 mt.
La cima, alla croce, riporta tra le rocce molte targhe ed iscrizioni commemorative.
Con rispetto, preparo la stazione radio su di una roccia vicina ed inizio ad innalzare la lunga canna da pesca che terrà sollevata l'antenna auto costruita.
Tempo di accendere la radio, la temperatura di abbassa a meno di 10 gradi, la perturbazione che doveva portar pioggia mi sta dicendo che sta per arrivare anche lì da me.
Dopo il primo collegamento, per la legge du Murphy, inizia infatti la piovere, prima in stile londinese, poi prendere tratti più nostrani. Vista la consistenza nuvolosa e acquosa, rimango in attività pur rimanendo pronto a smontare rapidamente.
Pioggia e freddo non impediscono di ammirare tutto attorno. Accidenti che bello, vien voglia di salire in ogni cima.
Dal punto di vista radio, con soli pochi watt ho raggiunto molti Paesi lontani, ma questo poco importa qui, è solo un'altra passione nella passione.
Superato il tempo massimo previsto, ho chiuso le trasmissioni e smontato tutto, iniziando la discesa, questa volta lungo la "via austriaca", uno spacca gambe alternativo alla salita ed un cambio di scenario più introspettivo della salita fino a ricongiungere in bivio iniziale da cui ho ripreso il tratto percorso al mattino.
Al rientro, merita una sosta al Rifugio Cauriol. Oltre alle cose buone da mangiare, un ampia raccolta di fotografie e cimeli originali ritrovati lungo le trincee permette di ripensare a cosa abbia significato vivere e combattere in questa zona montana attorno al 1916.
Questo è un angolo dei Lagorai poco frequentato ed il periodo di fine agosto l'ha accentuato. Un'attivazione totalmente in solitaria interrotta solo a bassa quota incrociando la forestale e tre altri escursionisti, per il resto soltanto io, le montagne, la radio, qualche marmotta incuriosita ed una famigliola di pecore disperse o semplicemente in gita.
[30 agosto 2014]
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Quanche informazione in più su radio, antenne e collegamenti fatti?
73 iw6bff
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Senza parole!! Sei un po' un pazzoide eh ;D però i panorami sono spettacolari! Foto splendide, come sempre :) tu sì che sai rendere giustizia alla bellezza surreale dei Lagorai!
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Quanche informazione in più su radio, antenne e collegamenti fatti?
73 iw6bff
Classicissimo Yaesu FT-817, antenna filare Norcal Doublet (fantastico rendimento in soli 150 grammi totali), canna da pesca, balun, e tuner Elecraft T1. Malgrado meteo e difficoltà a farsi sentire, collegai un po' di paesi europei, il contatto più lontano fu in Scozia, se non ricordo male.
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Ciao, sono capitato in questa vecchia relazione mentre studiavo alcuni percorsi a tema Grande Guerra. Volevo condividere con voi questa fotografia che ho trovato su europeana.eu
https://www.europeana.eu/it/item/2020601/https___1914_1918_europeana_eu_contributions_4119 (https://www.europeana.eu/it/item/2020601/https___1914_1918_europeana_eu_contributions_4119)
(https://i.ibb.co/YhbrxSj/Europeana-eu-2020601-https-1914-1918-europeana-eu-contributions-4119-dae3809c81a97080cd32dd567580730.jpg) (https://ibb.co/njRWFyk)
Mi piacerebbe andare sul posto l'estate prossima e ri-fotografare questo luogo dalla stessa angolatura.
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si grazie, le foto d'epoca si trovano in abbondanza sui siti come europena o bildarchiv
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Ciao, la prossima estate mi piacerebbe visitare la zona della forcella tra Cauriol e Cardinal, per vedere i resti della Grande Guerra, nello specifico le gallerie degli alpini fotografate in questa relazione (o almeno quella del comando).
Sapete suggerirmi il percorso migliore? Dalla cartina che ho sotto mano vedo che dovrebbe esiste un sentiero non numerato che si stacca dalla via Austriaca e raggiunge la forcella. Una volta arrivato alla forcella, se ho capito bene, devo muovermi per tracce sul versante sud/sud-est. Giusto?
Leggendo la relazione pare che i passaggi più "arditi" siano più avanti lungo il percorso, salendo alla Cima del Cardinal, giusto?
Grazie
(https://i.ibb.co/CtMkf2d/IMG-20241229-124858958.jpg) (https://ibb.co/z57yzJc)
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Posso mandarti una relazione che avevo trovato in rete a suo tempo.
Salita non semplicissima. Su co' le recie!
Ciao.
Pian
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Grazie mille. Come dicevo a me interessa arrivare solo alle prime gallerie, poi posso fare dietro-front. A leggere da quello che mi hai mandato sembra che le difficoltà vere inizino dopo.
grazie mille :)
non sono molto pratico di questa zona di Lagorai, di solito mi sono tenuto sempre a ovest di cima Stellune, o più a sud...oppure all'estremo est del Colbricon
ciao