Autore Topic: [LAGORAI - CIMA D'ASTA] Cimon di Busa Grana m 2510  (Letto 3611 volte)

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Offline AGH

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Panoramica da Cimon di Busa Grana verso la testata di Val delle Stue

Di questa bella e panoramica cima si trovano pochissime notizie in rete. In sostanza non la fa nessuno, perché è "fuori mano" e non ci sono sentieri ufficiale. Ottimo per noi  ;D

Attendati nei pressi di Malga Tuschere, partiamo all'attacco percorrendo il sentiero 322 per il Lago delle Stellune, che si si presenta col consueto splendore. Non abbiamo idea di dove e come salire alla cima di Busa Grana, improvviseremo come al solito :) O meglio l'idea sarebbe di fare la lunga cresta che abbiamo osservato e studiato da lontano. Dal Lago delle Stellune guadagnamo quindi la Forcella di Val Moena, con grandiosa vista sulla valle omonima. Ci rendiamo però subito conto che la cresta è tutt'altro che banale, come si poteva supporre osservando il suo versante sud. Ci sono degli imponenti roccioni che si susseguono in cresta, con versanti esposti e rognosi. Anche volendo evitarli, il versante sud è impervio e con numerose pietraie da attraversare, che richiederebbero molto tempo.

Torniamo allora sui nostri passi, scendiamo dalla forcella val moena e prendiamo una traccia sul lato sud che avevamo avvistato osservando la cresta da lontano. Questa traccia ci permette di tagliare il costone da sotto, sulla parte erbosa, bypassare i roccioni e sopratttuto il temibile Cimon del Terzo, un ammasso giagantesco di rocce che ci appare decisamente poco praticabile.

Seguiamo il sentiero, un po' vago ma bellissimo, che si inoltra verso il Cimon di Busa Grana con le grandiose visioni della Val delle Stue, col lago delle Stellune in testata e l'inconfondibile piramide di Cima Stellune che domina il paesaggio. Arriviamo all'insellatura sotto il Cimon del Terzo, qui il sentiero praticamente scompare. Con un certo stupore vediamo sotto di noi due tizi, che si aggirano spaesati tra le crode... poi scompaiono dietro un costone. Sono le due uniche persone incontrate durante la giornata.

Dalla sella ci sono due vaghe tracce, una bassa e una alta. Noi seguiamo per un po' quella alta, che poi si perde, ma non importa. Ormai vediamo il canalino che abbiamo deciso di risalire per sbucare in cresta a ridosso del Cimon. Così facciamo, salendo un'erta notevole dove bisogna fare attenzione a non scivolare. In mezz'oretta siamo fuori, in cresta, ci giriamo verso il Cimon del Terzo e ci diciamo che abbiamo fatto benissimo ad evitarlo. Passare di là sarebbe stato un calvario. Ora proseguiamo per la bella e spettacolare dorsale fin sotto Cimon di Busa Grana, che ci appare, pure questo, più rognoso di quel che sembrava. La salita avviene per la ripida cresta sud est per roccette, a tratti esposte, praticamente un 1° grado su e su, badando bene a dove si mettono i piedini per non volare di sotto.

Arriviamo in cima, con una grande croce in legno, un panorama grandioso e sconfinato da levare il fiato. Verso nord si apre la fantastica conca del Forame, col laghetto omonimo, verso sud la grande val delle Stue circondata da cime famigliari: Stellune, il Montalon, Cima delle Buse, più a ovest vediamo il Ziolera....

Dopo una sosta, le foto di rito e la bollinatura del libro di vetta, iniziamo il rientro, proseguendo per la bella e panoramica cresta, stavolta più facile. Dobbiamo trovare un canalone per buttarci giù e rientrare a Malga Cazzorga. Raggiungiamo il Cimon di Busa Bella e ci si apre un ripidissimo canalone erboso, segnato da frane. Andiamo. Caliamo con prudenza, è davvero ripido, e scivolare sull'erba vuol dire andare giù come un missile per qualche centinaio di metri. Duecento metri sotto, tagliamo un canalone alluvionale e raggiungiamo un pascolo di vacche. Qui intercettiamo la mulattiera che scende a Malga Stue Bassa, che però ha un bivio che rientra, dopo un lunghissimo traverso, a Malga Cazzorga. Finalmente possiamo riposare le caviglie le ginocchia! Alla malga facciamo una breve sosta, visitiamo il bivacco, bruttino e disadorno.

Ora l'ultima faticata, da Malga Cazzorga col 362 risaliamo verso forcella Montalon e quindi all'agognato campo base della tenda :))

Nella foto: salita (a dx) e discesa nel tratto di cresta al Cimon di Busa Grana
« Ultima modifica: 17/03/2015 10:15 da AGH »
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Offline Claudia

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Re: [LAGORAI] Cimon di Busa Grana m 2510
« Risposta #1 il: 09/08/2008 12:26 »
Ti invidio un pò... Dev'esser bella una tenda "campo base" da cui spostarsi attorno... Bel giro!

Offline AGH

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Re: [LAGORAI] Cimon di Busa Grana m 2510
« Risposta #2 il: 09/08/2008 12:42 »
Ti invidio un pò... Dev'esser bella una tenda "campo base" da cui spostarsi attorno... Bel giro!

si molto, ho uno sfracello di foto, ne metterò un poche :)
Ma poi perché invidia? Lo può fare chiunque... :)
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