GIM - Girovagando in Montagna in Trentino

E' ora di inaugurare la tenda. Il meteo è favorevole. Si và  

Sabato sera abbiamo raggiunto la Val Campelle e siamo partiti alle 18:30 (maledette le code in autostrada...) da Ponte Conseria 1468m per il nostro giro-avventura in Lagorai.

Parcheggiamo la macchina e ci vestiamo ben bene: Rad ha ragione, fa proprio freschino! Risalendo il ripido sentierino 326 nel bosco questo fresco sparisce e dopo pochi passi ci fermiamo già per toglier le felpe: siam carichi come muli, la fatica scalda ;-) Raggiungiamo Malga Conseria 1821m in circa 50 minuti e la superiamo velocemente in direzione del Passo Cinque Croci, fino all'ex cimitero di guerra 1996m. Qui ha inizio il sentiero L35 (che sulla kompass è segnato come traccia) che attraversa, praticamente pianeggiante, un bel bosco: con la luce della sera, ogni colore è diverso dal solito e l'atmosfera è bellissima! In 35 minuti circa raggiungiamo il Baito Cengello 1990m, nei pressi di un torrente e pochi metri sotto l'omonimo lago.
Andiamo in perlustrazione nel prato a cercare un luogo adatto a piantar la nostra tendina: ci sono un sacco di pietre e l'erba cresce su grosse zolle erbose...   decidiamo quindi infine di piantare la tenda proprio fuori dal piccolo baito, che useremo solo per cenare vicino alla stufa.
Così, mentre il mio ragazzo si occupa di tenda e materassini, io mi metto ai fornelli: accendo la  comodissima griglia monouso e in mezz'oretta ceniamo con una bella grigliata a base di braciole, spiedini, polenta e wurstel...  

Dopo aver riordinato, lasciamo esaurire l'ultimo pezzo di legna nella stufa ed è ora di infilarsi nei gelidi sacchi, in tenda. Eppure vi dirò che la sensazione di freddo non è durata più di un minuto, tant'è che ho dormito in maglietta senza battere ciglio, per ben SEI ore senza (quasi) mai svegliarmi. Alle 5, quando l'impaziente e sbuffante moroso mi ha chiesto per la terza volta che ore fossero   ed ha deciso che era ora di alzarsi, ho finalmente riposato con tranquillità  

scusa però, se andavi un pelo oltre il baito c'erano splendidi prati per piantare la tenda, o anche intorno al lago c'erano delle belle piazzole, non le avete viste? bastava chiedere 

Domenica mattina, come previsto da Rad, non c'è una nuvola e la temperatura è bassina... la tenda è ricoperta di brina!   Mi vesto di corsa e a fatica nella tenda e poi, dopo alcuni tentativi a vuoto, riusciamo a far accendere il fuoco nella stufa, per scaldarci un po': uscire dal sacco è stato un vero trauma, si stava tanto bene là dentro! Mentre facciamo colazione e aspettiamo che arrivi un po' di sole anche dove siamo noi, facciamo asciugare i sacchi e la tenda e prepariamo tutto per ripartire.

Diamo uno sguardo alla mappa: dobbiamo risalire in direzione del laghetto superiore (ormai quasi asciutto) e da lì, improvvisando una salita su grandi massi, risalire il torrente fino a raggiungere altri laghetti da cui dovrebbe partire una traccia... La salita con lo zaino pesante è piuttosto scomoda, ci son dei cespugli di rododendri e delle pietraie da attraversare ed inizia a far caldo. Ci fermiamo per metterci in tenuta “estiva” (pantaloncini e canottiera) e dopo pochi metri raggiungiamo i laghetti a quota 2159m, che ci regalano stupende immagini simmetriche.
Il panorama sul Lagorai e su cime lontanissime è incredibile.
Troviamo subito   la traccia che si dirige verso nord e la percorriamo, sbucando all'improvviso sopra ad una piana dove si trovano i Laghetti di Lasteati: bellissimi! C'è anche una tenda montata vicino alla riva del più piccolo, nei pressi del Passo Lasteati.  Non perdiamo quota per raggiungerli, ma ci dirigiamo a destra (est) passando in mezzo a moltre altre pozze d'acqua più o meno grandi, per cercare di intercettare il sentiero 326 – Variante Sentiero Italia che passa dal Passo Cinque Croci.
  
Nota: la strada da Malga Conseria a Passo Cinque Croci era invasa di macchine e si sentiva pure della musica in lontananza: Festa degli Alpini mi pare di aver sentito... Non ho parole!  

Il primo ricovero che troviamo sulla nostra strada è il Ricovero Cengello, in pietra, con un tavolino e un ripiano per dormire, nulla di più. Ma la vista panoramica è mozzafiato! Si vede benissimo la cima d'Asta col Rifugio Brentari e il Bivacco Cavinato. Proseguendo, si incontrano diversi altri ricoveri (tipo il Cecchin) e poi ci si dirige, in falsopiano, verso la Forcella Cengello e la Forcella delle Buse Todesche (a cui arrivaimo dopo un paio d'ore da Forcella Magna). La maggior parte di questo sentiero è ancora lastricata, il che rende perfettamente agevole il passaggio sulle pietraie.

be', hai scelto direi un bel posto per inaugurare la tenda
Forse, già che c'eri, potevi allungare un filo e tornare a valle dal Sentiero Nomadi, vedendo anche il laghetto superiore dei Laghetti Inferno (che a dispetto del nome sono bellissimi)  e soprattutto il Lago Nassere . Arrivavi ugualmente a Ponte Conseria, senza dover rifare il pezzo di salita dell'andata...

Non ho parole ! 

P.S. nella comunità degli Orsi gira già la voce che al Cengello, il sabato sera, fanno la grigliata....
ocio a non avere ospiti inattesi la prossima volta 

.. e che bel modo di andare in montagna.

infatti, x i miei gusti il massimo in assoluto !

Accidenti che bel giro, e che bel modo di andare in montagna. Anche la cenetta all'aria aperta deve essere stata perticolarmente gustosa.
Bravi! 

puoi dirlo! c'è venuta questa idea della griglia perchè il pezzo da fare il primo giorno era breve e potevamo permetterci (o meglio, il moroso poteva  ) di caricarci un po' di più.
non dico che d'ora in poi andrò in montagna con la tenda ogni we, perchè cmq portarsi tutta quella roba è un po' pesante, però mi è proprio piaciuto!