In vetta al Gronlait, sullo sfondo il FravortFinalmente un week end decente... da sgranchire la gamba ormai quasi anchilosata...
Stavolta tocca al
Gronlait, però dal versante ovest che non avevo mai fatto.
Da Fierozzo / S. Felice si sale verso l'ex agritur S. Giuliano (chiuso da diversi anni) e si prosegue per la forestale, asfaltata, con la gradita sorpresa che il divieto non c'e' più
e si può salire fino ai
Prati Imperiali, dove c'è la desolante spianata del nuovo Centro del Fondo
Qui si parcheggia e si prosegue a piedi. Non c'e' uno straccio di cartello a pagarlo oro, quindi vado "a panza" prendendo un sentierello poco distante dal
Centro del Fondo, che risale una dorsale erbosa lungo la quale ci sono ruderi e alcuni masetti, quindi si riprende la strada e, poco dopo aver superato una specie di caseggiato, taglio per il bosco seguendo
vaghe tracce. L'idea è di prendere subito la dorsale nord-ovest del Mutt e tirar su dritto.
La salita è ripida ma il bosco abbastanza rado e si passa senza grossi problemi. Ai 1800-2000 finisce la vegetazione ad alto fusto e si sbuca su ripide pietraie, che risalgo tosto cercando di seguire dei costoloni erbosi piu comodi. Raggiunto il
Mutt (l'anticima del Gronlait m 2319), molto bello, panoramico con bei praticelli pianeggianti che invitano alla sosta, si va all'attacco dell'ultima rampa ghiaiosa, presidiata da un folto gruppo di capre. Mi tengo prudentemente a distanza per
non innervosire il "becco", che mi segue con lo sguardo fisso e
l'aria vagamente minacciosa.
Superata la facile erta finale si è in vetta. Il panorama non è strepitoso come al solito per via della foschia e della nuvolaglia che si addensa sui rilievi. Temendo il temporale pomeridiano da caldo, percorro la dorsale sud fino alla
Forcella Fravort m 2155. Qui intercetto
due turbodonne, abbigliate da sky-rùnnere, che filano di corsa in salita (c'è una gara? bog). Dalla forcella calo nella conca (marmotte) e cerco il sentiero, visto tante volte (quotato a 2035), che torna in costa verso Prati Imperiali. Non c'è nessun segno o tabella, il sentiero comunque si trova subito, ed è anche ben tracciato e cala gradulamente, traversando pietraie iniziali poi bei boschi di larice, fino alla strada forestale, quindi in breve al centro del fondo dove c'e' la macchina. E' un sentiero molto bello, strano non sia segnalato adeguatamente, probabilmente è usato dai cacciatori.
Bel giro, facile (a parte il ravanage inziale in salita), dislivello non impegnativo di circa 700 metri
(ps: i rododendri stanno iniziando la fioritura, se volete vederla in tutto il suo splendore, il prossimo week end dovrebbe essere il periodo giusto!)