Veduta dell'Altopiano di Piné dal Monte CucCamminata-ravanata facile oggi alla Cros del Cuc, esplorando e ravanando su sentieri e stradelle visto che, in questa zona, l'abominevole Kompass 075 in scala 1:35.000 non permette altro
Inizialmente ero intenzionato ad esplorare dei sentierelli a ma ignoti (non segnati sulle carte ma adocchiati in precedenti escursioni ravanatorie) sul fianco ovest di Costalta, ma un persistente e deprimente banco di nebbioni mi ha fatto deviare verso
Bedollo, dove splendeva il sole, alla volta del
Monte Cuc m 1503, una cimotta che domina il paesaggio del pinentano qui nelle ultime propaggini occidentali del Lagorai. In pratica da Bedollo si sale fino al parcheggio della "Baita Alpina", quindi si prosegue, volendo, per la semplice e bella stradella che (credo) porta fino alla Cros del Cuc, uno dei punti panoramici più mozzafiato dopo quello di Costalta.
Io ho voluto complicarla un filo, quindi ho abbandonato subito la stradella per percorrere vari sentierotti sul versante est, e inoltrandomi a naso verso nord toccando varie località indicate da dei cartelli come "I Crozi dela Vecia", "Carbonare", "Cargadore". Dopo un ampio giro dove credo di aver raggiunto il Pizzo Gomboni: ad un trivio un sentierello torna verso sud calando leggermente e percorrendo la quasi pianeggiante dorsale boscosa fino allo spettacolare balcone naturale della
Cros del Cuc, un poggio panoramico davvero notevole sui laghi di Piné e sulla Catena del Brenta. Per il ritorno ho tagliato per boschi seguendo vaghe tracce e scendendo sul versante ovest, in pratica completando un giro ad anello intorno al Cuc.
Panoramica del Brenta