Il Monte Ziolera con Forcella del FrateMentre qua si cincischia pensando a pranzi e cene, NOI SI VA!
L'intenzione originaria, visto il tempo pessimo previsto dal meteo, era di andare a scovare questa benedetta iscrizione sul
Monte Pergol, partendo da
Passo Manghen. Ma poi, arrivati al passo, una schiarita ci ha convinti di provare a salire
il Monte Ziolera. Detto fatto, abbiamo risalito la
Forcella del Frate, con qualche piccola difficoltà nel traversare
i nevai piuttosto scivolosi e con tratti ghiacciati. Poi per dorsale fino alla cima senza difficoltà, praticamente quasi pulita di neve.
In vetta il panorama si è fatto vedere a sprazzi in tutta la sua grandiosità, poi la nebbia ha iniziato a salire e ci ha consigliato di scendere velocemente per il ripido versante est. Volevamo proseguire fino a
Forcella Pala di Becco per calare rapidamente al Monte Pergol, ma i prevedibili insidiosi canalini innevati che avremmo sciuramente trovato nel
traverso nord del Montalon ci hanno consigliato prudenza, quaindi valutata la situazione abbiamo deciso di calarci a valle dalla
Forcella Ziolera. Qualche passaggio delicato per la presenza di neve ghiacciata, quindi giù per il nevaio con neve abbastanza portante, ma con tratti dove
si sprofondava fino alla coscia. Qui abbiamo intercettato il
sentiero 322a, visibile solo per brevissmi tratti in quanto
pressochè sepolto dalla neve e impercorribile. Ci siamo complimentati com noi stessi per la scelta fatta di abbreviare il percorso: tornare infatti dalla forcella Pala del Becco lungo il costone innevato e senza una traccia sarebbe stata un'esperienza tutt'altro che piacevole
Siamo quindi calati al
Lago delle Buse, ancora quasi completamente ghiacciato, in un paesaggio quasi lunare, anzi islandese... con neve e ghiaccio ovunque. Per il Pergol sarà per un altra volta, nubi minacciosi si stavano profilando all'orizzonte, siamo quindi rientrati rapidamente al Manghen giusto in tempo per evitare una lieta pioggerella