La settimana scorsa: giornata splendida nonostante la pioggerella di ieri oggi il Sole sembra essersi alzato di buonumore. Con sghiry ci dirigiamo in macchina in Val di Cembra e passato l'abitato di Cembra raggiungiamo Segonzano per visitare le famose 'piramidi'...che io non avevo mai visto.. ora, pur non avendo il libretto che ho comprato sottomano, posso dire che quel che ricordo è un paesaggio veramente affascinante.. queste colonne di roccia si alzano dal terreno e a stento si crede che possa essere stato 'solo' il tempo e la pioggia a modellarne la forma..se pensiamo a quanto pochi siano i segni dovuti alla sola azione del tempo che noi siamo in grado di vedere in una nostra vita, ci si rende conto di quante centinaia o migliaia di anni ci devono essere voluti prima che le piramidi prendessero forma...impressionante!
Un simpatico sentierino in salita molto ben attrezzato ci consente di raggiungere i punti di osservazione dei diversi gruppetti di piramidi.. ogni piramide ha un sassino, simpaticamente appollaiato sul cucuzzolo, in modo tale che ognuna vista da lontano, sembra creata al solo scopo di sorreggere il sasso, mentre invece è il sasso che protegge il terreno sottostante e che gli ha permesso di mantenersi nei secoli intatto all'azione delle pioggie e alla piramide di formarsi.
Il sentiero forma a una specie di anello chiuso, anche se noi, giunti nel punto di osservazione più alto, perdiamo la traccia e torniamo indietro dallo stesso sentiero.
Siccome è ancora presto, e come da programma, dopo un panino e una birretta al barotto all'inizio del sentiero decidiamo di dirigerci in zona per percorrere almeno una parte del famoso sentiero Durer. (Il percorso completo è da Klosterle a Segonzano ed articolato in 8 non difficili tappe)
"Nel 1494 il pittore tedesco Albrecht Dürer fece il suo primo viaggio in Italia, per recarsi a Venezia, in seguito alla documentata alluvione, dopo aver probabilmente sostato al "Klösterle" di San Floriano presso Egna (costruito nel XII secolo e legato alla accoglienza dei viandanti) dalla piazza di Laghetti (m. 213) deviò lungo il sentiero per Pochi.
Superata la forra del rio Lauco attraversò il ponte detto "romano" attraversò Pochi di Salorno, salì fino al passo del Sauch (m. 915), proseguì per il lago Santo (m. 1200) e scese a Cembra, Faver, Castello di Segonzano (nei luoghi dove eseguì i famosi acquarelli) fino ad arrivare alle Piramidi di Segonzano. Questo percorso storico, conosciuto oggi come "il sentiero del Dürer" fa rivivere, a chi lo percorre, le emozionanti scoperte paesaggistiche dei viandanti di un tempo."
da
http://www.durerweg.it/index.html Poi siccome sono un pò stanchino, viene messa ai voti l'idea di partire un pò più in alto, anzichè da Cembra, "in modo da evitare la salita lungo la strada asfaltata" : questa dell'asfalto è una giustificazione che fa sempre molta presa sui girovagandi assidui e anche questa volta infatti funziona. Bene. Infatti raggiungiamo il paesino di Ponciach, da cui imbocchiamo il sentiero 415 proprio all'inizio del paese, sulla sinistra.
Proseguiamo (nonostante alcune difficoltà di interpretazione della cartina) sul 409 verso il rifugio Sauch che speriamo di trovare aperto perchè i morsi della fame ricominciano a farsi sentire. Tramite una serie di facili e piacevoli saliscendi nel bosco ricco di faggi e latifoglie, cammina cammina raggiungiamo la Baita forestale con un bel laghetto.. un posto ideale per una pausa.. ma non c'è tempo . Raggiungiamo il passo Croccola dove la presenza di una vetusta lapide è ben spiegata da un cartello:
"Triste la leggenda dalla quale trae origine il toponimo Croccola: si racconta che un feroce orso abbia assalito in quei boschi una donna, staccandole la testa (croccola). L'accadimento, probabilmente fantastico, è stato sinteticamente inciso in una vecchissima pietra di porfido una volta posta in bella vista nello stretto crocicchio ora diventato molto più largo"
Dal passo raggiungiamo in pochi minuti di discesa prima il Roccolo coi suoi caratteristici faggi e abeti rossi (di cui si può leggere in altre pagine del forum) e poi il rifugio Sauch purtroppo chiuso. Pranziamo velocemente con la carne salada che provvidenzialmente ci siamo portati appresso.
Il cammino adesso prosegue seguendo il percorso della tappa 5 del sentiero Durer in direzione Lago Santo: ritorniamo al Passo della Croccola dove per un mio errore sbagliamo strada dirigendoci in discesa verso La Croce, fatto che ci costringe a perdere circa mezz'ora prima di renderci conto dell'errore. Con le pive nel sacco torniamo indietro pian pianino al passo e procedendo a ritroso verso la Baita forestale imbocchiamo prima di essa il giusto sentiero 13 che ci porta verso il biotopo di Lagerbrun e poi tramite il 414 al Lago Santo dove ci ristoriamo in una simpatica birreria all'interno di una specie di fortino del west.
Dal lato nord del lago (al quale per la verità non ci soffermiamo molto vista l'ora) prendiamo il 415/E5 che risalendo sembra all'ombra di abeti e faggi ci riporta lentamente verso Ponciach sullo stesso sentiero dell'andata tramite il sentiero 10 e dopo aver superato una serie di svincoli , rotonde ed uscite peggio della periferia di Sesto fiorentino (diversi sentieri trasversali al 415/E5 riportano verso Cembra ma non sono tutti coerenti con le indicazioni della cartina).
In sostanza un bel giro non difficile in una zona che non avevo mai visto!