Autore Topic: [RAVA] Cima Caldenave m 2440 - Croz di Primalunetta 2304 - M. Cenon 2278  (Letto 11189 volte)

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Offline AGH

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La meravigliosa Piana di Caldenave

Da parecchio avevo adocchiato, transitando per altri itinerari, l’ignota cima Caldenave a NE di Forcella Ravetta, nel Gruppo di Rava. Il versante S-SO appare facile, un costone pratoso neanche troppo ripido, quello nord invece precipita con grandi pareti verticali di granito sulla Val Orsera.


Cima Caldenave a destra, a sx le Pale di Segura

Parto da Tedon m 1360 e risalgo la bella val di Caldenave per segnavia 332, col torrente a fianco che scroscia rumoroso nel bosco. E’ mattino presto e tutto è ancora in ombra, fa anche un discreto freddo becco. I primi raggi di sole arrivano sbucando nella fantastica piana di Caldenave, uno dei posti più belli della zona, col torrente sinuoso ad anse nel prato che pare rasato all’inglese. Raggiungo rapidamente il rifugio, chiuso, poi scendo brevemente in val Orsera, i contrafforti rocciosi in ombra sono tutti innevati e incutono un certo timore.


Caldenave


Larici a Caldenave


Le acque trasparentissime del rio Caldenave


Effetto ghiaia :)

Io però devio per la Val Ravetta salendo per il ripido sentiero fino alla Forcella Ravetta 2219. Man mano che si sale il panorama si apre in scenari da levare il fiato, con i larici letteralmente “incendiati” dai colori sfavillanti dell’autunno.


Salendo a Forcella Ravetta: panorama sulla Catena del Lagorai con Cima Stellune al centro

Altro panorama grandioso appena scollinata la forcella, quando ci si affaccia sulla meravigliosa Valle di Rava. Per traccia di sentiero militare salgo ora il versante SO per costoni erbosi fino alla sommità di Cima Caldenave 2440, che diventa rocciosa e che strapiomba con impressionanti precipizi verso nord.


Val di Rava, a sx il Lago Primo


Le pareti strapiombanti di Cima Caldenave

Il panorama dalla vetta è da urlo, la giornata senza una nuvola consente una visuale eccezionale. Dopo una sosta inizio il rientro, non ho ancora deciso per dove.


Cima Caldenave


La piana di Caldenave vista dalla vetta


Da Cima Caldenave vista verso Cima d'Asta e Cima Trento


Lago Primo


Cima d'Asta

Scendo a Forcella Ravetta e vado a dare un’occhiata all’ampio passo a sud del Tombolin di Caldenave, dove la carta riporta una traccia. La traccia c’è, ed è pure segnata. Bellissima la vista d’occhio su Primalunetta e la Busa del Pilo, più in basso si vedono le baite nei pressi della cappella di S. Bortolo.


Monte Tauro, Forcella Ravetta, Tombolin di Caldenave


Busa del Pilo, sullo sfondo il Salubio e Monte Ciste


Traversone al Croz di Primalunetta

C’è un traversone su costoni franosi da percorrere con un po’ d’attenzione, ma arrivo facilmente alla Forcella di Caldenave 2202. Avrei una mezza intenzione di provare a salire il Croz di Primalunetta ma il versante est appare proibitivo per la ripidezza e la cortina di mughi. Intravedo una traccia militare a zig zag su per un canalone sul fianco sud, sembra malridotta ma fattibile. Poi vedo un puntolino rosso! C’è qualcuno che sta andando su pian piano. Non può essere che un indigeno. Mi lancio all’inseguimento e lo raggiungo a metà canalone.


Percorso di salita al Croz di Primalunetta


Dal canalino di salita verso il Tombolin di Caldenave

Infatti è un signore di Borgo. Nella parte alta il sentierino è quasi tutto franato ma si riesce a salire anche se faticosamente. Un altro grande spettacolo si apre sulla cima del Croz di Primalunetta 2304: c’è una specie di cittadella di trincee e resti di baracche sulla vetta ampia e pianeggiante. Anche da qui una visuale notevole!


Dalla cima del Croz verso Cima d'Asta, cima Orsera (al centro), Pale di Segura e Cima Caldenave


Croz di Primalunetta con le trincee


Vista dalla cima verso la Valsugana


Cima del Croz di Primalunetta con lo sfondo del Caré Alto

Chiedo info sulla discesa dal Cenon al tizio di Borgo, che mi dice fattibile. A questo punto decido di proseguire per dorsale fino a Cima Cenon 2278, e poi giù dal fianco ovest. Fa un caldo incredibile per essere fine ottobre, la giornata è magnifica, nel cielo non una nuvola, i colori dell’autunno dei panorami sono da lasciare senza fiato.


Dall'Aia Patissi verso la Catena del Lagorai


Traversata al Monte Cenon


Croce di Vetta sul Monte Cenon

Da Cima Cenon calo all’Aia Patissi, un poggio meravigliso dove mi fermo un’oretta a rimirare con calma il panorama e mangiare qualcosa. Quindi vado giù per la dorsalotta ma dove inizia il bosco il sentiero sparisce letteralmente e devo scendere dal Coston di Val de Pra con un ravanage non proprio banale. Raggiunta la strada forestale a 1700 metri, inizio il lungo rientro a fondovalle. Arrivato a Ponte Rudole sulla sulla strada della Val Campelle ritorno qundi a Tedon per recuperare la macchina.
Sviluppo 18 km, disl. 1100


Veduta dal Cenon verso il Lagorai


Percorso

Escursione fatta il 21 ottobre 2012
« Ultima modifica: 25/10/2012 23:31 da AGH »
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Offline Alan

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bravo agh!!! Prossimo anno va obbligatoriamente presa una settimana a ottobre di ferie hihihihi

Offline Tabboz

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Sì era davvero da prendersi 4 gg di ferie da lunedì ad oggi, era da un bel po' che non vedevo un'infilata così di giornate splendide! Peccato, domani tutto finito  :(

Giro come sempre bellissimo, e con bello sviluppo!
I larici giallissimi sono stupendi!  :)

Offline southernman

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C’è un traversone su costoni franosi da percorrere con un po’ d’attenzione, ma arrivo facilmente alla Forcella di Caldenave 2202.

E' per caso la traccia segnata ed indicata da un cartello su Forcella Caldenave? E' molto franosa? Se è così forse a settembre ha avuto ragione mia moglie a voler tornare dalle Buse di Pilo  ;D

Offline AGH

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E' per caso la traccia segnata ed indicata da un cartello su Forcella Caldenave? E' molto franosa? Se è così forse a settembre ha avuto ragione mia moglie a voler tornare dalle Buse di Pilo  ;D

il cartello a forcella caldenave indica il sentiero L34 per il Monte Tauro. Molto franoso direi di no, è un traversone che passa un costone soggetto ad erosioni, con canalini e colatoi. Se si inciampa si rischia di rotolare giù per la scarpata per parecchi metri, ma basta un minimo di attenzione, non ci sono grossi problemi
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Offline PassoVeloce

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Che sogno questi posti solitari in autunno!Cima Caldenave l'avevo fatta diversi anni fa da Bieno però... il lago di Rava sul "terrazzo" è spettacolare..  ;)

Offline AGH

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Che sogno questi posti solitari in autunno!Cima Caldenave l'avevo fatta diversi anni fa da Bieno però... il lago di Rava sul "terrazzo" è spettacolare..  ;)

si chiama Lago Primo :) Hai notato che, dall'alto, ha forma di cuore? (nella foto non si vede perché troppo di profilo)
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Offline PassoVeloce

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si chiama Lago Primo :) Hai notato che, dall'alto, ha forma di cuore? (nella foto non si vede perché troppo di profilo)
Come sei romantico  :-* ahahah!sinceramente non ho fatto caso...si dovrebbe vedere dal Frate la forma?perchè quando l'ho fatto c'era nebbia  ;D

Offline angela

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Ecco una foto dalla zona del Frate; sarò poco romantica, ma più che un cuore, io vedo delle corna ::)
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Offline Alan

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io nno vedo ne uno ne l'altro, però nel lago più vicino a chi ha scattato la foto vedo una stella a 5 punte arrotondate!

Offline edel

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Foto come sempre STUPENDE !!!  :)   
Purtroppo ho sempre visto i Laghi di Rava con nuvole e nebbia, sia da vicino,  che da Forcella Ravetta !  >:(  Spero di vederli anch'io con l'azzurro prima o poi !

Offline livioz

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Quindi vado giù per la dorsalotta ma dove inizia il bosco il sentiero sparisce letteralmente e devo scendere dal Coston di Val de Pra con un ravanage non proprio banale.

Non è vero che il sentiero sparisce, semplicemente girava a sinistra. E' una traccia evidente, quasi una stradina, comoda e anche segnata! Come hai fatto a non vederla? Scende da lì con un lungo traverso verso est, fino a lambire il grande canalone da valanga, e poi con dei comodi tornanti ti porta a malga Val de Pra. Segnalo anche un alto bel sentierino che dall'Aia Patissi porta fin sotto il laghetto di Primalunetta, rimanendo sempre alla stessa quota al limite del bosco, questo però non è segnato.


Offline AGH

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Non è vero che il sentiero sparisce, semplicemente girava a sinistra. E' una traccia evidente, quasi una stradina, comoda e anche segnata! Come hai fatto a non vederla?

ma no Livioz, la stradina che gira a sx la conosco benissimo (l'ho fatta in salita in inverno alcuni anni fa venendo su dalla malga val de Pra), ma mi avevano detto che c'era una traccia che scende giù direttamente per la dorsale (dalle panche in giù per capirci). Ci sono tracce qua e là ma è veramente un casino... Comunque sono sceso, e poco prima di me anche un gruppo di veneti. C'è perfino un segno bianco rosso su un sasso vicino alle panche che, secondo me, trae in inganno perché sembra proprio un invito a scendere di lì.

Citazione
Segnalo anche un alto bel sentierino che dall'Aia Patissi porta fin sotto il laghetto di Primalunetta, rimanendo sempre alla stessa quota al limite del bosco, questo però non è segnato.

ecco, ho visto tracce, abbastanza evidenti, di sentiero calando al Lago di Primalunetta... volevo provare a seguirlo ma poi ho preferito salire al Croz :). Quindi la traccia taglia il croz sul fianco sud e prosegue fino all'Aia Patissi? Poi un tizio di Scurelle mi ha detto che esistono altre tracce che dalla dorsale dell'aia patissi vanno verso il laghetto delle Rudole, ti risulta?
« Ultima modifica: 26/10/2012 17:22 da AGH »
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Offline livioz

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ma no Livioz, la stradina che gira a sx la conosco benissimo



Quindi la traccia taglia il croz sul fianco sud e prosegue fino all'Aia Patissi? Poi un tizio di Scurelle mi ha detto che esistono altre tracce che dalla dorsale dell'aia patissi vanno verso il laghetto delle Rudole, ti risulta?

Scusa ma dal tuo post non si capiva che intendevi lasciare la strada vecchia per la nuova...

La traccia dall'Aia Patissi al laghetto di Primalunetta è bella panoramica, senza dislivelli e abbastanza evidente. Non arrivi proprio al laghetto ma un po' sotto, da dove puoi comunque risalire al lago e alla forcella Caldenave oppure scendere alle Buse del Pilo. Per le altre tracce non ti so dire.

Offline AGH

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Scusa ma dal tuo post non si capiva che intendevi lasciare la strada vecchia per la nuova...

La traccia dall'Aia Patissi al laghetto di Primalunetta è bella panoramica, senza dislivelli e abbastanza evidente. Non arrivi proprio al laghetto ma un po' sotto, da dove puoi comunque risalire al lago e alla forcella Caldenave oppure scendere alle Buse del Pilo. Per le altre tracce non ti so dire.

altra zona bellissima e selvaggissima è la valletta delle Tavarade, dal ponte rudole bisogna indovinare il sentiero, che appare e scompare, poi c'è un bel tratto tracciato bene fino ai laghetti, poi tutto sparisce in mezzo a immense pietraie primordiali... bisogna allora rimontare il crinale e sfruttare le stradine militari, spesso franate ma si trovano qua e la'... una escursione fuori dal tempo...
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