I laghetti nella bellissima conca sotto il Cimon di LasteoloBellissima escursione ieri in una zona selvaggia fuori sentiero, che non conoscevo nonostante anni di frequentazioni: l'
Alpe Laghetti, fantastica!
Partenza dal solito
Ponte Conseria m 1468, ma stavolta accelerando per l'incombere del maltempo, piglio una "scortarola" dalla strada
sentiero 317 che sale a Malga Valsorda Prima. Sulla mappa al 2° tornante c'è una traccia che pare interessante. Mi faccio fregare da una nuova stradella forestale, che a un certo punto però finisce davanti a un erto canalone. Poco male, inizio a ravanare ritornando verso nord per il bosco ripidissimo, con salti di roccia un po' rognosi da aggirare. Arrivo in una zona strapiena di mirtilli rossi, al che mi ricordo che sulla mappa c'era scritto "col delle giasene", ci siamo
Mi mantengo sulla dorsale, attraverso boschetti fitti disastrati da schianti di legname, fino a che la dorsale spiana e traversando un ultimo bosco meno intricato sbuco nella radura di
Malga Val Sorda m 1806. Poco piu a monte della malga una stradella senza numero porta con un lungo traversone a
Passo Valcion m 2076, dove il cielo si fa minaccioso con nuvoloni scuri. Sono quasi dell'idea di tornare indietro, ma poi scrutando l'orizzonte mi convinco che il tempo dove sono diretto io dovrebbe tenere. Dal Passo Valcion prendo il sentiero senza numero che passa
a est del Col Dei Fiori quindi, attrversando splendide e deserte balze erbose con torrentelli, calo nel vallone poco sotto Forcella Lagorai m 2376.
Qui abbandono il sentiero per dirigermi ancora a nord, la mappa è chiara: per balze ripide sassose e poi pratose mi dirigo verso l'evidente conca sotto il
Cimon di Lasteolo m 2544. Qua e la trovo dei vecchissimi segni di sentiero sui sassi, sono sorpreso. C'è un un'ultima rampa da superare, parzialmente ostruita da un colossale sassara franata dal fianco est della
Cima Laste delle Sute m 2616. Mi tengo a ridosso dei macigni, supero l'ultimo dislivello e sbuco finalmente in una conca bucolica, con i due splendidi laghetti senza nome a quota 2258. Sono passati appena 5 minuti che inizia a piovigginare
.
Mangio una barretta, mi infilo la giacca e mi rimetto in marcia, tranquillamente rassegnato al diluvio. Invece escono sprazzi di sole. Comunque ormai sono avviato, raggiungo il terzo laghetto poco più a valle e mi infilo nello stretto valloncello pietroso che cala ripido verso la fantastica
Val Ziotto, con ampie radure dove il torrente disegna anse tortuose. Ecco un posto da esplorare meglio, con altri due laghetti misteriosi in quota sopra Passo Cupolà...
Il terreno è aperto e non difficile, sassaie a parte, decido di andare a vedere il
quarto laghetto senza nome, quindi esco dal canalone e punto a sud, dove lo trovo in una bella conca pratosa, nei pressi i ruderi di un baito. Sempre coi nuvoloni scuri all'orizzonte (si vede in lontananza un diluvio d'acqua verso Cima d'Asta), decido di tagliare verso sud ovest per andare a riprendere il sentiero 316. Ci sono dei salti di roccia ripidi ma per fortuna una canalino erto ma pratoso mi permette di scendere senza grosse difficoltà. Presso il laghettino a quota 2125 trova i resti di una capra morta, appartentemente predata, forse un cane inselvatichito o l'orso boh
Ritornato sul sentiero 316, rientro rapidamente a valle sulla falsariga dell'andata, senza prendere più neppure una goccia d'acqua. Dislivello circa 900 mt, 15 km di sviluppo.
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http://maps.google.it/maps/ms?hl=it&ie=UTF8&lr=lang_it&vps=1&jsv=175c&msa=0&output=nl&msid=110960978350421577342.00047388dde9ab6d95e22