Dal Tombolin verso il Monolito del FrateFavolosa escrusione nel selvaggio
Gruppo di Rava. Partenza da quota 1300 metri, pressi l'ex rif. Spiado: si prende la lunga forestale
segnavia 365 che con un lungo traversone verso ovest raggiunge
Malga Fierollo di sotto m 1563. Si cala leggermente e si prosegue in costa verso nord ovest fino a imboccare la meravigliosa
Val di Rava, che si apre poco a poco in un grandioso anfiteatro e una serie di malghe:
Malga Rava di sotto (ruderi, mt. 1671),
Malga Ravetta di sotto (mt. 1830),
Malga Rava di sopra (mt. 2030). Poco dopo Malga Ravetta di Sotto si devia per sentiero 366 verso una grande conca pianeggiante attraversata da diversi torrentelli. Con un breve strappo si risale un ripido costone fino alla bella Malga Rava di Sopra, da poco ristrutturata: abbiamo trovato qui quello che sembrava un bellissimo bivacco, però pareva abitato... Dalla malga scendiamo brevemente verso sud per vedere il
bellissimo Lago Primo, un vero incanto, con penisoletta erbosa e spiaggette di sabbia.
Torniamo sui nostri passi, passiamo
i due Laghi di Mezzo (uno è prosciugato) quindi per
segnavia 328 raggiungiamo, attraversando altre bellissime conche erbose e vedendo di lontano Forcella Ravetta, il
magnifico Lago Grande m 2125, con rive pianeggianti e spiaggette di sabbia bianca. A est del lago sale poco visibile una traccia di sentiero (sia pur segnato con segni rossi) che si inerpica su un ghiaione ripido e poi spiana in un grande anfiteatro dove ci sono varie spianate di laghetti prosciugati con sabbia bianchissima. Un ultimo strappo e siamo al
Passo del Tombolin m 2340. Di qui, anziché scendere dalla forcella, rimontiamo una facile spalla di granito (ometti) e seguiamo in costa il lato occidentale del Tombolin, seguendo una traccia a tratti incerta, che ci conduce finalmente in un canalone dove avvistiamo
la famosa "scalinata" scavata nella roccia ai tempi della Grande Guerra. La risaliamo con attenzione, è esposta e di sotto c'è un ripido canalone, fino a sbucare
in vetta al Tombolin m 2388, con una strepitosa vista sulla Cresta del Frate col suo famoso e colossale monolito.
Ora però il problema è capire se si può scendere sul versante opposto o bisogna tornare indietro al passo del Tombolin.
Con molta attenzione seguiamo la traccia che cala incerta tra vari strapiombi, dopo alcuni zig zag finalmente caliamo fino alla cresta, dove ci ricongiungiamo col sentiero 366b che sale dal versante orientale. Percorriamo la dorsale racchiusi nelle
trincee di pietra, in un
paesaggio fiabesco di rocce e macigni colossali, fino al gigantesco "
Monolito del Frate" alto circa 30 metri, chiamato così per la sua curiosa forma.
Ora inizia la facile discesa con sentiero 366 a zig zag per costa pratosa, si cala fin sotto forcella Fierollo e si scende in vista dei Laghetti della Bella Venezia. Qui c'è un
minuscolo bivacchino, con tavolacci. Si raggiunge quindi la bella
ex Malga Fierollo di Sopra, purtroppo ridotta in ruderi, quindi nuovamente alla malga Fierollo di sotto, con rientro per la forestale dell'andata.
Giro fantastico, piuttosto lungo, molto vario, paesaggi spettacolari, insoliti, toccando ben 6 laghi. Diversi tratti esposti anche se non difficili, da affrontare con attenzione. Percorso EE.
Nelle foto allegate:
1. scendendo da Cima Tombolin andando a prendere la cresta del Frate
2. Lago Grande, sullo sfondo il Forzelon di Rava
3. dall'anticima del Tombolin il Lago Primo e il Lago di Mezzo
4. il Monolito del Frate visto da sud, al termine della cresta