La previsione di una bella domenica (finalmente) mi ha fatto rinunciare al parapendio per una scavallata in Lagorai con l'amico Rolando.
Alle 8,45 c'erano pochi gradi sopra lo zero su al Passo Manghen,ed una brezza tagliente ci ha accompagnato fino alla dorsale della Ziolera.L'aria in compenso era cristallina ed i colori intensi.
Abbiamo scelto di scendere alla forcella per il percorso...."alpinistico" di cresta,proseguendo poi fino ai piedi della Pala del Becco:l'anno scorso l'ho salita e discesa per piccoli passaggi rocciosi,oggi preferiamo aggirarla scendendo verso il Pian delle Fave e da qui alla forcella Montalon.
Chiazze di neve resistono benone tra le rocce ed i canali in ombra,rari rododendri ci ricordano che siamo ancora in tarda estate.
Il cammino prosegue fino alle ampie terrazze rocciose che sovrastano il Lago delle Stellune,un gioiello blu cobalto che brilla fra il verde del prato e del bosco.
Piccola sosta pranzo al sole,ma al riparo della brezza più che fresca.
Ci avviamo fino alla vista di forcella Val Sorda,dove inizia il rientro.
Al Pian delle Fave decidiamo di far Visita al Re Leone,raggiungibile in ben più degli ottimistici 10' indicati in tabella:il gigante ci accoglie in tutto il suo splendore:foto di rito e partiamo decisi a verificare i tempi della tabella:tirando fino a non averne più impieghiamo 14 minuti per tornare al punto di partenza e parlo di una andatura da 700m di dislivello/ora:sarebbe opportuno mettessero una tempistica più veritiera.
Rientriamo infine al Manghen ,dopo aver salutato anche l'Eterno, con oltre 23km di sviluppo coperti in cinque ore,escludendo le soste.
I posti,pur stranoti,sono sempre belli da frequentare e ancora di più con le vivide luci del settembre.
Poche foto tanto per rendere l'atmosfera