Ieri con mio figlio siamo andati a trovare un amico che fa la stagione la Brentari.Con l'occasione faremo una parte del percosrso sulle orme della recente escursione di Dany.
La Sorgazza è un cesso di auto,campers e tende accalcate ovunque,ma sopratutto c'è una enorme quantità di immondizia maleodorante! Ormai assimilata ai peggiori esempi del degrado,una volta tipico del sud....
Saliamo veloci al Coston per allontanarci subito da quell'orrore e sfruttando la fresca ombra del versante. Ovviamente questa zona non è frequentata e tutto è lindo e in ordine.

Dal Coston in cammino verso F.lla Passetto

Uno sguardo indietro verso il Coston

Val Regana

Uno sguardo verso il Brocon con "cornice" di una splendida fioritura

Da qui in poi ogni voglia di correre è annullata dalla incredibile quantità di giasene (mirtilli) dolcissime:impossibile non fermarsi a gustarle e farne provvista!A dire il vero anche in baita e in Panarotta ne ho raccolte da far marmellata per una tribù,ma qui sono particolarmente grosse e gustose....

Le marmotte sono ovunque,almeno dai fischi,più difficile scorgerle,ben mimetizzate sui massi di granito

Chi mi vede?
In distanza vediamo i placconi granitici di F.lla Passetto

Alla nostra destra lo sguardo abbraccia la dorsale che va da Orena verso La Contessa,zona anche questa da rivisitare...

Alla forcella,palina a parte,è ancora visibile la vecchia scritta su roccia che indica la direzione per Val Regana-Caoria


Sulla sommità a N della forcella sostiamo per il panino mentre la meteo dà i primi segnali di inquietudine...

Dalla forcella non seguiremo il sentiero:tenendoci paralleli,ma più in quota,attraversiamo una zona suggestiva e caratterizzata da vene di quarzo.Il ravanaggio non deve mai mancare!

Questa piccola torbiera secca offre anche una vista particolare

Giungiamo infine nei pressi del rifugio.Cima d'Asta non ci si stanca di ammirarla,assieme al suo gioiello blu.



Una buona birra e quattro chiacchere col Nic,indaffarato con rifugio pieno e tanta gente fuori,uno sguardo al Sasso Stretto e ai bastioni intorno con le bianche vene quarzifere e poi imbocchiamo il sentiero dei lastroni per il veloce rientro.


Dietro di noi il cielo è di un nero pesante,le prime gocce le troveremo poco prima del bacino di Sorgazza,ma subito diventano una doccia pesante!Eppure c'è la solita massa di turisti allo sbaraglio che si è da poco incamminata verso il Brentari,mentre altri sono in discesa ma ancora in alto!
Inutile ormai meravigliarsi di quanti dementi girino in montagna....

. Un pò di refrigerio,ignara del bagno di pioggia che la aspetta!
Il giro è di circa 15km e mezzo,facile e comodo visto che l'unico tratto di salita continua è quello tra Sorgazza ed il Coston,ma si sale in oco più di 45 minuti ed al fresco!

Sorgazza è ancora più squallida con i sacchi di immondizia ed il caotico parcheggio sotto la pioggia battente,fuggiamo subito,cancellando questa visione e conservando invece le emozioni della bella gita.